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Cosa vogliono le donne da un uomo?

Che voi tutti avrete a che fare con donne nella vostra vita, fin qua ci siamo. Bene. L’idea della donna sicura di sé, emancipata, forte e indipendente che vi siete fatti nel corso delle vostre esperienze, spesso crea più difficoltà nell’approcciarla.

Bene.

Il pensiero che lei potrebbe mettervi alla prova con piccoli test di congruenza, o darvi delle risposte in cagnesco che vi farebbero sfigurare, provoca sensazioni di insicurezza e smarrimento ancor prima di avvicinarvi.

Bene.

Anzi male.

E quindi cosa vogliono le donne da un uomo?

Il genere femminile, soprattutto quello composto dalle donne più forti e sicure di sé, spesso cela sotto un aspetto eccentrico e sfuggente qualche insicurezza, qualche timore, che le porta appunto a mostrare le unghie e ostentare imperturbabilità al vostro corteggiamento.
Svariati possono essere i motivi: bassa autostima, bisogno di certezze (ricercate attraverso conferme e lusinghe maschili), o semplicemente poca fiducia in se stesse.

Il genere femminile è estremamente incostante ed incoerente, ma sotto sotto anche molto insicuro. Ed è per questo che sulla terra c’è bisogno di uomini audaci che abbiano valori, principi e perspicaci capacità di risoluzione.

Nonostante della donna si dica che sopravviverebbe ovunque e comunque (basterebbe solo uno spermatozoo surgelato per mandare avanti la specie), il bisogno di trovare un uomo in cui rifugiarsi emotivamente, o da cui sentirsi protetta e rassicurata, è una prerogativa imprescindibile.

Le donne sono nate con una spiccata sensibilità e contraddizione interiore. Ed il piacere di avere accanto qualcuno che, in un momento di difficoltà o incertezza, dica loro “CI PENSO IO”  è davvero amabile.

Non c’è bisogno dell’accompagnamento di un essere umano debole, insicuro e indeciso. La capacità di un uomo di guidare la donna, di prendere in mano la situazione, sollevando lei da qualsiasi responsabilità, è sicuramente un valore aggiunto alla vostra personalità. Ovviamente, sempre con buon gusto e solo se necessario. Perché, spesso, le Donne sanno arrangiarsi.

Fate vostro questo pensiero, e riflettete su cosa davvero voi avete da offrire. 

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Seduzione: il gradino più alto, quello che non vedi

“Pensiamo di essere arrivati, di essere completi, forgiati. Esiste sempre un gradino più alto che non vediamo. Dobbiamo sempre essere in continuo miglioramento e crescere ogni giorno.

La Seduzione ed il Lifestyle sono connessi tra di loro.

Ricordate: senza Seduzione non può esistere Lifestyle, senza Lifestyle non può esistere Seduzione.

Le persone che sono abituate ad usare mezzi come: magliette strane, frasi fatte, e tecniche trascendentali faranno fatica a capire il concetto scritto poco sopra, perché non stanno cercando di migliorare loro stessi,  ma sono solo alla ricerca di scorciatoie.

La cosa ancora più grave è che questa mentalità non vi farà mai uscire dalla vostra zona comfort, e quindi mettervi in gioco.

Se non uscite dalla vostra zona comfort non potrete MAI migliorarvi. La vostra persona resterà sempre la stessa. Nessuna maglietta strana e nessun bacio potrà mai aiutarvi.

Un uomo sicuro, un uomo che ha vinto tante battaglie fa affidamento sulla sua FACCIA. Non sulla frasetta o sul vestiario strano o appariscente.

Quindi vestirsi bene, o “diversi”, non serve a niente?
No, può servire, ma se non siete temprati, se non siete disposti a mettervi in gioco… il vostro abito, ecco, avete capito dove mettervelo!

Usare una maglietta “diversa” per spiccare, o baciarsi cinque donne su una pista da ballo, non vuol dire mettersi in gioco, non vuol dire cambiare.
Vuol dire fare i quattordicenni, eh sì!
Perché erano cose che io facevo a 14 anni, senza sapere nulla di seduzione e, credetemi, ci riuscivo abbastanza bene.

Cari signori, questa non è Seduzione. E’ solo stupido Ego maschile.

Il vero cambiamento, il vero coraggio è fare qualcosa di cui si ha paura. Non esiste virilità, non esiste coraggio nell’abitudine.

Ricordatevelo.

Faccio un esempio pratico:

In quanti di voi hanno letto una frase simile?

– “Ragazzi! Ieri serata spettacolare, ho baciato sette ragazze in discoteca!!”

Beh, penso che in molti l’abbiano letta, come hanno letto tutti i vari commenti che una frase del genere poteva suscitare.

La cosa che però tanti non notano è che spesso, in frasi di questo tipo, si cela un terribile mostro. Quello di dare importanza ai numeri di baci dati!! E di conseguenza dare eccessiva importanza alla donna, e di conseguenza pensare di essere “grandi” solo per avere baciato delle donne.

E’ inutile farvi notare che la parola “seduzione”, con tutto ciò, non c’entra un bel niente. Il “vero” seduttore ha smesso da tempo di avere paura delle donne.

Non ha catene, è libero mentalmente. E’ cosi “libero” da permettersi di fare quello che vuole, quando vuole. Lui è troppo importate per tradirsi, lui ama se stesso.

Ecco perché io sono diverso.

Non potrò mai dimenticarlo:

Era una sera di tanti anni fa, ero nei pressi di Bolzano in una discoteca.

Quella sera riuscii a baciarmi dodici donne. Cazzo signori, mi sentivo grande. Il mio ego in quel momento mi ripagava di tutto.

La serata finì. Qualche giorno dopo metabolizzai il tutto, e mi resi conto di essere stato un gran pirla, un fesso. Ripensando ai fatti accaduti, non avevo fatto niente di che. Avevo semplicemente fatto la cosa giusta, nel giusto contesto.

Una cosa semplice, limpida.

Io che aspiravo alla seduzione, io che aspiravo al grande miglioramento personale come potevo vantarmi di questo?!
Anzi, avrei dovuto preoccuparmi se non ci fossi riuscito, o almeno provato. Visto che la maggior parte della gente va in discoteca proprio per quello.

Capii che se volevo veramente sedurre, ovvero conoscere donne per strada, conoscere donne in ogni contesto possibile e poi portarmele a letto, dovevo iniziare a fare qualcosa di più.

