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La Chiamata in Seduzione. Seconda Parte

Continuiamo con la seconda parte de “La chiamata in seduzione”. La prima parte la trovate qui.

Beh, qualcuno potrebbe obiettare e dire:

«Preferisco Facebook, spesso con il numero non rispondono mai.»

Questa è una delle obiezioni più facili da smontare. Infatti, quando una donna non risponde (spesso non risponde neanche su Facebook, se lo fa è perché una chattata richiede pochissimo investimento), è perché all’inizio avete giocato male, di conseguenza la donna non ha nessun motivo di investire del tempo nei vostri confronti. Siete risultati scontati e banali, senza lasciarle niente, cosa che capita molto spesso del resto. 

Spesso l’errore sta proprio nel “come” chiedere il numero. In tanti fanno l’errore di usare delle scuse, inventano interessi comuni, è come se avessero paura di dimostrare interesse in maniera genuina.

Il più delle volte, quando si ottiene il numero con questi escamotages, non si va oltre il primo contatto.

Classico:
Conoscete una donna, vi scambiate il numero, usando come scusa la passione per la “pesca” che avete in comune. Ovviamente della pesca ve ne frega ben poco, anzi. A voi interessa sessualmente, ma continuate a restare nella “finta” parte. Fin quando non arriva il momento di contattarla. Siete presi dall’indecisione, le chiedo di uscire o di andare a pescare? Avete sempre odiato la pesca, gli chiedete di uscire con un sms (altro clamoroso errore. MAI chiedere di uscire ad una donna via sms). «Ciao xxx ci vediamo per un caffè?». Passano ore, giorni e nessuna risposta. 
Perché:
Beh, è semplice, siete risultati incongruenti. Non solo avete usato una scusa per avere il numero, ma le chiedete di uscire (anzichè pescare) via sms, cosa davvero pessima.
Soluzione:
Quando volete il numero di una donna dite: “Ti voglio conoscere! Dammi il tuo numero!”. Così, alla vostra richiesta di uscita (fatta con una Chiamata), lei non sarà stranita, visto che non c’è pesca o qualche altro hobby strano di mezzo (insomma, scuse). In più, siete perfettamente congruenti, questo le donne lo amano.

E’ questa stessa paura di temere di esternare i nostri bisogni che ci fa prediligere Facebook al numero di telefono. E’ una richiesta a basso investimento. E’ un pò come chiedere: “Come ti chiami?“. Uno scambio di contatti non pressuppone una futura conoscenza, pressuppone soltato una stupida “richiesta di amicizia“. Nella chiamata in seduzione questo aspetto non esiste. E’ tutta un’altra storia quando si parla di numero di telefono, è quella cosa che precede una vera conoscenza (live), ha un investimento molto più alto. Pensateci, se avete bisogno di un contatto importante di lavoro, non andate a prendervi di certo il misero contattino Facebook, ma piuttosto il numero del suo ufficio, del suo interno e così via. Con le donne è la stessa cosa.

Ricordate:

Più con le donne vi allungate la strada, più questa strada risulterà infinita.

Immaginate: avete il suo contatto, dovete aspettare la richiesta di amicizia (sempre se l’accetta), dopo iniziate con una lenta chattata, vi rendete conto che siete punto e a capo perché dovete comunque chiederle il numero per uscirci, la comunicazione spesso viene interrotta dal fatto che “lei” non sempre risponde. E la vostra fantomatica uscita si allontana sempre di più. Non solo, vi ha confinati nella sua vasta rete d’amicizia e restate nell’oblio.

Tutto questo è successo ad una marea di uomini.

Invertire la rotta:

Quando volete conoscere una donna, è molto importante la prima impressione (leggi di più), nel chiedere il numero non dovete inventare scuse o aspettare l’alta marea. Se volete conoscere una donna e volete approfondire la sua conoscenza, diteglielo! Se inizia con la storiella di Facebook, abbiamo già visto nella prima parte come contrattaccare. Se avete fatto una buona impressione e siete stati sinceri, di certo avete tra le mani un numero di telefono.

Abbiamo scartato il fantasma del contatto. Ora, in questa occasione, gli sms possono tornarci utili. Non ne abusate.

(P.S.: spesso le donne all’inizio non rispondono apposta, è per questo motivo che gli sms possono tornarci utili, visto che hanno un investimento molto minore. Insomma, dobbiamo “prepararla” alla chiamata).

