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I quattro punti per capire il valore di una donna

Uno degli errori più comuni che commettono gli uomini è quello di pensare che il valore di una donna di oggi sia lo stesso della donna di venti o trenta anni fa.

Quando parlo di “valore di una donna” intendo dire il tipo di vita che una donna può permettersi, e di conseguenza quanto ella possa effettivamente aver bisogno di un uomo per stare meglio.

1. “Impressionare” le donne per sedurle

La prima conseguenza del non capire il valore di una donna dei giorni nostri è quello di cercare di “impressionarla” con l’obiettivo di rendersi più interessante ai suoi occhi.

In giro è pieno di uomini che si indebitano per comprare il macchinone che finiranno di pagare a settant’anni, o che comprano vestiti firmati e orologi che neanche possono permettersi con il solo obiettivo di “impressionare” le donne che incontrano.

Se facessero tutto ciò per se stessi sarebbe anche accettabile, ma la verità è che pensano che così facendo saranno più interessanti, e di conseguenza più appetibili, agli occhi delle donne.

2. Le conseguenze di questo modus operandi

Ma chiunque abbia mai provato ad avere questo comportamento almeno per una volta, si è trovato poi a scontrarsi con la dura realtà, ovvero col ricevere dalla donna un sonoro due di picche.

Il motivo è molto semplice: il valore di una donna attuale è cresciuto in maniera esponenziale rispetto ad anni fa, e di conseguenza a una donna non frega nulla di ciò che possiede un uomo con cui si relaziona, di ciò che può mettere in mostra o del tipo di vita che le può “offrire”.

È un concetto che per tanti potrà sembrare strano, tutti noi abbiamo sentito dire almeno una volta che una donna cerca stabilità, anche economica.

Ciò non è sbagliato, tuttavia è leggermente fuori tempo, anacronistico.

3. La donna di oggi rispetto alla donna di venti/trenta anni fa

Devi sapere che fino a qualche decennio fa, un discorso del genere avrebbe avuto molto più senso e sarebbe stato condivisibile, perché il valore di una donna a quei tempi era molto più basso, e a una donna, per stare davvero bene e avere una vita dignitosa, “serviva” la presenza di un uomo.

Ma negli ultimi venti o trent’anni le cose sono parecchio cambiate. Oggi una donna può tranquillamente fare tutti i lavori che fa un uomo, guadagnando lo stesso se non più di lui, e soprattutto oggi le donne hanno molti più metodi per fare soldi in fretta.

Basti pensare al fenomeno OnlyFans in cui basta spogliarsi davanti ad una telecamera per fare più soldi di un dirigente d’azienda, o alle influencer sui social, che facendo pubblicità a varie aziende possono guadagnare migliaia di euro in pochi giorni.

Di conseguenza, mostrare ad una donna cosa “possiedi” e il tipo di vita che puoi “offrirle” non sarà mai un comportamento performante, al massimo potrai attrarre qualche donna con poca autostima e basso valore, e tanto bisogno di qualcuno che la mantenga.

E nessun uomo vorrebbe un rapporto del genere.

4. Cosa cerca la donna di oggi in un uomo

Oggi una donna vuole prima di tutto essere indipendente e realizzarsi in maniera autonoma, e di fare la “mantenuta” non gliene importa nulla.

C’è una sola cosa che interessa davvero ad una donna quando si relaziona con il sesso opposto: trovare un uomo che la coinvolga emotivamente, che la capisca e che le faccia vivere tutte le emozioni e sfaccettature sessuali di cui è composta.

In sostanza, vuole un uomo che seduca la sua mente.

Una donna sceglierà sempre un uomo che la coinvolge emotivamente ma la porta a mangiare la pizza, piuttosto che un uomo medio piatto e noioso che parla solo di se stesso e che la porta al ristorante stellato.

Quindi è molto semplice: per piacere ad una donna devi attrarla e coinvolgerla emotivamente, quindi non pensare di doverti “meritare” le sue attenzioni offrendole qualcosa in cambio perché non funzionerà mai, perché il suo valore attuale è molto più alto di così, ma affidati piuttosto ad un percorso specifico e mirato al funzionamento della loro mente, a comunicare con le loro emozioni e fargliele vivere appieno, diventando suo complice e compagno di giochi, perché credimi, per  una donna che si relaziona ad un uomo sconosciuto, è solo questo che conta.

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Primo appuntamento: consigli

Oggi voglio parlarti di un argomento su cui c’è sempre stata molta confusione: il primo appuntamento con una donna sconosciuta.