Iniziare a fare cose nuove, iniziare ad osare. Ormai ero stufo di fare le classiche azioni dove calcolavo il minimo rischio, per poter salvaguardare la mia integrità mentale.

Parlo del cosiddetto mostro del RIFIUTO.

(Baciare donne che non aspettano altro in una pista da ballo è la classica situazione che chiamo “a rischio calcolato”. Poche balle! Perché ci sono passato prima di voi.)

Iniziai così il mio cammino. Mollai le bambinate che potevano fare tutti, e mi diedi alla seduzione vera. Al sentimento, al brivido e, perché no, AL SESSO.

Qualche tempo fa, approcciai per strada una donna chiedendole semplicemente “una penna”, per poi portarmela a letto.

Finalmente avevo i risultati che speravo. Stavo imparando a spegnere il cervello, stavo imparando a superare i miei limiti. Volevo sempre di più. Arrivai al punto di non parlarci più con le donne, in alcune occasioni non chiedevo neanche il numero.

Facevo subito qualcosa di fisico, in quel momento! Subito!

Poche battute iniziali e subito via di lingua, che fosse pub, strada o altri posti!

Non mi interessava conoscerle intimamente, volevo subito quell’emozione, volevo prendermela.

L’emozione di fare qualcosa di fisico con una donna che non conoscevo era stimolante, soprattutto se fatta in tempi brevissimi. Mi piaceva quel brivido, e capii che tutto questo era meraviglioso anche per le donne. Loro si sentivano vive.

Un uomo che aveva il potere di trascinarle, con eleganza e senza malizia apparente, ad un contatto fisico, per loro era il massimo.

Capii anche perché tutto questo succedeva. Era semplice.

Io ero il primo emozionato, io ero il primo eccitato e, di conseguenza, trascinavo chi avevo al mio fianco.

Questa è quella che chiamo seduzione vera, capire che ad un certo punto si diventa adulti.

Ricordate, è figo baciare donne in due minuti comodamente al bancone di un pub, ma comporta anche delle grosse responsabilità di gestione e di comunicazione (ma di questo parleremo un’altra volta).

Tuttavia, sentivo che mancava ancora qualcosa. Certo, avevo ottimi risultati con le donne, ma ancora non avevo capito chi volevo essere e cosa volevo fare. Insomma, non volevo essere visto come una “puttana”. Volevo fare qualcosa di grande.

Anche perché approcciare richiede tempo ed energie, ed io volevo che la mia immagine e status parlassero da sole.

Decisi che se avessi voluto diventare un Uomo Adulto ed Interessante, avrei dovuto dare anche un cambio netto alla mia vita professionale.

Sono sempre stato affascinato dagli affari e dall’imprenditoria, così mi licenziai. Gettai nel cesso quella sicurezza, anzi quella brutta abitudine e zona comfort chiamata “stipendio”, per iniziare a gestire davvero la mia vita professionale.

Volevo avere al mio fianco donne di grande valore! E di conseguenza dovevo esserlo anch’io, se aspiravo a ciò.

Così creai due aziende da ZERO! Entrambe con persone a me care. Parlo di Ermes come se parlassi di un fratello (che forse mi è sempre mancato, avendo ben tre sorelle). Parlo di una persona di una correttezza inaudita, sto parlando di un amico.

Affiancando il mio nuovo Lifestyle alle mie attitudini seduttive, avvicinare donne, conoscerle, e portarle a letto divenne facilissimo e semplicissimo.

Quello che facevo, parlava per me! Non c’era più bisogno di sedurre, lo ero diventato e basta.

Per concludere, vi racconto un episodio successo qualche tempo fa:

Una sera, una donna mi chiese cosa facessi nella vita. Al che le raccontai i progetti delle mie aziende e di cosa si occupavano.

Rimase folgorata di come un uomo di solo 27 anni avesse così tante cose da dire.

Morale della favola: sono mesi che cerco di liberarmene, ma non ci sono ancora riuscito, e puntualmente sta succedendo anche con altre donne. : )

Quindi, cari amici, prima di indossare le vostre Bull Boys (scarpe) metallizzate e gettarvi nella pista da ballo, a caccia dei kiss-close (baci), fate qualcosa che veramente vi possa giovare. Non serve pensarla in grande o lontano. Semplicemente, la cosa che più vi spaventa fatela!! Ma senza usare artifizi del cazzo!!

Fatela voi, con le vostre forze.

La vita ed il successo fanno affidamento sulle vostre capacità, non sulla vostra Tecnica di Pavoneggiamento, tanto per restare nel tecnicismo.

Se volete avere rispetto da un seduttore, dovete sedurre e non cazzeggiare.

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Miglioramento personale e Corsi di Seduzione. Ecco come li intendiamo

E’ simpatico come ogni giorno scopro nuove aziende di Miglioramento Personale che offrono corsi di seduzione.

Ormai spuntano come i funghi.

Da un lato è bello vedere nascere nuovi progetti, ma dall’altro lato la cosa mi rattrista molto.

Non vedo nuove aziende, non vedo nuovi progetti, vedo solo copie di aziende. Persone che non hanno un minimo d’iniziativa, che passano la loro vita a copiare chi è più talentuoso di loro.

Persone che si scoprono seduttori e coach dalla sera alla mattina.

Purtroppo, da tutto questo quadro terribile chi ci rimette E’ SEMPRE il consumatore finale. A questa gente non interessa il cliente o la qualità dei corsi di seduzione, ma bensì gli interessa soltanto riempire le loro tasche.

Pensano che, per migliorare una persona, basti ripetere a memoria tecniche (mistiche) e dinamiche lette su manuali cosiddetti di “seduzione”.

Non si curano minimamente di chi hanno di fronte. Non gli importa quali problemi la loro anima possa celare. Sono contenti di ripetere solo le loro filastrocche sciocche e prive di fondamento reale.

Migliorare una persona, portandola a vivere il sesso e la compagnia femminile ad alti livelli, è ben altra cosa.

Bisogna scavare nella loro anima, bisogna metterli a nudo di fronte alle loro paure e dargli gli strumenti adatti per eliminarle. Uso il termine “adatti” di proposito, perché ogni persona è diversa. Ognuno ha un’anima con delle difficoltà proprie e, di conseguenza, bisogna utilizzare gli strumenti giusti per ogni caso.