La prima cosa da evitare è quella di scrivere un sms di apertura con frasi banali tipo: “E’ stato un piacere conoscerti. Spero di rivederti. Ieri ho passato una bellissima serata.”
Evitate come la peste tutte queste frasi, siate originali affinché lei possa rispondervi.

Se lo siete stati (non serve poi molto), sicuramente vi avrà risposto. Continuate a scambiarvi un altro paio di messaggi, ora la confidenza sarà maggiore e sarà più propensa a rispondere ad una vostra telefonata.

Il mostro: LA CHIAMATA.

Per tanti uomini è un vero proprio salasso, un pò come l’assicurazione dell’auto che capita a fine mese, una tragedia. Il tutto contemplato dall’uomo medio con una frase shakespeariana:

«Che cosa le dirò mai…»

Beh, in fondo nulla di che, se in precedenza avete fatto bene il vostro lavoro (questa lettura vi potrà aiutare), lei si aspetterà che le chiediate di uscire. Godetevi la chiamata, prendetela un pò in giro e il gioco è fatto.

Obiezioni:

E’ possibile, anzi molto probabile, che la donna vi metta sulla via qualche ostacolo. Ovviamente, sono solo dei finti ostacoli. E’ tutto un “gioco” per vedere il vostro comportamento, testare la vostra LINEA e vedere se arrivate all’obiettivo.

Ecco le classiche:

Lei: «Domani sera sono impegnata!»

Lui: «Lo so che sei impegnata, esci con me alle 21.00, ecc. ecc.»

Lei: «Non sto molto bene, ho un pò di raffreddore…»

Lui: «Mettiti una coperta e stai al caldo, ci vediamo stasera.»

Lei: «Scusami, ritardo di 30 minuti.»

Lui: «Bene, mi dai il tempo di sbrigare cose importanti.»

E via dicendo.

Tenete la vostra linea e non sbaglierete mai. Notate bene che questo non vuol dire essere cocciuti e testardi, questa si chiama stupidità. Dove solo avere un pò più di rispetto per voi stessi e vedrete che piano piano troverete la vostra linea.

Bene, siamo arrivati alla fine di questa lettura, vi lascio con un’ultima domanda:

Volete perdere tempo con richieste d’amicizia eccetera, o giocarvela sul serio divertendovi e facendo le persone mature?

Alla prossima.

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La Chiamata in Seduzione. Prima Parte

Tanti mi hanno chiesto come si gestisce una chiamata in seduzione, ovvero come si arriva e come ci si comporta al telefono con una donna.

Oggi il vecchio cellulare si è trasformato nel nuovo “smartphone“, strumento versatile e tecnologico. Esso ci permette di comunicare con le persone più lontane, di vedere in tempo reale cosa succede dall’altra parte del mondo, di aggiornarci sulla cronaca mondiale. Per questo motivo, grazie anche all’ausilio di internet, i vecchi strumenti come cellulari, TV, radio sono passati in secondo piano.

“La tecnologia è quella cosa che dovrebbe migliorare il genere umano, e non sostituirlo.”

Dwight D. Eisenhower

Tuttavia questa tecnologia ha portato da una parte vantaggi, ma dall’altra parte dei veri e propri squilibri sociali. Non è raro trovare oggi uomini, sia giovani che meno giovani, INCAPACI di comunicare, incapaci di gestire una chiamata in seduzione. La gente non conversa più, non si interessa al prossimo, le uniche cose che gli interessano sono:

Hai Facebook?

Mi ricambi l’amicizia?

Hai whatsapp?

Addirittura, in molti preferiscono sentirsi su Facebook che comunicare dal vivo, ormai la pura comunicazione si è persa del tutto.  Il brivido di conoscere persone nuove (in live) non c’è più, oggi la gente preferisce spulciare profili Facebook, ama farsi i fatti degli altri sulla rete e raccontare se stessi tramite una tastiera e uno schermo.

“La comunicazione rende l’essere umano libero, non bisogna però dimenticare che la libertà richiede coraggio. Forse è per questo che 900 milioni di persone si rifugiano nei social network.”

Shawn Parker (creatore di Napster)

La dipendenza da Facebook è un problema che interessa maggiormente i giovani, soprattutto in età adolescenziale. Ma non solo. Tutti coloro che hanno solitamente un difficile approccio nei confronti delle altre persone si rifugiano con una frequenza sempre maggiore nel mondo virtuale, a tal punto che l’appuntamento con internet diventa una vera e propria priorità. E’ così che comincia la dipendenza da Facebook, con sintomi caratteristici ed evidenti, che dovrebbero fungere da sentinella d’allarme per la ricerca di una soluzione. E’ possibile dividere i sintomi in tre categorie principali: comportamentali, psichici e psicosomatici.