Quando parlo di confusione mi riferisco a quella serie di informazioni contrastanti dettate dalla seduzione fuffa, che continua imperterrita a diffondere informazioni false e fuorvianti agli uomini con l’unico obiettivo di vendergli poi la “formula magica” per risolvere il mistero da loro creato.

Quindi oggi voglio darti dei consigli che puoi applicare fin da subito per massimizzare i tuoi primi appuntamenti con le donne.

1. Sfatare i falsi miti: scegliere il “posto”

La prima cosa da fare è sfatare i falsi miti sul primo appuntamento creati dalla seduzione fuffa.

Il primo tra tutti è che, secondo molti fantomatici “esperti del settore”, bisogna innanzitutto scegliere il posto, o come molti amano dire la “location”, di questo primo appuntamento.

È una falsa convinzione, infatti, quella secondo cui l’uomo che invita fuori una donna che non conosce debba “adeguarsi” a ciò che piace a lei, in pratica deve assecondare i suoi gusti, e quindi scegliere un luogo che piaccia alla donna in questione e quindi cerchi di accontentarla in ogni sua volontà.

Ma è tutto falso, la verità è che non esiste il “posto giusto” per un primo appuntamento, quindi non stare a perdere ore del tuo tempo a pensare ad una cosa che non ha alcuna importanza, portala dove vuoi e concentrati sulla vostra conoscenza.

2. Ciò che una donna si aspetta

Devi sapere che per una donna il primo appuntamento serve solo e soltanto ad una cosa: scoprire se quell’uomo che ha appena conosciuto, e che è stato così “brillante” da convincerla ad uscire con lui, può essere un buon amante.

Tutto qui, il primo appuntamento è soltanto la dimostrazione, la “prova del nove”, per capire se quest’uomo e questa donna possono essere buoni amanti, quindi se tra di loro si svilupperà quell’alchimia tale da fargli desiderare di andare a letto insieme, e successivamente di rivedersi e capire che direzione prenderà il rapporto.

Tieni bene a mente questo concetto perché è l’unico che conta realmente.

3. Il bacio al primo appuntamento

Un altro falso mito riguarda il fantomatico “bacio” da dare al primo appuntamento.

C’è chi suggerisce di baciare la donna solo alla fine, sulla porta di casa in stile film americano, o magari poco prima di entrare in auto dopo essere andati a cena o ad un aperitivo, o addirittura c’è chi è fermamente convinto che al primo appuntamento non bisogna mai avvicinarsi ad una donna e baciarla perché è “troppo presto”.

Fandonie: la verità è che puoi sentirti libero di baciarla quando vuoi, che sia all’inizio o alla fine della serata non ha importanza, purché la baci, un Seduttore non può andare a casa dopo un primo appuntamento senza aver baciato la donna.

4. Il messaggio del giorno dopo

Ho visto molti uomini scervellarsi pensando a cosa scrivere il giorno dopo ad una donna con cui sono usciti la sera prima.

C’è chi opta per un semplice “Buongiorno” oppure chi, per paura che lei non gli risponda, inizia già con una domanda del tipo “come stai?” o simili.

Sinceramente non consiglierei nessuna delle frasi appena citate, ma ho sempre scelto di mandare un messaggio semplice ma che in qualche modo si allacci ad un dettaglio, un particolare vissuto insieme la sera prima.

Nulla di troppo elaborato, ma neanche troppo banale: un commento, un punto di vista o una battuta vanno più che bene, e a quel punto anche un “buongiorno” finale è consigliato.

5. Non preoccuparti di piacerle: è già tua

Un’altra cosa che non devi fare è cercare in tutti i modi di “piacerle”, e il motivo è molto semplice: se è uscita con te quando ti conosce appena, lo ha fatto per un solo motivo: perché è già interessata a te.

Una donna, a differenza di un uomo, non uscirebbe mai con una persona dell’altro sesso se non fosse già convinta di essere interessata, di conseguenza non devi inventarti nulla di speciale per piacerle perché le piaci già, quindi, molto semplicemente, rilassati e goditi una serata ed una interazione con una donna che ti interessa e alla quale hai chiesto di uscire.

Con questi piccoli accorgimenti potrai notare fin da subito come la qualità dei tuoi primi appuntamenti salirà notevolmente.

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I cinque segnali delle donne che aspettano il tuo primo passo

Oggi voglio spiegarti in che modo puoi capire quali donne possono essere più “propense” ad una conoscenza e quali meno.

Per spiegarti di cosa sto parlando ti faccio un piccolo esempio:

Sei in un locale e hai voglia di conoscere donne nuove, ma hai paura di disturbarle o di ricevere un rifiuto, e allora te ne stai lì fermo tutta la sera a parlare con i soliti due o tre amici, a guardare e ammirare le donne che passano ma senza far nulla, e a fine serata vai a casa.