Quello che va bene per Marco, forse non funzionerà con Giovanni. Sono due persone differenti, hanno esperienze di vita differenti, e per questi motivi il loro apprendimento sarà diverso.

La concorrenza spesso omette una grande verità, che di certo al cliente farebbe piacere sapere, quando ci si appresta a compiere il corso di seduzione:

Quando si pensa di avere problemi con le donne, spesso i problemi sono altrove!

Come dicevo, sono celati e nascosti nell’anima. Potrebbero trattarsi di traumi avuti nell’infanzia, o forse una presenza paterna troppo dominante e con la mammina pronta a correre dietro al suo pargolo, oppure un rapporto di coppia finito male, il senso della rivalsa e tanti altri motivi.

Per questo, è fondamentale entrare nell’anima del cliente e capire PRIMA la natura dell’ostacolo, POI dargli gli strumenti giusti.

Come si può essere così folli da pensare che tutto questo si possa superare imparando un FORMAT? O assimilando delle tecniche? IMPOSSIBILE.

Ormai è da molto tempo che sento uomini lamentarsi dei cosiddetti “corsi di seduzione collettivi”.

Si lamentano spesso che, una volta tornati a casa e alle loro vite, si sentono soli. Non sentono più la stessa euforia, gli manca il “gruppo” e quelle poche tecniche apprese presto risulteranno inutili.

Perché succede tutto questo? Perché corsi di seduzione di questo tipo sono così fallimentari?

Beh è semplice, analizziamolo insieme:

Per prima cosa non si curano di chi hanno di fronte, quindi non vanno a scrutare le loro anime. Non gli interessa insegnare a sconfiggere i mostri (i veri ostacoli) che hanno dentro (spesso non ne sono neanche capaci). Si limitano ad insegnare quattro tecniche e dinamiche prese chissà dove.

Questo è uno dei principali motivi del perché, una volta finito il corso di seduzione e tornati a casa alla solita vita, sono sempre le stesse persone. Perdendo tutto l’entusiasmo e tutta la voglia di cambiare.

La cosa peggiore avviene quando si approcciano ad una donna che non conoscono. Restano muti, impauriti, inermi e tutta la fatica fatta per assimilare tutte quelle cose preconfezionate va a farsi benedire.

Se ci pensate, è anche LOGICO. Se non facciamo mai pace con noi stessi, se non ammettiamo a noi stessi i nostri limiti e non ci imponiamo di superarli, come possiamo vivere una vita di successo (figuriamoci con le donne)? E’ come camminare con quintali di sacchi di patate sulla schiena. Non solo è straziante, ma è assolutamente controproducente.

E’ anche ovvio che è più facile insegnare cose futili, piuttosto che migliorare veramente una persona.

Risolvere i problemi delle persone, cercando di aiutarle, è un impegno ENORME. Solo chi ha grande sensibilità, grande professionalità e grande esperienza sul campo può riuscire nell’impresa, offrendo così un prodotto di indubbia qualità.

Resta un ultima domanda:

Italian Pua Project – Seduzione & Lifestyle, in tutto questo scenario, dove è diversa?

IN TUTTO.

Grazie alla nostra esperienza, ottenuta sul campo, abbiamo capito che ogni caso andava trattato diversamente. Quindi, abbiamo detto NO ai corsi di seduzione collettivi. Non vogliamo avere in sala un branco di uomini super ormonati.

Ci siamo resi conto, prima di tutto su noi stessi (ai tempi), che spesso il corsista non ha un problema con le donne in se, ma si porta dietro da anni traumi e blocchi che c’entrano ben poco con le donne.

E’ chiaro che, se vogliamo davvero tirare fuori il massimo da ogni corsista, dobbiamo prima concentrarci sui suoi ostacoli di autostima. Prima, dobbiamo riuscire nell’impresa che l’allievo faccia pace con se stesso. Se non si riesce in questi primi ma fondamentali passi, della seduzione e del miglioramento a 360° ce ne si può dimenticare.

Per riuscire in tutto questo bisogna mettere in atto un preciso cammino, che metta il cliente a suo agio per poter superare tutti gli ostacoli.

Anche in questo, la nostra azienda si differenzia. Siamo riusciti a mettere a disposizione del cliente un servizio ineccepibile.

Il servizio inizia subito con uno studio approfondito delle problematiche del cliente, riuscendo rapidamente a capire qual è il percorso che più gli si addice. Offriamo confortevoli sale (e non locali rumorosi e scomodi), per discutere di tutte le tematiche del corso seduzione. Seguiamo il corsista passo per passo, dall’inizio del corso di seduzione fino al suo termine, e spesso capita di seguirlo anche dopo averlo ultimato.

Tutto questo non ci pesa, perché sappiamo che è il giusto modo per portare le persone a ad avere quella sicurezza nella vita, e con le donne, che hanno sempre desiderato.

Non ci importa se andiamo oltre il termine del corso di seduzione. Quello che ci importa è che il corsista arrivi agli obiettivi che ci siamo fissati fin dall’inizio.

Noi vogliamo essere la tua spalla, vogliamo essere il tuo strumento di miglioramento.

Oggi siamo fieri di poter dire che Italian Pua Project – Seduzione & Lifestyle è una azienda Chiara e Trasparente, valori imprescindibili che per noi hanno una grande importanza.

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La coerenza maschile

La coerenza maschile è un fattore molto trascurato nella seduzione. E uno dei pilastri cardine su cui ci concentriamo nei nostri corsi.
Ma cosa si intende per coerenza maschile?

La coerenza maschile è riassumibile con questo atteggiamento: tu sei coerente fra ciò che desideri e ciò che dimostri.

Per esempio, avete mai notato come un uomo cerca di fare l’amico con una donna solo per portarsela a letto? Sapete perché la donna non se lo porterà mai a letto?

Perché lui sta peccando di coerenza.

Quindi, la mancanza di coerenza si manifesta fra le vostre aspettative ed il vostro comportamento (che non è in linea con esse). Vi fa risultare viscidi, o con doppi fini, e la donna si allontana.

Una delle dinamiche in cui si vede la mancata coerenza è quando vuoi parlare di sesso, o di argomenti sessuali, con delle donne. Infatti, ho notato come tanti uomini mi chiedano come fare per parlare di sesso con le donne.

Io gli faccio vedere come faccio.

