Paolo ha 40 anni ed è single. Ha avuto una relazione lunga finita da qualche mese, e la rottura gli ha causato molta sofferenza. Così per un periodo rimane chiuso in casa, o comunque le sue uscite sono sporadiche, giusto qualche serata con gli amici, ma nessuna intenzione di conoscere donne nuove o di lanciarsi in nuove relazioni.
Dopo questo periodo fisiologico di ripresa mentale, però, ha voglia di rifarsi e di rimettersi in gioco.
Vorrebbe conoscere qualche donna nuova, instaurare dei rapporti, dei legami, anche solo delle avventure di una notte, ma è consapevole del fatto che i tempi sono cambiati, che i rapporti umani non funzionano più come quando aveva vent’anni, e ha timore di non sapere come comportarsi.
Ad ogni modo, inizia ad uscire più spesso, si vede con gli amici di sempre, vanno a fare delle serate insieme per cercare di conoscere persone nuove, ma ciò si rivela molto più difficile del previsto.
Paolo si accorge ben presto che i tempi sono davvero cambiati, che le donne si comportano in modo molto diverso rispetto a vent’anni fa, si vestono in modo diverso, interagiscono tra di loro e con gli uomini in maniera completamente diversa, insomma hanno molte più possibilità di quante ne avessero allora, e soprattutto inizia ad avere dei veri complessi di inferiorità rispetto agli altri uomini.
Li vede più giovani, più sicuri, più spigliati, e probabilmente anche con molta più esperienza di lui, dato che viene appunto da anni di relazione monogama finita da poco.
Cerca comunque di avvicinarsi a qualche donna che gli piace e di iniziare una conversazione con lei, ma quasi mai riesce a farla durare più di qualche secondo, spesso gli sembra di annoiarla, di farle l’interrogatorio, così gran parte delle volte è lui stesso ad allontanarsi e a chiudere la conversazione dopo pochi minuti, non sapendo come farla andare avanti.
Dopo un periodo passato in questo modo, Paolo inizia a demoralizzarsi e a fare un’analisi della sua situazione: si rende conto che, in fondo, non sa nulla di come funziona la mente di una donna, anni di relazione monogama lo hanno arrugginito parecchio, e ora non ha idea di come agire per rendersi interessante ai suoi occhi.
Così fa una ricerca su internet, e si imbatte in “corsi di seduzione” che consistono nell’avvicinare donne sconosciute in piazza Duomo o nell’usare app di incontri online per conoscere donne.
Paolo pensa che nella sua situazione non ha nulla da perdere, e così, anche se con qualche dubbio, si iscrive ad uno di questi corsi, desideroso di cambiare la sua situazione.
Così si ritrova insieme ad altri tre o quattro uomini di età molto diversa dalla sua, tutti più giovani, in un’aula in cui gli “istruttori” iniziano a spiegargli come avvicinarsi alle donne sconosciute per strada, e cosa dire per attirare la loro attenzione e farle fermare.
Fin da subito Paolo è confuso, non riesce ad immaginarsi in una situazione del genere, e pensa che ciò non faccia per lui: l’idea di avvicinare donne sconosciute per strada, alla sua età e con i suoi trascorsi, non lo fa stare tranquillo, si sente un pesce fuor d’acqua in quella situazione, ma ormai è lì e quindi decide di sforzarsi.
Così si dirige in piazza Duomo insieme agli altri corsisti e inizia a mettere in pratica ciò che gli è stato spiegato. La maggior parte delle volte non riesce a far durare una conversazione più di qualche secondo, e una volta riesce ad ottenere un contatto di Instagram.
Non esattamente il massimo per quelli che erano i suoi obiettivi.
Paolo inizia a riflettere sulla scelta che ha fatto, e in poco tempo capisce che non sarà quel corso a risolvere i suoi problemi. In fondo delle conversazioni con donne sconosciute è riuscito a farle anche da solo, e proprio come è successo in piazza Duomo, non è mai riuscito ad arrivare ad un risultato concreto.