Ti sei riconosciuto? Quante serate hai sprecato in questo modo?

Il “bisogno” dei segnali di interesse

Chiariamo prima di tutto un dato fondamentale: un seduttore non deve mai aver bisogno dei “segnali” di interesse di una donna per capire che può avvicinarsi a lei e iniziare una conoscenza, perché egli fa semplicemente ciò che si sente di fare e ciò che per lui è la cosa più naturale del mondo: avvicinarsi alle donne che gli interessano. E inoltre un seduttore sa benissimo che una donna che esce con le amiche è super desiderosa di conoscere un uomo interessante.

Tuttavia in questo articolo voglio darti un aiuto, soprattutto se sei agli inizi e quindi alle tue prime conoscenze dal vivo, in modo che tu possa massimizzare i tuoi risultati.

Ecco allora cinque segnali pratici e concreti che le donne utilizzano per farti capire che sono particolarmente propense a fare la tua conoscenza.

1. Donna che si guarda spesso intorno

Due donne in un locale sedute ad un tavolino… Inizialmente parlano tra di loro ma poco dopo ecco che si guardano in giro. Guardano chi c’è nel locale, guardano le persone… Sperando di catturare l’attenzione di qualche uomo brillante che possa capire la loro recettività.

2. Donna che “distoglie lo sguardo”

Ti capita delle volte di essere in un locale e di incrociare lo sguardo di una donna… Ecco che dopo un istante la fanciulla distoglie lo sguardo… Beh sappi che hai incrociato lo sguardo con una donna Super Recettiva. Una donna che distoglie lo sguardo è una donna molto interessata.

3. Donne che alzano il tono di voce per farsi sentire

Sei al bancone e stai ordinando il tuo drink, nello stesso istante ti accorgi di avere al tuo fianco due donne che inizialmente parlano sottovoce ma dopo qualche secondo ecco che il loro tono si alza quasi a volerti far sentire quello che dicono… Bene, hai al tuo fianco due donne molto recettive perché quel “alzare” il tono è un chiaro segnale rivolto a catturare la tua attenzione.

4. Donne che indossano scarpe vistose

Per le donne le scarpe sono una potente arma di seduzione… Quindi tutte quelle donne che hanno un tacco molto vistoso o una scarpa vistosa sono donne recettive, ad esempio una donna che indossa tacchi di colore rosso acceso.

5. Donna che si volta per attirare la tua attenzione

Sei in coda al bancone per ordinare da bere… Davanti a te hai una donna che si volta di profilo prima a destra poi a sinistra quasi a volerti mostrare i profili del suo viso… Ecco hai davanti a te una donna molto recettiva… Quel voltarsi a destra e a sinistra è un’azione specifica per catturare la tua attenzione.

Con questi piccoli accorgimenti ti sarà più semplice interpretare quei segnali che ti fanno capire quali donne vogliono essere avvicinate, e quindi quali donne sono più propense ad una nuova conoscenza.

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Le classiche obiezioni delle donne

Oggi voglio darti dei suggerimenti pratici per aumentare fin da subito la qualità delle tue interazioni con le donne, e per permetterti di massimizzare i tuoi risultati già dalla prossima volta che uscirai di casa.

Ho parlato più volte del fatto che, quando ci si avvicina a conoscere una donna, ci si può trovare di fronte a una sua risposta ‘negativa’, o comunque un suo comportamento che sembra indirizzato a farti ‘desistere’.

Ho spiegato anche quali sono i motivi per i quali una donna tende a comportarsi così di fronte a un uomo che non conosce, se non hai ancora letto l’articolo di cui sto parlando ti suggerisco di farlo ora.

Ad ogni modo, oggi voglio parlarti, in maniera diciamo così ‘schematica’, di quali possono essere queste risposte ‘negative’ di una donna che si trova di fronte a un uomo che non conosce e che si è avvicinato a lei.

Come ormai saprai, la comunicazione di un Seduttore non è mai né passiva e né aggressiva, ma è assertiva. Anche di questo ho parlato in altri articoli che, se non hai ancora letto, ti suggerisco di recuperare.

Vediamole nel dettaglio, con le relative risposte appunto ‘assertive’.

La donna che “va di fretta”

Una delle più comuni è quella della donna che, al tuo avvicinarti a lei in una situazione dinamica, cioè mentre è impegnata in una qualunque azione come passeggiare in città, ti risponde:

Scusami ma vado di fretta”

Un esempio di risposta assertiva che un Seduttore dovrebbe utilizzare può essere del tipo:

Mi piace, perché di solito le persone che vanno di fretta sanno quello che vogliono e soprattutto capiscono quando un momento è importante. Proprio come questo.”