Come? Semplicemente, parlando di sesso con le donne.

Senza veli. Per esempio, accade molto spesso che le donne mi chiedano come possono fare per conquistare e tenere un uomo.

Io le dico alcune cose, e rimarco sull’importanza che ricopre la sua bravura a letto. Le dico che deve proprio farlo svenire e che, quando lui esce da casa sua, sia felice di aver trovato una donna che fa sesso come una pornostar.

Ma tanti uomini si spaventano a parlare di sesso con una donna appena conosciuta.

E quindi, per risultare “politically correct” non lo fanno. O peggio, lo fanno a metà. Quindi fanno allusioni sessuali, con uno sguardo di chi la sa fintamente lunga negli occhi. La donna si accorge che siete bisognosi, e game over.

Mi è capitato di sentire uomini che dicevano ad una donna che lei era una diavoletta o una birichina, con un linguaggio del corpo e uno sguardo voglioso.
Questa è una cosa che fa scappare la donna. Primo, perché lei ha paura. E poi, perché pensa che non abbiate le palle per dirgli chiaro e tondo quello che pensate.

Se volete fare una cosa del genere, piuttosto, fatela prendendola in giro:

“Mia mamma mi ha detto di stare attenta alle donne birichine come te… Sai, io sono molto ingenuo come uomo…” 

Fate vedere palesemente che la state prendendo per i fondelli, e che la state mettendo alla prova per vedere cosa risponde (Flirt), divertendovi entrambi.

Sono andato a fare delle analisi, poco tempo fa. C’era una dottoressa, intorno alla trentina, che me le stava spiegando, dicendomi che ero sano e che non avevo nulla fuori posto. Aveva gli occhi molto vivaci, e comunque mi guardava attratta.

Io le dico: “Beh, dottoressa, visto che sono sano come un pesce, adesso potremmo andare a fare l’amore...”

Con un sorriso.

Lei è diventata tutta rossa in volto, visto che c’erano altre tre persone nella stanza. Dopo un attimo di smarrimento, da parte sua, ci mettiamo a ridere, e le dico che mi dispiace averla messa in imbarazzo con la mia proposta, senza nemmeno presentarmi. Le faccio l’occhiolino, prendo le mie analisi e vado verso la porta per uscire.

Lei si alza dalla scrivania, ci gira intorno, viene da me, si presenta e mi da due baci sulle guance (!).

Cosa ho fatto? Io non ho fatto nulla, sono solo rimasto fedele a me stesso. Non mi sono tradito.

(repetita iuvant)

E’ ovvio che, un approccio di questo tipo, lo consiglio a chi ha già una certa abilità con il genere femminile.
Ma questo è per farvi capire il discorso.

Perché le donne sono attratte dagli uomini che dimostrano loro, in maniera diretta, che gli vogliono strappare i vestiti a morsi (con galanteria, naturalmente)?
Perché queste persone hanno abbastanza coraggio da dimenticarsi del mondo esterno e rimanere fedeli solamente a loro e a quello che vogliono loro.

E operano di conseguenza.

Siamo in un mondo dove, per questioni economiche, molte persone creano problemi fittizi, per poi darti la soluzione. Soluzione a pagamento, naturalmente.

Il processo di seduzione (e relativo accoppiamento) è, di per se, molto semplice.
Se non lo fosse, non pensate che ci saremmo già estinti da un pezzo?

“Semplice”, però, è un concetto diverso da “facile”.
Essere fedeli a se stessi richiede, come tutte le cose che rendono la vita degna di essere vissuta, una certa dose di sacrificio. Ma i vantaggi sono enormemente maggiori, rispetto al piccolo dolorino iniziale.

La mancanza di coerenza si nota anche quando si chiede il contatto.

Come si chiede il numero di telefono ha la sua importanza. Evitate di inventarvi la scusa peggiore per chiederglielo.

Cose tipo: “Dai, dammi il numero che andiamo a sciare insieme…”, vanno anche bene, ma solo se dopo a sciare ci andate veramente.

Se dopo che le avete preso il numero per andare a sciare insieme, le chiedete di vedervi per bere un caffè, è ovvio che lei non vi ricontatti più. Siete stati incoerenti. Ma come, vi mettete d’accordo per andare a sciare, e poi le chiedi di bere un caffè? La donna si chiederà di che droga vi fate.

Quindi, se lei vi parla e vi risponde bene, chiedete il numero.

Va benissimo anche un: “dai, dammi il numero che magari ci becchiamo a bere un caffè.”

Oppure, in maniera più simpatica:
“Sai, di solito uso i segnali di fumo, oppure i piccioni viaggiatori. Conosci qualche altro modo, più agile,  per tenermi in contatto con te?”

Lei si mette a ridere, e vi da il numero.

Semplice, tranquillo.

Mi è capitato di uscire con delle tipe che mi raccontavano che aspettavano che le chiedessi il numero. E se non glielo avessi chiesto, ci sarebbero rimaste male.

Deriva tutto da una considerazione semplice. Se la donna passa 20-30 minuti con voi, è attratta. Fate gli uomini e prendete il numero. Lei se lo aspetta, e le fa piacere.
Non siete sicuri di quello che vi sto dicendo?

Rispondetevi alla domanda opposta.
Voi passereste più di cinque minuti con una brutta donna, che non vi interessa?

No?

E pensate che lei sia masochista?

Se non chiedete il numero, nella migliore delle ipotesi penserà che è lei quella sbagliata. Nella peggiore, che voi siete gay.

Un altro tema caldo è la seduzione “preconfezionata”. Quella che si basa su frasi d’approccio e routine preconfezionate. Uno dei fautori di questo metodo è stato Mystery (alias Erik Von Markovik), verso il quale provo una profonda stima. Egli è stato uno dei primi a mettere nero su bianco alcune dinamiche molto interessanti inerenti la seduzione.
Mystery, fra le altre cose, però, consiglia l’uso di routine fatte a tavolino, per intrattenere le donne.
Inoltre, lui faceva anche uso di trucchi di magia, perché era un mago.

La conseguenza di ciò è stata un’invasione di uomini che ripeteva a oltranza la “routine degli anelli”, oppure il “test del cubo”, e faceva giochetti di magia.
In questa maniera, la maggior parte delle persone che riproducevano queste routine diventavano finte. Le donne si accorgevano che loro erano attori, e di conseguenza perdevano qualsiasi velleità riproduttiva nei loro confronti.