Principale sintomo:

La dipendenza da Facebook rende la persona totalmente insicura ad affrontare le problematiche quotidiane. Infatti, tanto più il soggetto dipendente avverte uno stato di onnipotenza in rete, tanto più si sente frustrato ed inadeguato nella vita di tutti i giorni. L’utente diventa apatico ed insofferente nei contronti della vita reale, perde la sua capacità di concentrazione. Avverte un costante senso di disperazione e di imminente evento negativo. Perde totalmente la propria personalità, cominciando ad assumere identità differenti e varie, assolutamente altro da se stesso.

Oggi BeLoved può affermare con certezza di aver migliorato la vita di molti uomini in campo Seduttivo e di Miglioramento a 360°. Tanti avevano un problema comune: non erano capaci di comunicare, non erano capaci di affrontare una chiamata in seduzione. Forniti e carichi dei loro “smartphone” da centinaia e centinaia di Euro, nessuno di loro sapeva come utilizzarli. Nessuno aveva le PALLE di chiamare un donna a VOCE, digitare il numero della diretta interessata e parlarci: la maggior parte usava i “messaggini” senza arrivare mai a niente.

Dovete sapere che i “messaggi” sono il mezzo di comunicazione meno indicato, non solo in ambito Seduttivo, ma in tanti altri campi della vita. Se vi state chiedendo il perché, ecco la risposta:

Sono privi di sentimento.

Sono privi di emozioni.

Spesso sono privi di significato.

Spesso si creano molti fraintendimenti tra i due interlocutori.

“Cara Mamma, oggi sono sbarcato su questo lembo di terra dimenticato da Dio, solo nelle ultime due ore abbiamo perso due interi battaglioni, i giapponesi sono un popolo di fanatici. Ormai ho perso il conto di tutti gli amici che sono caduti in questa maledetta guerra. Vorrei scriverti le mie emozioni, vorrei  dirti cosa provo in ogni istante, vorrei ricordarmi e vedere il tuo sorriso; ma poi mi sveglio e mi rendo conto di avere tra le mani uno stupido pennino ed un pezzo di carta. Sono stufo di queste lettere; darei tutto, per ascoltare e sentire di nuovo la tua voce.”

(Sergente Bryan Clark, fronte del pacifico, 1945, Iwo jima)

Tutti in coro: Quindi facebook e gli sms non vanno utilizzati? Va solamente utilizzata la chiamata in seduzione?

No, non sto dicendo che a priori non vadano utilizzati, cerco solo di farvi capire che non devono sostituire la vostra comunicazione, non dovete coprirvi dietro ad essi. Agendo così non permettete al vostro cervello di “abituarsi a comunicare“, non riuscirete ad ampliare le vostre vedute. L’esercizio migliore per aiutarvi a migliorare la famigerata battuta pronta con le ragazze, è proprio il continuare a comunicare!
Ecco perché la chiamata in seduzione è così importante.

In tanti si lamentano di non averla, si coprono dietro al fatto del talento innato: o lo sei, o non lo sei. Invece è sbagliato, se il talento non viene alimentato e messo costantemente alla prova, prima o poi vi lascerà a piedi. Per non parlare di quelli che hanno dimenticato del tutto che a questo mondo esiste la parola: chiamare.

Le bibliche domande:

Se chiamo una donna cosa le dico? Come posso gestire la chiamata in seduzione?

Come “arrivo” a chiederle di uscire?

Devo essere serio o simpatico?

->Se non risponde<–  -<Sti cazzi>-

Sono le classiche domande che un uomo si pone prima di chiamare una donna. E’ mai possibile che abbiamo dimenticato come si comunica? Quali sono le cause che provocano questa grande mancaza di comunicazione?

Ecco le principali:

Non abbiamo più ideali e valori, siamo così predisposti a seguire la massa.

La società lavora ormai da secoli per creare umani ammaestrati.

Non c’è più la voglia di conoscerci.

(tanto vado a spulciarmi il tuo profilo, perché dovrei faticare parlandoti?)