Il secondo giorno di corso, invece, Paolo si ritrova costretto a doversi creare un profilo online su una app di incontri a pagamento, caricare le sue foto create appositamente per l’occasione, e scrivere messaggi dettati dagli istruttori ad ogni donna presente nel raggio di decine di chilometri.
Così inizia qualche conversazione da queste app e segue le direttive degli istruttori, inizia a fare domande alle donne con cui parla, a ‘studiare’ il profilo della donna per estrapolare degli argomenti di conversazione, insomma nulla che realmente gli interessi.
In questo momento Paolo si rende conto del grande errore di valutazione che ha commesso, il periodo negativo lo aveva convinto ad affidarsi ad una soluzione del genere, ma ormai è sicuro di aver sprecato solo tempo e soldi. Il suo obiettivo era tutt’altro, voleva risolvere i suoi blocchi mentali e acquisire la capacità di sedurre realmente una donna, ma gli sembra di star facendo tutto fuorché quello.
Doversi ritrovare, a 40 anni, a scattarsi delle foto “fighe” per avere dei match con donne sparse per l’Italia lo fa sentire ancora peggio, e la presenza di uomini molto più giovani di fianco a lui peggiora solo le cose.
Avrebbe bisogno di una persona che gli spieghi quali sono i motivi dei suoi blocchi mentali, delle sue difficoltà con le donne, del perché non riesce a sentirsi a suo agio quando parla con le sconosciute, insomma avrebbe bisogno di capire che cos’è realmente una donna e cosa cerca in una conoscenza con un uomo.
In soldoni, avrebbe bisogno di fare dei discorsi da uomo adulto che vuole cambiare la sua vita, non da ragazzino che cerca la scopata facile.
Nessuno dei presenti a quel corso può esserne in grado.
Inoltre non si sente neanche sicuro nell’enunciare questi suoi dubbi agli istruttori presenti al corso, la presenza di altri uomini lo blocca, gli sembrerebbe fuori luogo interrompere la “lezione” e parlare dei suoi problemi, dei suoi blocchi, dei suoi trascorsi che lo hanno portato a questo punto.
Così sta zitto, e in silenzio aspetta la fine del corso, un corso che non gli ha portato alcuna nuova nozione su ciò che più gli interessava, ovvero la mente di una donna e il suo funzionamento.
Torna a casa con gli stessi dubbi di prima, e non ha neanche voglia di andare in strada a riprovare ciò che ha imparato, sa bene che non gli porterebbe nessun risultato concreto e nessun miglioramento.
Poi un giorno, curiosando online e cercando persone che siano nella sua stessa situazione, si imbatte in BeLoved, e inizia ad informarsi meglio. È subito colpito dal fatto che BeLoved non fa mai corsi di gruppo, ma sempre e solo corsi individuali e cuciti sulle esigenze del singolo, ma soprattutto ha un approccio molto diverso dalle altre aziende del settore.
Infatti BeLoved parte sempre dalla situazione personale del cliente, dalle origini dei suoi blocchi mentali e delle sue difficoltà nei rapporti con le donne, dopodiché si passa ad analizzare nel dettaglio la mente femminile e il suo funzionamento, e solo dopo si inizia a parlare della parte pratica, ovvero del come comportarsi in una conoscenza a freddo, e di conseguenza come sedurre le donne che si incontrano quotidianamente.
Il fatto che sia cucito sulle esigenze del singolo fa sì che venga valutata prima di tutto l’età del cliente, e di conseguenza le modalità in cui è più consigliabile avvicinarsi alle donne sconosciute.
Paolo capisce in poco tempo che BeLoved fa perfettamente al caso suo, che gli può garantire quella privacy di cui ha bisogno, che il fatto che siano solo percorsi individuali gli permetterebbe di porre tutte le domande che vuole e di risolvere uno ad uno ogni dubbio che ha maturato negli anni.
Capisce quindi che con BeLoved non si ha solo un miglioramento nella vita relazionale, ma un cambiamento radicale che comprende ogni aspetto della vita.
Dopo una attenta riflessione decide di affidarsi completamente a questa azienda, desideroso di cambiare completamente la sua vita relazionale.