“Non posso perché sono fidanzata”

Anche questa è una classica obiezione delle donne al tuo avvicinarti a conoscerla, e un esempio di risposta assertiva è:

Mi fa piacere che ci sia una persona che si prende cura di te. Tuttavia non è certo mi intenzione sostituirlo, anche perché non sarei sincero, alla fine ti conosco da 5 minuti e se ti dicessi che voglio sostituire il tuo ragazzo ti mentirei.”

La donna che “non ti parla”

Molto spesso può capitare la situazione di una donna che fa ‘la muta’, ovvero al tuo avvicinarti a conoscerla lei non dice una parola, sta lì in silenzio senza rispondere. In questo caso un Seduttore cerca di smuoverla con una risposta del tipo:

Sai è strano perché di solito le donne mi dicono che sono un chiacchierone eppure tu mi fai un effetto strano… non riesco a parlarti… Forse ora mi stupirai con un argomento interessante….”

Oppure anche:

Sai è bello, tu non parli, io non parlo, fantastico. Forse siamo destinati a comunicare a gesti… o forse preferisci l’alfabeto morse”

“Non ti do il numero perché non ti conosco”

Una risposta molto comune alla tua richiesta del numero di telefono con l’obiettivo di rivederla può essere il “Non ti do il numero perché non ti conosco”.

In questo caso un Seduttore risponde in questo modo:

E’ bello ciò che dici perché in effetti anch’io mi comporterei come te. Se ora arrivasse una conosciuta a chiedermi il numero. è probabile che non mi fiderei. Allora senti facciamo una cosa: visto che dobbiamo prendere fiducia entrambi… scambiamoci un numero alla volta “

“Ti do Facebook/Instagram invece del numero”

Questa è forse la più diffusa tra le risposte alla richiesta del numero di telefono, soprattutto di questi tempi è facile che una donna cerchi di ‘dirottare’ sul contatto social, ma come ormai saprai i social sono solo una ‘vetrina’ per le donne, e un uomo che accetta di diventare uno dei suoi ‘amici’ sui social verrà visto nello stesso identico modo di tutti gli altri che glielo avranno chiesto.

In questo caso un Seduttore risponde in questo modo:

“Sarebbe bello chattare con te, tuttavia se avessi voluto chattare non sarei venuto a conoscerti, io resto sul semplice – ti voglio conoscere – , poi se in futuro vogliamo farci la chattata la faremo… “

Oppure anche:

Ah bello, però non è mi intenzione sapere il tuo cognome, i tuoi familiari o dove lavori – voglio solo uscire con te perché mi interessi – di entrare nella tua lista amici non mi interessa… “

Questi sono solo dei piccoli suggerimenti per aiutarti nelle tue conoscenze future, non devi ripetere le stesse frasi a memoria, ma se inizi a ragionare in questo modo e a rispondere in maniera assertiva alle classiche obiezioni delle donne, la qualità delle tue interazioni e i risultati positivi aumenteranno sensibilmente.

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Quanto vale la tua felicità relazionale? Le conseguenze negative del non investire su te stesso

A tutti noi piace avere dei soldi da parte, a tutti noi piace avere un conto in banca corposo in modo da poter spendere dei soldi per i nostri bisogni ‘materiali’, ma ciò di cui molto spesso non ci accorgiamo è di quanto spendiamo pensando di farci del bene quando in realtà stiamo buttando via il denaro guadagnato con tanta fatica.

Spendere nel modo sbagliato

Mi spiego meglio: ho conosciuto molti uomini che hanno speso tanti soldi in beni materiali che non gli servivano minimamente, o anche in esperienze che non li hanno per nulla arricchiti, né da un punto di vista umano né relazionale.

Ho parlato in un altro articolo di quanto sia inutile cercare di “impressionare” le donne con il ‘valore materiale’, se ancora non lo hai letto ti suggerisco di farlo ora.

Oggi però voglio parlarti di qualcosa di molto più profondo, ovvero come a volte l’uomo spenda tanti soldi per ‘colmare’ le sue mancanze, invece di dirottare il suo denaro sulla propria crescita.

Quante volte hai pagato una vacanza costosa in qualche posto ‘figo’ con l’unico obiettivo di colmare una tua mancanza?

Scommetto tante, prova a pensare a quante volte hai prenotato una vacanza con gli amici e in quel momento eri super euforico, per poi andarci e scoprire che non era come ti aspettavi, anzi nel bel mezzo della vacanza non vedevi l’ora di tornare a casa.