L’IGNORANZA

Insomma, è tutta colpa dell’uomo? Beh, certo che no, anzi le ragioni che ho elencato poco sopra riguardano sia le donne, che gli uomini. Anzi, le prime sono quelle che hanno più problemi. Se, da una parte, l’uomo non agisce perché ha dimenticato la VIRILITA’ in un cassetto, la donna lo fa per ragioni diverse e, lasciatemelo dire, delle volte è anche tanto stupida (in amicizia, eh). Le donne sono piene di contraddizioni, spesso non sanno neanche loro cosa vogliono. Si può quasi affermare che hanno un cervello così “complicato“, che è di difficile comprensione anche per loro stesse. Alle donne piace vivere innumerevoli stati d’animo, un giorno vogliono piangere, un altro amano ridere ecc. ecc.

La cosa più “stupida” che un uomo possa fare è cercare di capirla. Dovete sapere che le donne non amano “chi cerca di capirle“, lo vedono come un attacco alla loro intimità. Apprezzano, invece, chi le ascolta nelle loro innumerevoli paturnie. Non serve fare molto, basta stare zitti ed ascoltare (vi consiglio in quei momenti di spaziare con il vostro cervello, per rendere l’ascolto più piacevole, tanto per lei è importante che voi stiate zitti e facciate “finta” di avere le orecchie aperte verso le loro parole).

Quindi:

Se parlate con una donna per 30 minuti, non vi lascia il numero ed insiste con Facebook, o è stupida lei o è stupida lei. (immatura)

Se parlate con una donna, non vi lascia il numero perché “privato” ed insiste con Facebook, è stupida (immatura), visto che grazie al suo profilo possiamo acquisire davvero informazioni private su di lei.

Se parlate con una donna e non vi lascia il numero comprendosi dietro al fatto che ancora non vi conosce bene, è due volte stupida (immatura): gli chiedete il numero proprio per conoscerla.

Ovviamente, non tutte le donne si comportano così perché sono immature ed un pò stupidine, delle volte lo fanno per mettervi alla prova. Vogliono vedere come vi “svincolate” da determinate situazioni. E’ qui che entra in gioco il maschio, ma spesso egli cade ed arriva a casa con un pugno di mosche.

Perché spesso il maschio su questi punti cade? Beh, la risposta è molto semplice, non ha una SUA linea. Non avendola, non sa esattamente che tipo di donna vuole al suo fianco. Non sa distinguere la donna “giusta” da quella “sbagliata“. L’uomo medio distingue le donne in base alla grandezza del loro seno. Nulla di più sbagliato, questo circolo vizioso lo porterà ad accettare ogni paturnia che la donna si inventerà. Ecco perché spesso non si arriva mai a nulla, e se ci si arriva è perché l’ha voluto LEI.

Come risponderebbe  un Uomo che ha una sua Linea, una sua Struttura?

Uomo: Dobbiamo continuare questa conoscenza! Scambiamoci il numero.

Lei: Non ci conosciamo ancora abbastanza, ti lascio Facebook. (sua classicissima paturnia)

Uomo: Anche tu con questo Facebook? Senti, il numero mi serve per chiamarti ed uscirci, se vuoi chattare fallo con la tua amica. Eppure ho visto in te molta maturità, non pensavo che ti coprissi dietro ad un contatto Facebook.  (questo è il tono che preferisco!)

Un’altra può essere:

Uomo: Anche tu con questo Facebook? Certo che non sei per niente originale, lo dicono tutti. Oggi va di moda il numero di telefono!

Ovviamente sono esempi tirati all’osso, creati appositamente per rendere più chiaro il concetto. Come potete notare l’Uomo (uso la U maiuscola di proposito) che sa quello che vuole non si scompone, non accetta “a priori” le paturnie della donna. Cerca di arrivare a quello che vuole -> Conoscerla -> Uscirci -> Sesso. E’ un essere intelligente colui che trasforma ogni paturnia nel suo punto forte, e sa esattamente come girare la “frittata” a suo vantaggio.

E’ un Uomo che conversa spesso, vive la vita reale, non ha perso la sua capacità (che abbiamo tutti) di comunicare. Non è spaventato nel dire alle donne ciò che pensa e soprattutto ciò che vuole.

Ora ripetiamo tutti in coro:

Mi prometto di non accettare mai più un contatto Facebook. Io, Uomo dalla grande virilità, accetterò solo numeri di telefono, uno strumento sano e maturo.

 Continua nella Seconda Parte.