Anche perché, immaginate la scena:

“Arriva un uomo, intrattiene magnificamente il gruppo di donne con routine e vari giochetti di magia.  L’attrazione è alle stelle. Ad un certo punto, la donna chiede a lui che lavoro fa. E lui risponde che fa l’impiegato, o l’ingegnere, o il medico.”

Che reazione potrebbe avere la donna, dopo questa risposta?

“Ma come, mi fai i trucchi di magia a tutto spiano, e poi mi dici che fai l’ingegnere? Grazie per l’intrattenimento, tieni un euro.”

Vedete l’incoerenza? Fate finta di essere dei maghi, quando non lo siete. Mystery era un mago. Anche se molte dinamiche sono geniali ed applicabili, quello è il SUO metodo.

Stesso discorso si potrebbe fare per Giacomo Casanova. Uno dei più grandi seduttori di tutti i tempi, ma infinitamente romantico.

Tutti i manuali e tutti i metodi bollano questo atteggiamento come infruttuoso.
Io, con alcune donne, ho fatto cose che su manuali del tipo: “Le 7 regole del maschio alpha” sono vietatissime, ma ottenendo risultati sorprendenti.
Perché se lo fai con la massima naturalezza e coerenza, con sicurezza, vinci.

Abbiate sempre in mente cosa volete, e agite di conseguenza.

NON TRADITE VOI STESSI.

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Come conoscere una donna

In questo articolo cercherò di parlare di come conoscere una donna e, in particolare, di cosa usare per aumentare le probabilità che lei, o loro, siano rapite dalla vostra presenza.

Le donne sono per natura incoerenti (oppure, meglio, hanno una loro particolare coerenza), soprattutto quando, per valutare la loro incoerenza, viene presa in considerazione la loro immagine. Vi è mai capitato di pensare a quanto le donne andassero in giro vestite porche? Con le tette che sembravano salutarti calorosamente e con un vestitino che lasciava davvero poco all’immaginazione? Sì, se avete un paio di occhi vi sarà sicuramente capitato di pensarlo.

Ma guai a dirlo a loro. Loro devono preservare (apparentemente) la loro immagine di caste e pure, altrimenti chi se le piglia? Nessun uomo vorrebbe stare con una donna che si è fatta passare mezza città. Almeno, che possa anche essersela fatta passare, ma che lui e gli altri non lo sappiano.

Quindi, anche se lei è vestita come se fosse appena uscita (o entrata, dipende da come la si intende) da un film porno, NON fatele mai apprezzamenti prettamente estetici, come frase d’approccio.

Voi siete seduttori, non siete animali.

Tantissime donne con cui sono uscito, mi hanno detto che loro sono abituate a sentirsi dire “Bella figa”, “Non sai cosa ti farei”, o altre frasi poco lusinghiere sulle loro appendici corporee; ma, giustamente, catalogano il poveretto che gliel’ha detto come uno maschio che non ha il coraggio di conoscerle come si deve. Ergo, deve sparare la minchiata per pensare di essere un figo e perché non sa come conoscere una donna.

Gli animali e i maniaci, fateli solo nel letto (anzi, in questi casi è vivamente consigliato farlo).

come rimorchiare una donna

Oppure quando ci uscite da un po’. MAI come primo approccio. E non fate MAI un complimento prettamente estetico alla donna, prima di esservela portata a letto. Loro, non vogliono sentirsi un buco. Sono persone. Abbiate rispetto di questa figura.

Dopo questa premessa, iniziamo a considerare due tipi di approccio: indiretto e diretto.

A dire il vero sono entrambe diretti, perché le donne lo sanno perché voi siete andati a parlare proprio a loro, indipendentemente da quello che le dite. Mica sono stupide.

Comunque.

Un approccio indiretto è, generalmente, un approccio che non faccia vedere subito la vostra intenzione sessuale nei suoi confronti.

Dimenticatevi frasi del tipo: “Ragazze, mi serve un’opinione di cinque minuti, dovrei fare un regalo ad una mia amica e non saprei che farle.” Perché è davvero patetico. Ci pensi nel locale cosa devi farle alla tua amica? E poi è davvero una scusa palese.

Piuttosto, io ho notato che le migliori frasi per conoscere donne sono soprattutto quelle che coinvolgano le relazioni sociali, e soprattutto le relazioni uomo donna.

Perché, direte voi? Perché le donne quando escono parlano per la maggiore di uomini. E’ il loro argomento preferito, e quello su cui si fanno più pippe (mentali, e soprattutto fisiche). Quindi è anche l’argomento che gli interessa di più.

Mi ricordo che una delle mie primissime frasi d’approccio è stato che, visto che il mio amico si sposava il giorno seguente, io dovevo salvarlo e loro dovevano aiutarmi a farlo, dato che in genere le donne sono più astute e ne sanno una più del diavolo.

La scusa dell’amico era vera, si sposava davvero il giorno dopo, e naturalmente questa frase le faceva ridere. Soprattutto, perché poi scatenava un dibattito sul perché io non volessi farlo sposare (la moglie aveva modi molto simili a lui, ma senza baffi), e quindi era un’interazione simpatica, senza peso. Io facevo la parte dello stronzo (molto meglio rispetto al finto bravo ragazzo).

Un altro esempio potrebbe essere “che cosa cercano le donne in un uomo”, oppure “cosa manca agli uomini d’oggi” (preparatevi a una litania che non finisce più). E almeno, inizierete ad acquisire la consapevolezza che la maggior parte del genere maschile non è più degno di chiamarsi tale. E che la maggior parte degli uomini non conosce e non sa come conoscere una donna.

Oppure se danno tanto peso a come un uomo è vestito al primo appuntamento: “Fatemi capire, ragazze, ma se viene vestito con la camicia a maniche corte, i pantaloni “acqua in casa” e i mocassini, lo uccidete all’istante o gli date un’altra possibilità? E se si presenta con l’abbinamento sandali più calze bianche?” Loro vi diranno che fanno schifo, e io dico che è un peccato, perché è il mio look casual preferito da indossare. Con sorrisetto. Insomma, prendetele un po’ in giro e stuzzicatele.

Se vedete due donne vicino alla porta del locale, di quelle che sembra che se la tirano, provate a chiedere loro se fanno le buttafuori.

