Idealizzare una donna: ma è davvero quella giusta o non hai alternative?

IDEALIZZARE UNA DONNA SENZA RENDERSI CONTO CHE è L'UNICA DONNA CHE HAI CONOSCIUTO DA ANNI

Durante i nostri Percorsi dal vivo, mi capita molto spesso di parlare con clienti che abbiano trentacinque/quarant’anni e che vengono da una relazione finita da poco.

E quasi tutti parlano della donna con cui si sono lasciati come la donna della loro vita, senza la quale non riescono a vivere.

“Donna giusta” o “unica donna”?

Sicuramente ciò è possibile, potrebbero davvero aver incontrato la donna della loro vita, la fantomatica “persona giusta”, e la separazione da questa potrebbe davvero averli gettati nello sconforto.

Ma poi, ogni volta che vado ad approfondire il discorso con il cliente, viene fuori che questa donna “giusta” era praticamente l’unica donna che egli avesse frequentato negli ultimi cinque o dieci anni.

Al che, cerco sempre di farlo ragionare in questi termini:

“Ma se tu avessi frequentato altre donne, e di conseguenza avessi più esperienze, e soprattutto se ora tu avessi la possibilità di conoscere donne attraenti, quanto sarebbe importante la fantomatica ‘donna giusta’?”

A questa domanda di solito segue un silenzio piuttosto prolungato, e la risposta è sempre la stessa:

“Probabilmente molto meno di adesso”.

Il punto è proprio questo, soffrire per una donna con cui si è stati per molto tempo non è assolutamente sbagliato, e farlo non ti rende meno uomo. Un vero uomo è capace di amare una donna perdutamente, e se la relazione finisce e l’uomo ne soffre non ha nulla di cui vergognarsi.

Ma prima di etichettare una donna come “la persona giusta”, sarebbe bene poter dire di averne conosciute e frequentate anche altre.

Se hai quarant’anni e ne hai conosciuta e frequentata una sola, permettimi di dire che molto probabilmente non è così.

La paura di perderla

Se poi ci mettiamo che l’uomo in questione è una persona sentimentalmente debole, con esperienze scarse o nulle, e se poi aggiungiamo che la donna in questione è anche più carina della media, allora molto probabilmente lui non è legato a lei perché è “la donna giusta”, ma solo perché ha paura di perderla.

Un uomo adulto che ha una relazione con una donna più carina della media, ma non ha particolari esperienze pregresse, molto probabilmente si ritroverà a convivere con la paura di perderla, perché l’idea di tornare ad essere single e di perdere la donna in questione lo terrorizza.

Perché sa benissimo che non sarebbe mai in grado di conoscere un’altra donna altrettanto carina, e di conseguenza ha paura di rimanere da solo.

Ho già parlato in un altro articolo della paura di rimanere da solo, e di come questa paura porti a vivere relazioni che non ti appagano realmente, se ancora non l’hai letto ti suggerisco di farlo ora.

E allora quest’uomo cerca in tutti i modi di evitare che ciò accada, che la donna lo lasci, finendo per assecondare ogni sua esigenza, per riempirla di regali e di attenzioni, perché crede di doverle dimostrare di meritare il suo amore.

Nulla di più sbagliato e di più controproducente per un uomo.

E quando poi la donna col tempo maturerà la decisione di mettere fine a questo rapporto, cosa che succede molto spesso e per i motivi più disparati, l’uomo si getterà nello sconforto, e cercherà in tutti i modi di farle ‘cambiare idea’,  prostrandosi ai suoi piedi e supplicandola di non lasciarlo.

Ciò che invece dovrebbe fare

Ma quasi sempre la decisione presa dalla donna è definitiva, e così l’uomo si ritrova da solo, pieno di sensi di colpa a riflettere sui motivi che hanno portato la donna a separarsi da lui.

Ciò che quest’uomo dovrebbe fare, invece di disperarsi per la relazione appena finita, è iniziare a valutare con serenità le sue relazioni, e capire che forse la totale mancanza di esperienza può aver influito negativamente sulla sua relazione.

E dovrebbe capire che la donna con cui ha chiuso, molto probabilmente, non era davvero la donna della sua vita, ma era solo l’unica che gli dato le attenzioni di cui aveva bisogno, e che se imparasse ad interagire con le donne che gli interessano e iniziasse a frequentarne qualcuna, la sofferenza per la relazione appena finita svanirebbe.

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