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Le tre personalità anti-seduttive per eccellenza

Ultimamente mi è capitato di leggere  sul nostro gruppo vari commenti e pareri che mi hanno fatto riflettere.

Ovviamente erano risposte inerenti a situazioni particolari: come fare con la determinata donna? Cosa fare quando arriva il giorno dell’uscita? Come la intrattengo? ecc. ecc.

Tutto nella norma, se non per il fatto che noto una ricorrente retorica perbenista. A volte, ho come l’impressione di trovarmi in un gruppo di preti che ha lasciato il voto e la chiesa, dandosi al sesso senza neanche aver capito il suo significato! E’ facile intuire che questi soggetti siano pieni di dubbi, pieni di domande fuorvianti e di poco significato. E’ la stessa sensazione che proverebbe un bambino di 5 anni catapultato nel mondo dell’adolescenza.

Mi sono accorto che mancano proprio le basi, non hanno capito minimamente l’A-B-C della seduzione. Penso che sia ora di fare un piccolo ripassino…

Chi è nel mondo della seduzione da qualche tempo avrà sicuramente già capito il suo reale significato, ma a mio avviso è molto più intuitivo capire cosa “non” vuol dire essere seduttivi, capire quali sono i nemici.

Con ironia vi presento tre diverse personalità anti-seduttive:

Ricchione -> E’ la tipologia di uomo più frequente, incapace di prendere decisioni vere. Spesso è colui che aspetta il cenno della donna, non ha una sua linea e questo è il motivo per cui si trova sempre in balia delle emozioni femminili. Non è in grado di vivere i sentimenti serenamente. Per lui tutto ha un significato, tutto ha un’etichetta. E’ così impaurito ad agire che, ad ogni piccolo passo, il suo cervello si inonda di domande e, ad ogni piccolo segnale negativo della donna, lui è pronto a retrocedere. Mancanza, quasi totale, di virilità e spina dorsale. E’ un piccolo mammifero nell’era dei dinosauri.

Il fobico-> Il fobico deve sargiare per forza altrimenti muore. Se non apre almeno 5 set a sera, non si sente vivo. Ha un bisogno costante di approcciare, deve essere sempre al centro dell’attenzione, ha bisogno di continue conferme da parte dell’altro sesso. Il campo da gioco preferito del fobico, a parte il classico pubclub, è la disco. Ha una lunga lista, scritta minuziosamente, su quello che deve fare e sul quello che deve dire. Anche il suo look non è a caso, ogni occasione è buona per indossare qualcosa di fluorescente, è un gatto che resta sulla pista da ballo pronto ad agguantare ogni debolezza, ops… kiss close! (bacio), di ogni donzella, per poi trascrivere il tutto sul suo taccuino del miglioramento.

Il finto perbenista-> E’ colui che predica bene ma razzola male, anzi malissimo! Ha una mentalità che io chiamo “congelata”, si sforza di dare spazio a tutti i nuovi concetti che ha acquisito sulla seduzione e sulla sfera femminile, con scarsi risultati. Il suo cervello puntualmente lo riporta alle sue vere origini. E’ un uomo indeciso, non sa dove sia il vero o il falso, non ha ancora capito se è meglio un mazzo di fiori o una palpata sul sedere. E’ alla continua ricerca della sensibilità: ago della bilancia nel riuscire a capire dove è il *vero confine. Non sa come comportarsi, o cosa pensare, se la stessa sera una donna gli cede le sue grazie. E’ indeciso se etichettarla come “una poco di buono” o come “donna sana e sicura”. Nonostante questo, è molto affamato.

La seduzione è tutt’altra cosa, è uno strumento/stile di vita che va usato per migliorare le nostre vite e soprattutto quelle degli altri (donne, in questo caso), è la capacità di adattarsi alle situazioni e gestirle al meglio (come un rapporto, che sia lungo o corto). Cerchiamo di essere onesti con noi stessi e di mettere a nudo i nostri istinti e le nostre idee. Perché racchiuderci nelle tre personalità anti-seduttive elencate poco sopra? La nostra vita è troppo corta per gettarla via con inutili domande e falsità. Dobbiamo, una volta per tutte, PRIMA prendere coscienza sul chi siamo, e poi interrogarci su come potremmo essere o cosa accadrà.

La comicità che ho utilizzato nel descrivere le tre personalità anti-seduttive aiuta a sdrammatizzare un po’, ma non per questo la questione non è importante, anzi, è di vitale importanza per non continuare a gettare via le vostre vite.