È un qualcosa che è capitato a tutti, non devi sentirti sbagliato se è successo anche a te, ma ciò che voglio farti capire è per quale motivo ti è successo.

L’unico indicatore di qualità della vita di un uomo

È inutile girarci attorno, l’ho detto tante volte in altri articoli e video, la qualità della vita di un uomo dipende principalmente dalla qualità delle sue relazioni, specialmente con le donne.

Un uomo che non è soddisfatto dal punto di vista relazionale, e quindi delle donne che frequenta, è un uomo infelice, che con gli anni potrà solo peggiorare e sconfinare in cose molto più gravi come la depressione, dalla quale è poi molto difficile liberarsi.

E non esiste cifra economica che possa colmare questa mancanza, perché tutto ciò che puoi acquistare ti darà solo un picco di felicità temporaneo, ma che in poco tempo andrà a scemare.

Qual è la soluzione?

Molto semplice, se hai una carenza dal punto di vista relazionale, è quello l’unico ‘settore’ in cui devi investire il tuo denaro.

Su questo argomento c’è ancora molto scetticismo, soprattutto nel nostro Paese, dove gli uomini partono da una convinzione errata di base, ovvero che su argomenti come questo non si possa migliorare.

Ma come dicevo ciò è assolutamente sbagliato, perché così come un uomo che non sa cucinare può acquistare un corso di cucina, o un uomo che non sa l’inglese può acquistare un corso di lingue, allo stesso identico modo un uomo che ha carenze relazionali può colmare questa sua mancanza affidandosi ad una persona esperta che gli insegni in cosa ha sbagliato e lo faccia migliorare e lo porti al suo obiettivo.

Ma la domanda che devi porti è una soltanto:

“Quanto vale la mia felicità relazionale?”

Oppure anche:

“E’ meglio continuare a spendere dei soldi in cose che non mi servono pensando di sentirmi meglio, oppure investo sull’unica parte della mia vita che ancora oggi non mi soddisfa?”

Passa all’azione

Perché vedi, tenersi i soldi in tasca e non spenderli è facile, tutti ne sono capaci, e allo stesso modo spendere mille o più euro per esperienze che non ti migliorano è altrettanto facile, ma ci vuole del coraggio per individuare il settore in cui si ha una vera mancanza e investire su di esso.

Quante volte hai consultato libri, e-book, o video sulla Seduzione, quante volte hai letto i miei articoli o i miei contenuti, ma poi ti sei tirato indietro all’idea di passare all’atto pratico o di contattarmi per una consulenza personalizzata?

E per cosa, per risparmiare soldi che hai comunque speso in altro e di cui poi ti sei pentito?

Il mio ruolo non è quello di convincerti, ma di farti capire che in questo modo non hai fatto altro che chiudere la porta ad un tuo miglioramento relazionale, alla possibilità di mettere finalmente ordine nella tua vita dal punto di vista sentimentale e amoroso.

Ripeto:

Quanto vale la tua felicità relazionale?

È questa la domanda che realmente devi porti.

Fai il primo passo, contattami per una consulenza gratuita.

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L’importanza di provarci, con le donne

Quante volte ti è capitato di conoscere una donna, essere sicuro di piacerle, vedere in lei dei segnali di interesse chiari ed evidenti, ma ti sei comunque sentito insicuro di provarci in maniera chiara e decisa?

E quante di queste volte poi, la cosa si è risolta in un nulla di fatto, perché hai notato in lei un cambiamento, una perdita di quell’interesse che aveva nei tuoi riguardi?

Scommetto tante, e sono sicuro che poi hai anche visto quella donna uscire con qualcun altro, probabilmente un uomo con molte qualità in meno rispetto a te.

Questo esempio riguarda la maggior parte degli uomini, è un qualcosa che è successo praticamente a tutti almeno una volta, e ho voluto utilizzarlo perché oggi voglio parlarti di un argomento che andrà drasticamente a migliorare e rinnovare le tue relazioni: l’importanza del provarci con le donne.

L’ago della bilancia tra il riuscirci e il non riuscirci

Molto spesso il semplice provarci con una donna è l’ago della bilancia tra il riuscirci e il non riuscirci.

Spesso capita che una donna esca con un uomo, e ci vada anche e letto, non perché avesse un interesse molto forte nei suoi confronti, ma semplicemente perché lui, l’uomo, ci ha provato nel modo giusto e si è dimostrato quindi in “meno peggio” che le è capitato, non si è perso in mille discorsi, non ha aspettato il segnale inequivocabile, non ha aspettato il suo permesso.