Loro sicuramente si qualificano, si metteranno molto probabilmente a ridere, e continuate l’interazione.

Oppure potreste avvicinarvi a un gruppo di donne chiedendo loro se non gli sembra stupido che gli uomini si limitino a fissarle tutta la serata, senza mai trovare il coraggio di andare a parlargli.

Questo è una via di mezzo fra un approccio diretto e indiretto. E in più metti in contrapposizione, da subito, il tuo atteggiamento da Uomo rispetto a tutti gli altri uomini, che non hanno il coraggio.

Queste frasi su come conoscere una donna sono fantastiche, perché ti permettono, con un po’ di pratica, di spaziare fra molti argomenti. Quindi, spremetevi le meningi su come potreste fare, una volta approcciato, per continuare la conversazione.

Gli approcci diretti, invece, sono quelli che apparentemente mostrano subito il vostro desiderio. Sessuale, visto che l’interazione avviene fra un uomo e una donna (o un gruppo di donne). Io lo attuo soprattutto sulle donne che so già che sono recettive e hanno voglia di essere approcciate. Per darvi un’infarinatura su questo genere di donne, leggete questo post. In questo caso, va benissimo un approccio come il film “ Crazy, stupid, love”, dove le dite chiaramente che volete conoscerla perché non riuscite a toglierle gli occhi di dosso. Questo è devastante, se fatto con la donna giusta. E il film è assolutamente da vedere.

Oppure semplicemente, se non sapete cosa dire, potete dirle che volevate conoscerle, perché sembrano simpatiche. Tranquillo, senza peso. Le persone vanno nei locali per conoscere altra gente, altrimenti starebbero a casa.

Oppure, e questo lo consiglio a chi ha già tanta esperienza, andare e dirle semplicemente che volevate conoscerle perché volete fare l’amore con loro. L’amore, non scoparle. E’ ben diverso. La prima volta che l’ho provato ero insieme ad un cliente che stava facendo il nostro PerCorso completo.

Preparatevi a una forte reazione da parte loro. Di solito vi diranno una frase del tipo: “Ah, ma proprio così?” oppure “Non ti sembra di essere un po’ troppo diretto?”. Ma voi, ovviamente, dovete rimanere congruenti alla vostra immagine. Non mollate di un passo. Per questo lo consiglio a chi è già abbastanza bravo.

Vi do alcune dritte. Quando si è alle prime volte, è ovvio sentirsi un po’ in ansia. Per questo ho scritto questo post. Il mio consiglio è di vestirvi e di comportarvi come se foste sempre al massimo. Finché non diventa la vostra forma mentis.

Vestitevi con il vostro indumento migliore.

Io, solitamente, quando esco, metto anche il Moonwatch da una parte e il bracciale che aveva Johnny Depp ne “I Pirati dei Caraibi” nell’altra. So che, quando li metto, non ce n’è per nessuno. E inoltre, soprattutto il bracciale, offre spunti di conversazione notevoli, perché è un accessorio molto particolare.

come approcciare una donna

Niente orologini fosforescenti, per favore. Siete Uomini, non ragazzetti di quindici anni.

Vestitevi come se foste i più fighi della terra, come se solo voi foste capaci di conoscere donne. Cosa che effettivamente è.

Le donne non sono attratte da ciò che dite, ma da come vi comportate.

Io conosco donne come se per me fosse la cosa più naturale del mondo. Ci sono persone che mi hanno detto che sembrava che conoscessi già le donne con cui stavo parlando.

Più siete naturali, più siete attraenti. Per questo vi ho scritto idee di frasi d’approccio, senza scrivere quasi mai le parole esatte, perché le parole esatte vi fanno solamente confondere. NON sono le parole che vi fanno scopare oppure no. Ditelo con le vostre parole, senza trovare la frase perfetta. Perché non esiste. E perché, altrimenti, sembrate burattini che stanno dicendo una filastrocca, la donna se ne accorge e vi reputa “strano” (non è una cosa buona).

Anche a me capita, alle volte, di non trovare alcune parole. E’ normale, sei umano. Fateci sopra una risata. Se proprio non sapete cosa dire, ditele che volevate conoscerla, perché sembrava simpatica. Siete sinceri, siete congruenti. Perché mai dovrebbe essere scontrosa con voi?

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Come fare innamorare una donna

Questo post è il riassunto di alcune mie esperienze passate. E’ un articolo difficile, per chi è già ben avviato nel mondo della seduzione.
Il mio percorso è stato impegnativo, ma mi ha permesso di imparare alcune tecniche, o meglio dinamiche, su come fare innamorare una donna, che ho deciso in parte di condividere con voi.
Vediamo quelle più semplici.

Ci sono, in tutti noi, delle linee caratteriali che sono automaticamente attraenti. Tu sei progettato per essere attraente per una donna. Non sono io che lo dico, non sei nemmeno tu. E’ la natura e l’evoluzione che ti hanno progettato per questo scopo.
La cosa che bisogna fare è tirare fuori queste caratteristiche.

La donna si divide in una parte emozionale e una parte logica. La parte logica è quella che la spinge a sposarsi il bravo ragazzo laureato, quello che possa assicurarle sicurezza economica e la protezione per lei e per i figli.
La parte emozionale è quella che fa sì che lei si scopi l’uomo burbero (il “cattivo ragazzo”), che fa apprezzamenti poco leggiadri sul suo fondo schiena.
Ma lei non si sposerà mai (o quasi mai) con l’uomo burbero. Se lo scoperà e basta.

La domanda, quindi, è: come porsi in maniera che lei ti veda come un dolce bastardo (ossimoro)? Cosa vuole la donna da un uomo? Come è possibile far sì che lei ti veda come il migliore? Come fare innamorare una donna di te?

La maggior parte delle donne ti conoscerà soltanto dal lato della tua dominanza. Se speri che una donna ti conosca davvero per quello che sei, fai prima a diventare finocchio.


La donna cerca la reale condivisione delle emozioni, ed è questo che la fa sentire in profonda sintonia con l’uomo. Ma allo stesso tempo, se tu di fronte a lei piangi, se quello che lei ti dice ti ha colpito, vuol dire che quella cosa ti ha colpito non per la cosa in sé, ma per la relazione di fronte a quella persona.