Riflettete.

(*vero confine: intendo la capacità nel leggere le situazioni/contesti, ci sono alcuni accenni in questo articolo. E’ qualcosa che si può acquisire soltanto con l’esperienza sana con le donne, per farvela breve ci permette di capire quando è il momento del fiore e quando è il momento della palpata. Strumento di fondamentale importanza, in netto contrasto con le tre personalità anti-seduttive di cui sopra. Senza questa sensibilità, difficilmente vi può essere divertimento e successo nella sfera femminile.)

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Imparare a bastarsi

Troppo spesso leggo di persone che si interrogano su quali siano i metodi migliori per sedurre:

– “Se pratico del sensuale Push&Pull, riesco ad ottenere un kiss-close in 48 secondi e 16′??”
– “Se mi impegno nel day-game, ho più possibilità di notare degli IOI??”
– “Metto in pratica un sacco di Kino, ma l’HB a cui mi approccio mi dà solo il contatto di Instagram, come faccio ad ottenere quello di Facebook??”

Lasciatemi essere sincero (e anche scurrile): Queste domande mi fanno davvero cagare!

Non riesco a leggerle fino alla fine, non le concepisco! Scorro freneticamente con il mouse nel gruppo, per cercare qualche altro argomento per scambiare opinioni! Ma niente! Mi sembrano domande, o piuttosto paranoie, provenienti da ragazzini nerd, che non hanno ancora capito quale sia il vero-puro modo di avvicinarsi alla seduzione (e quindi alla vita).
Ma se qualche donna vi sentisse parlare così, con tutti questi termini imparati solo per sentito dire (che poi magari di inglese avete appena il PET!), cosa potrebbe pensare?! Credete davvero che queste nozioni vi rendano più fighi?? Fatemi vedere la pratica, cazzo!
La seduzione la si impara sulla pelle, a suon di rifiuti e di tentativi. Si impara migliorando se stessi, lavorando esclusivamente sulla propria persona, elevando la propria anima al di sopra della massa.
Non esistono tecniche brevettate, pozioni magiche per l’allungamento del pene, o guru del mestiere che telepaticamente vi trasmettono le loro capacità.

La cosa che più mi lascia di sasso è sentire qualcuno che, nonostante abbia messo in pratica metodicamente le tecniche imparate dal libro, si stupisce di non avere successo!

L’essere umano deve migliorarsi costantemente, ma nutrendosi di esperienze, di emozioni!
L’uomo ha bisogno di un suo spazio inviolabile, di un limite invalicabile dove solo lui può accedere: uno spazio di libertà nel quale dedicarsi da solo o con gli amici alle sue passioni, al suo lavoro.

Per arrivare a tanto è necessaria una certa dose di autostima. Quest’ultima è una componente essenziale da possedere per essere sempre all’altezza di ogni situazione, e non solo in seduzione-amore.
Il consiglio spassionato che voglio girarvi, proviene da considerazioni maturate in seguito ad alcune personali situazioni di sconforto.
Capita a chiunque, prima o poi, di confrontarsi con momenti difficili, nei quali si è portati a rivalutare la propria persona e i propri rapporti.
In questi momenti, rifletti quanto la tua vita dipenda esclusivamente dalle tue forze, dalle tue credenze, dalla tua forza di volontà. La solitudine è il miglior modo per rivalutarsi e imparare a BASTARSI. Esatto, bastarsi. Imparare ad amarsi, a bastarsi e a volere il meglio per se stessi.

Automaticamente si viene portati a cambiare abitudini, cambiare modi di pensare, cambiare le persone che ci circondano. Succede tutto molto istintivamente: ogni cosa è conseguenza di un nostro cambiamento, basta innescare la miccia.
Imparerai a non rattristarti più nella solitudine, perché nessuno è assolutamente necessario per la tua vittoria. Imparerai a stare bene con te stesso, perché avrai tutte le conoscenze a disposizione dentro di te, o ti attiverai per averle. La relazione più lunga della tua vita sarà questa, a stare con te stesso, quindi cerca di renderti interessante!

Automaticamente la seduzione ne gioverà. Anzi, non si chiamerà neanche più Seduzione! Si chiamerà VIVERE!

E ti piacerà di brutto!

“Non è importante quante donne ci sono nella tua vita, ma quanta vita c’è nelle tue donne.” Mae West