La visione sbagliata della donna

Tanti uomini, anche troppi, hanno ancora oggi una visione totalmente sbagliata della donna.

Sono convinti che per fare un’azione chiara nei confronti di una donna ci sia bisogno del suo permesso, del suo super segnale, di una dimostrazione chiara del suo interesse.

Ma ciò è totalmente sbagliato, come ogni bravo Seduttore sa, ed è ciò che spiego quotidianamente ai clienti che si rivolgono a BELOVED e che seguono il Percorso Completo.

Esempio pratico

Voglio farti capire meglio di cosa sto parlando con un esempio pratico che mi riguarda in prima persona.

Qualche sera fa ero con un cliente in una serata del suo Percorso Completo e, ad un certo punto, notiamo un tavolo con tre donne, di cui una molto bella.

In questi casi a me piace mettere in “soggezione” la donna con una serie di sguardi, per vedere la sua reazione e se risponde alla mia “azione” ricambiando lo sguardo.

È una cosa che faccio spesso per ‘spogliare’ la donna della sua apparente perfezione, e per farle capire che sarà anche una bella donna ma rimane comunque un essere umano con le sue paure e debolezze.

Comunque, lei risponde ai miei sguardi guardandomi più volte, così decido di uscire a fumare una sigaretta con l’intenzione che poi, una volta rientrato nel locale, mi sarei avvicinato per conoscerla.

Ma non faccio in tempo a rientrare che me la trovo di fianco mentre sto fumando. Lei era in compagnia della sua amica e ogni tanto mi guardava, così le dico:

“Scusa ma ci conosciamo?”

E lei mi risponde:

“No, però sinceramente ho visto che mi guardavi spesso ma non ti avvicinavi, allora ne parlavo con la mia amica e le dicevo che forse non ti piacciono le donne!”

Al che io scoppio a ridere e le rispondo:

“Non è che non mi piacciono le donne, sono solo uscito a fumare una sigaretta ma dopo mi sarei avvicinato e ti avrei parlato”

Per farla breve, alla fine la conosco, ci esco, e la sto anche frequentando.

L’insegnamento che puoi trarne

Questo piccolo esempio è molto importante perché fa capire quanto, molto spesso, il semplice provarci con una donna fa tutta la differenza del mondo.

Addirittura questa donna che ho conosciuto, al di là del fatto che fossimo in un tono scherzoso e allegro, ha praticamente detto che mi considerava un ‘asessuato’ solo perché la guardavo senza avvicinarmi a lei e parlarle.

Immagina quante volte sarà capitato anche a te nella vita di aver dato un’impressione del genere.

Non sto cercando di colpevolizzarti, se ti è capitato non hai nulla di cui vergognarti, ma voglio solo farti capire quanto sia importante con le donne muoversi e fare un’azione verso di loro ogni volta che se ne ha l’opportunità.

Quindi non esitare, avvicinati alle donne che ti piacciono e dimostraglielo, anche sbagliando le prime volte che lo farai, perché solo facendo una cosa, e sbagliando, si può imparare a farla nel modo corretto.

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Come il p*rno può danneggiare gli uomini

Oggi voglio parlarti di un argomento di cui non si parla mai, un qualcosa che quasi tutti gli uomini tengono nascosto, ma che fanno quasi quotidianamente.

Mi sto riferendo alla pornografia, e a come essa possa danneggiare gli uomini, senza che essi stessi se ne accorgano.

Perché gli uomini guardano così tanti porno?

Diciamolo chiaramente, ogni uomo guarda quotidianamente almeno una volta un contenuto di natura pornografica dal suo smartphone o pc.

Anche se non naviga tutti i giorni sui siti pornografici, l’uomo medio guarda almeno una immagine o video a sfondo sessuale o pornografico sui social ogni giorno.

Non dico che sia qualcosa di innaturale o di imbarazzante per l’uomo, ho sempre pensato che se fatto nelle giuste dosi non sia nulla di sbagliato, ma oggi voglio parlarti delle conseguenze negative, e che non riesci a vedere, che questa abitudine può portarti.

Prima di tutto, i motivi per i quali gli uomini guardano così tanta pornografia sono molteplici: il fatto che al giorno d’oggi sia molto semplice reperire questo materiale online; il fatto che per tanti uomini diventa un’abitudine, un passatempo che si portano dietro dall’adolescenza, o il fatto che sia molto più semplice “sfogare” i propri istinti primordiali in questo modo piuttosto che uscire di casa ed interfacciarsi con donne in carne e ossa.