E perdi valore sociale di fronte alla donna. Se hai una crisi di nervi di fronte a una manager, quest’ultima probabilmente è appagata dal punto di vista logico, perché pensa che tu ci tieni veramente a lei. Ma dal lato emotivo, che per la donna è quello dominante, tu hai un tracollo.

Questo però non significa essere dei pezzi di merda, questo non significa non capire e non comprendere le emozioni.

Questo significa che io comprendo le emozioni, so cos’è il dolore, l’ho provato. Ma non c’è niente su questa terra che possa farmelo provare per colpa sua. Questa è la differenza.

E’ questa la consapevolezza. E’ quello che la donna cerca. E’ quello a cui la donna non può dire di no. Questo è l’atteggiamento per tenerla in scacco.

La brutta notizia è che non si può fingere di avere questo determinato atteggiamento. O l’hai assimilato, oppure no. Quello che vi consiglio, quindi, è di farvi una bella cresciuta.

Ma come si fa ad arrivare a questa mentalità?

Il dolore che voi potreste provare non è dovuto a lei. Lei non è la causa. Accettate il fatto che il dolore sia una costante della vita. La vita è una sinusoide: alle volte puoi toccare le stelle con un dito, altre invece sei sottoterra. Ma non è nel tuo controllo.

Quindi:

STICAZZI.

Vivete il dolore. Immergetevi in esso. Non cercate di non provarlo, perché fate peggio. Anche perché più vi sforzate di cacciarlo via, più vi concentrate su di esso, con il risultato di acutizzarlo.
Inoltre, se non accettate il dolore come parte integrante della vita, sarete sempre concentrati a sfuggirli. Oppure farete come me, che scappavo per la paura (ben peggiore dell’ansia d’approccio) di innamorarmi.

Quando avrete assimilato che non sono le persone che vi fanno star male, ma siete voi stessi e come vi rapportate al dolore, allora avrete fatto il passo più difficile.
Un giorno scriverò un articolo sulle relazioni, ma per ora vi basti sapere che il dolore è dovuto, in enorme parte, all’illusione.
Tu stai male perché ti sei illuso che la relazione potesse durare per sempre. Ti sei illuso che lei fosse quella giusta.
Buttate nel cesso le illusioni, perché può benissimo darsi che domani vi mollerete. Come che ballerete insieme al vostro 50° anniversario.

Ma dovete tenere bene a mente una cosa: la volatilità delle emozioni. Io non mi figuro mai un futuro con un’altra persona. Mi figuro il mio futuro. Le decisioni le prendo qui e ora. E non in un futuro lontano. Sono quasi totalmente indipendente dall’altra persona.
Siamo una cosa sola solamente quando siamo insieme. Condividiamo totalmente ogni momento. Ma solamente quando siamo assieme.

Un’altra cosa che è necessario che voi facciate è questa: dovete iniziare a dare un senso logico alle vostre emozioni.

Mi spiego meglio.

Anche a me è capitato, e capiterà, di sentire le farfalle nello stomaco per una tipa.
Ma se la ragazza mi da qualche segnale falso, o ambiguo, che non mi convince, allora io sopprimo l’emozione che provo per lei.
Mi è capitato che alcune facessero qualcosa di davvero stupido, al che io assimilavo, e il giorno dopo mi svegliavo e iniziavo a farle capire che volevo mollarla.
Altrimenti la vedevo e glielo dicevo. Le emozioni le provate SE e solo SE le volete provare.

Se mi capitasse che una donna a cui tengo mi dovesse mollare, nella mia mente comparirebbe solo una parola:

STICAZZI.

(repetita iuvant)

Quando avrete preso pieno possesso del vostro cervello e delle vostre emozioni, e non vi comporterete come verginelle ormonate ma sarete diventati Uomini, allora si entrerà nella seconda parte.

Non che vi serva molto di più per far sì che la donna vi veda come il miglior pezzo di manzo sul mercato. Detto questo, siamo arrivati al punto in cui voi non provate emozioni per lei, lei non ne è la causa, ma siete voi.

Adesso come si fa a farle provare la magia? Io metto sempre in ballo il destino. Alle donne piace un sacco.

“Beh, se quella sera non ci fossimo visti, chissà se ci saremmo mai incontrati…”

Calibratevi sul tipo di donna che è, e soprattutto sulla profondità del rapporto che c’è fra di voi. Io ascolto più di quanto parlo. Ascolto cosa dicono e perché me lo dicono. Dopodiché, faccio delle letture a freddo su quello che mi hanno detto, e lo metto in connotazione positiva. Loro non se ne accorgono, perché è una cosa diversa da quello che ti hanno detto. Inoltre, loro non si ricordano tutto quello che ti dicono, del resto. Puoi anche riutilizzare ciò che ti hanno detto durante un’uscita per farlo l’uscita dopo.

Tante donne hanno la sindrome della crocerossina. Vogliono cambiare il playboy. Logico che non cambio, ma questo le fa investire parecchio.



Ho un sacco di preselezione, anche se non dico praticamente nulla su quello. Appunto perché non dico che ce l’ho.
Quando mi parlano, o mi dicono dei loro fidanzati, di solito il maschio comune cerca di darsi valore, parlando in maniera indiretta di quanta figa ha.
Io sorrido sotto i baffi, con aria furba, e non dico assolutamente nulla.
Oppure le chiedo se ha letto il Mystery Method.

Dille sinceramente che tu non tieni legate le persone a te, perché è meschino legare delle persone che non sono fatte per stare insieme a te, solo per il tuo ego.
Per te due persone devono scegliersi ogni giorno, e capire ogni giorno se la persona che hanno scelto il giorno prima è ancora quella con cui vogliono passare la giornata che sta iniziando.
E, fra l’altro, stai anche facendo un micro Tira&Molla.
Ovviamente, devi pensarlo davvero per essere congruente.

Usa pronomi possessivi: “ sei la MIA…”, “il NOSTRO…”, eccetera. Lei si abitua a sentirseli dire, e quindi inizia a vedersi in un futuro con te. Fai visualizzazioni.
Esponiti dopo che lo fa lei. A me dicono prima loro che si stanno innamorando.
Mai il viceversa.

Falle qualche regalino stupido. Meglio se fatti da te.

Devi essere sopra le parti. Non capo, ma comunque devi aiutarla e consigliarla per il suo bene. A me capita spesso che mi chiedano cosa possono fare il quella o quell’altra situazione.