Ma ciò col tempo è molto dannoso, in quanto come sappiamo la pornografia rappresenta i rapporti sessuali tra uomo e donna in un modo che non è reale, ma è molto amplificato ed estremizzato, e nella maggior parte dei casi viene rappresentato solo dal punto di vista maschile, e creato per ‘sfogare’ i pensieri più intimi e nascosti degli uomini, ma appunto senza tener conto della donna e di come lei vede i rapporti sessuali con gli uomini.

Le fasce d’età in cui si sviluppa questa “abitudine”

L’abitudine di guardare molta pornografia si sviluppa essenzialmente in due fasce d’età: la prima è quella dell’adolescenza, età in cui il ragazzo ha un cervello ‘plastico’, ovvero strutturato per apprendere più informazioni possibili, e quindi se in questa fase egli inserisce immagini e rappresentazioni di rapporti sessuali che non rappresentano la realtà finisce per farsi un’idea sbagliata che si porta dietro negli anni a venire.

La seconda fascia d’età è quella che va dai trentacinque anni in su, quindi l’età adulta, ovvero quella fase in cui c’è un calo fisiologico del testosterone e anche della dopamina, il che può ‘spingere’ l’uomo a rifugiarsi nella comodità della pornografia, che come dicevo poco sopra viene vista come qualcosa di più ‘semplice’ rispetto a uscire a interagire con le donne.

Gli effetti negativi di questa abitudine

Ma entrando nello specifico, quali sono gli effetti negativi dello sviluppare questa abitudine?

  1. Il primo è sicuramente il fatto che il porno comporta una gratificazione istantanea, cioè un piacere temporaneo che deriva dal guardare un porno, e di conseguenza dalla masturbazione, ma il lato negativo è che ciò non ti permette di essere costante nel progettare un obiettivo.

Se hai come obiettivo quello di metterti a fianco la tua donna ideale, in questo modo di certo non ti avvicini ad esso, ma te ne allontani sensibilmente, perché una volta terminato questo atto ‘meccanico’ tornerai nella condizione precedente, e ciò comporta una certa tristezza, una certa mancanza, perché sei consapevole che in questo modo non ti stai avvicinando al tuo obiettivo relazionale ma te ne stai allontanando.

  • Il secondo effetto negativo è che in questo modo stai travisando completamente gli standard di un rapporto sessuale normale, perché ti stai abituando a vederlo nel modo estremizzato che rappresentano i porno, e quindi col tempo sviluppi una visione distorta della donna e del sesso.
  • Il terzo è che il porno, e di conseguenza la masturbazione, a lungo andare diventa un rituale per scaricare lo stress della giornata, molti lo usano per questo, ma quando diventa un rituale è estremamente negativo perché non ti porterà mai la soddisfazione che ti porterà un rapporto sessuale reale.

È vero che la donna, quando si parla di rapporti sessuali, è molto più mentale che fisica, ma per l’uomo non è poi così diverso, e il semplice ‘sfogo’ sessuale non è abbastanza neanche per gli uomini, se poi manca quella parte mentale e di complicità che si sviluppa con una donna durante un rapporto sessuale vero.

Quindi anche masturbandosi non c’è quel picco di eccitazione come quello che si ha con una donna, e ciò può causare col tempo conseguenze estremamente negative: conosco tanti uomini che hanno problemi alla prostata o comunque problemi legati alla masturbazione, come forti disfunzioni erettili ed altro.

  • Altro rischio collegato al porno e alla masturbazione è quello di isolarsi, perché se non si riesce ad interagire con le donne, ad avvicinarsi a chi si desidera conoscere, allora si usa come surrogato la pornografia e di conseguenza si esce molto di meno e ci si isola.

Cosa invece dovresti fare

Quindi, non cadere nell’errore di buttarti nella pornografia per sopperire alla mancanza di donne nella tua vita, perché col passare del tempo la situazione potrà solo peggiorare, e finirai per perdere il contatto con la realtà, con le donne che ti interessano, con la possibilità di progettare una vita relazionale degna di essere vissuta.

Accendere il pc e guardare un porno è fin troppo facile, puoi farlo come sfogo saltuario ogni tanto, non dico che sia vietato, ma non permettere a questa abitudine negativa di prendere il sopravvento su tutta la tua vita.

La donna va vissuta dal vivo per com’è davvero, non per come viene rappresentata dietro a uno schermo.

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Dipendenza affettiva: cause e soluzioni

Oggi voglio parlarti di un argomento molto sentito, e molto più diffuso di quanto non si pensi.

Durante i Percorsi dal vivo BELOVED mi ritrovo molto spesso a parlare per ore con i clienti della loro situazione sentimentale e dei loro trascorsi, e non è raro che questi uomini inizino a raccontarmi di relazioni ormai finite da mesi o anni ma che ancora non sono riusciti a superare.

Non sto parlando semplicemente di una “sofferenza emotiva” dovuta alla rottura di un fidanzamento o di un matrimonio, sto parlando di una vera e propria dipendenza emotiva.

Con “dipendenza emotivo” intendo quello stato mentale di un uomo che sviluppa una sorta di ‘ossessione’ nei confronti di una donna, che si traduce in una totale incapacità di superare la rottura e di iniziare ad interfacciarsi con altre donne.

Il rapporto con la madre

I motivi per i quali un uomo sviluppa una dipendenza emotiva sono molteplici. Molto spesso essa deriva da un rapporto conflittuale, o comunque difficile, con la propria madre.

Capita molto spesso, soprattutto nel nostro Paese, che un uomo cresca con una madre molto arida di complimenti, o comunque estremamente esigente nei confronti del figlio, il che può portare l’uomo a sviluppare una certa sofferenza nei confronti della madre, e una sensazione di non essere mai abbastanza ai suoi occhi, e quindi una perenne insicurezza.

Ciò si riflette anche nei suoi rapporti con le donne, in quanto anche con loro sarà portato a non sentirsi alla loro altezza e a non sentirsi meritevole del loro affetto. E ciò lo porterà a ricercare le attenzioni e l’approvazione delle donne in ogni modo, assecondandole in ogni loro volere, riempiendole di complimenti e di attenzioni, insomma essendone succube.

Se poi questo uomo trova una donna che ricambia le sue attenzioni e il suo affetto, ecco che risulta molto facile sviluppare una dipendenza emotiva verso questa donna, e quando lei si stancherà e lo lascerà, il che accade quasi sempre, quest’uomo si getterà nello sconforto, e la ‘dipendenza emotiva’ che ha sviluppato verso questa donna negli anni non gli permetterà di voltare pagina.

Episodi di bullismo

Un altro motivo per il quale un uomo può sviluppare una dipendenza emotiva nei confronti di una donna è l’aver vissuto un’adolescenza difficile, caratterizzata da episodi di bullismo.

Capita molto spesso che un uomo, da ragazzino, abbia sofferto il bullismo a scuola. Con ‘bullismo’ non intendo solo episodi di violenza fisica nei suoi confronti, ma anche il semplice essere deriso in pubblico per il suo interesse verso una compagna di scuola, e ciò capita molto spesso in età adolescenziale, e non tutti reagiscono alla stessa maniera.

Per alcuni potrà non essere un problema, ma ci sono molti ragazzini che possono essere influenzati negativamente da un episodio del genere, e ciò può portare a sviluppare una perenne insicurezza che negli anni si rifletterà nei suoi rapporti con le donne.

Magari sarà anche un uomo che esce con più donne e le frequenta, ma quasi mai è stato lui a fare il primo passo.

Quell’episodio vissuto da ragazzino lo ha influenzato parecchio, e quasi gli sembra sbagliato fare il primo passo verso una donna che gli interessa. Così aspetta sempre che sia lei a muoversi per prima, e se poi quella stessa donna si tira indietro o comunque dopo una frequentazione lo lascia, lui cade in una dipendenza emotiva e non riesce a superare la rottura.

Un altro caso in cui un uomo può sviluppare una dipendenza emotiva è il caso in cui egli abbia idealizzato una donna solo perché è l’unica che ha conosciuto nell’arco di cinque o dieci anni, e quindi pensa di non essere in grado di trovarne un’altra perché non conosce le alternative.

Ho parlato di questo argomento in un altro articolo recentemente, se non lo hai ancora letto ti suggerisco di farlo ora.

La soluzione

Quindi qual è la soluzione per chi ha sviluppato una dipendenza emotiva da una donna in particolare?

È molto semplice: quest’uomo deve prima di tutto capire che la donna perfetta non esiste, e se ci pensa bene saranno davvero tante le cose di questa donna che non gli piacevano o che comunque non lo convincevano.

Deve inoltre capire che al mondo non c’è una sola donna, ma migliaia, milioni di donne che non vedono l’ora di conoscerlo, e che potrebbero amarlo molto più di quella che ha appena avuto.

Ma per fare ciò deve iniziare ad uscire, ad aprirsi al mondo, ad aprirsi alle donne e ad accoglierle nella sua vita.

Può non essere semplice, specie per un uomo che ha poca esperienza, ma è proprio questo ciò che fa BELOVED ogni giorno, far prendere consapevolezza all’uomo che egli è padrone della propria vita e del proprio futuro relazionale.

Ti basta contattarci e richiedere una consulenza gratuita, la tua felicità relazionale dipende solo da te.

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