Scopala. Come non l’ha mai scopata nessuno. Falle provare un misto di piacere e di terrore quando fate l’amore. Io sono stato chiamato con diversi appellativi, ma quello più frequente era “maniaco”.

come fare innamorare una donna

Sii galante. Apri le porte. Se arriva in macchina e tu sei sceso dalla tua, apri la porta per farla entrare. Oppure, se sei dentro, aprila da dentro. Mettiti sul lato esterno della strada.

Stupiscila. Tirale un limone mentre state attraversando la strada, oppure fate l’amore in un parcheggio trafficato. Leccale un capezzolo in un locale affollato.

Iniziate a diventare più cazzuti e più subdoli.

Quando ci si chiede come fare innamorare una donna, bisogna anche chiedersi di  cosa ha bisogno la donna in questione.
Alcune hanno bisogno di sentirsi femminili, perché non hanno mai conosciuto un Uomo. Si riconoscono perché si comportano in maniera molto sensuale.
E, in questo caso, le prenderò di forza mentre le strappo i vestiti. Le eccita tremendamente.

Altre vogliono sentirsi comprese (?). Quindi, fatele parlare delle loro paturnie. Ricordatevi che non vogliono la risoluzione dei loro problemi. Vogliono annegarci dentro.

Altre sono insicure su qualche loro difetto corporeo. In tutti questi casi, io applico una tecnica molto semplice. Mettiamo che lei fa un apprezzamento sul suo naso poco femminile (un classico).
Quello che fa un maschio comune è rassicurarla, dicendole che si sbaglia, che non è vero, eccetera.

SFIGATO/SCONTATO.

E lei pensa solo una cosa: “ l’ha detto per farmi un piacere, in verità manco lo pensa.”

Ma noi non siamo uomini normali.

Io, di solito, faccio passare la manfrina. Non le dico nulla, così lei pensa che sia anche un bastardo. Sicuramente diverso dagli altri, ma un bastardo che la farà piangere addosso. E noi non vogliamo darle quell’immagine, perché siamo seduttori, non bastardi.

Ho capito cosa cerca, ma glielo do in maniera diversa da come se lo aspetta, e gliela do quando lo decido io.
Capiterà sicuramente un discorso in cui parlate di qualche attrice davvero bella, e io di solito dico una cosa del genere: “Sì, loro sono belle e affascinanti. Ma non hanno mica il tuo nasino”.

Molto semplice come frase, ma cosa è accaduto in lei?
In questa maniera, lei si sente appagata, senza che avete fatto la figura degli zerbini. Anzi, è l’unico modo per farle credere che la apprezzate, e per farla sentire a suo agio con il suo difetto. Quando è con te. E solo con te.

Oppure, se vi chiede se sta bene con un determinato vestito. “Quel vestito ti fa sembrare molto sexy. Ma mai come quando sei nuda”. Lei sorride, e pensa a quanto sei stronzo.
Ma con stile.
Lasciatele sempre il desiderio inappagato.
Lei come una drogata tornerà da voi. E non riuscirà a farne a meno.



Quindi, per farlo, fatele un complimento apprezzando qualcosa che lei pensa sia un difetto. E fatelo in maniera che lei pensi che siete stronzi, ma in fondo forse non troppo. Una frase che contenga una carezza e uno schiaffo.

Queste sono alcune semplici tecniche su come fare innamorare una donna. Ricordatevi, però, che la maschera prima o poi dovrà essere tolta, decretando la fine dei giochi.


E’ per questo che queste tecniche potrete applicarle per vostro diletto, ma ricordate che la vera sfida NON è fare innamorare una donna di voi, ma bensì trovare la DONNA per cui queste tecniche non serviranno, perché le avrete applicate naturalmente.

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L’Immagine e lo Stile

Non è oro tutto quello che luccica, ma bisognerebbe equamente aggiungere che neppure luccica tutto quel che è oro.”

Friedrich Hebbel

In tutto il mondo, l’Italia è vista come la patria della moda, dell’eleganza e dei grandi stilisti. Tutti ci invidiano il nostro modo di vestire e vedere la vita.

Purtroppo, dalla mia esperienza, mi sembra che sia tutto l’opposto. Vedo una marea di uomini vestiti a “culo di gatto“, senza nessun criterio. Per non parlare poi degli abbinamenti di colore, che si potrebbe definire con il termine “imbarazzante“.
Addirittura alcuni non fanno distinzioni, pensando che il vestiario da lavoro possa essere usato ovunque.

La donna invece è tutto l’opposto: sa come valorizzarsi, sa come usare il suo sex appeal, e soprattutto usa la sua arma primaria: il SESSO.

(cit.: “La donna usa il sesso non solo per manipolare, ma come strumento di scelta; tanti maschi non sono abituati al sesso e di conseguenza vengono subito scartati come eventuali partner”) 

Torniamo a noi Uomini:

Dobbiamo imparare a valorizzarci, così come fanno le donne.
Il tempo del maschio brutto è ormai finito da tempo. Non sto dicendo di passare cinque ore al giorno dall’estetista, ma neanche mettersi addosso i primi stracci che trovate.

Ricordate che l’immagine è TUTTO e che l’abito FA il monaco.

Abbattiamo i soliti luoghi comuni: non esistono giorni in cui possiamo vestire meglio o peggio, esistono solo giorni dove possiamo vestirci sempre al meglio, visto che ogni istante delle nostra vita può essere un’occasione. E se vogliamo coglierla, bisogna essere sempre al massimo.

La camicia non si mette solo “la domenica“, le scarpe sportive non vanno usate in tutte le occasioni, la taglia deve essere quella GIUSTA.
Dobbiamo mettere in risalto i nostri punti forti. I pantaloni a “mezzo culo“ sono banditi: la maggior parte delle donne ama guardare il sedere degli uomini, ma con quei pantaloni non gliene date la possibilità, e siete punto e capo.

Le donne sono molto attente allo stile in seduzione di noi Uomini. Esso deve essere curato, non eccessivamente sportivo, e soprattutto in linea con la propria personalità. Quindi, prima di pensare di sedurre, prima di avere la “bella” nel vostro letto, dovete farvi un esame di coscienza e chiedervi:

Come Uomo, cosa offro?
Chi sono?
Sicuro di offrire la miglior IMMAGINE di me?

Un uomo che ha capito quanto sia importante lo stile in seduzione, e che cura il suo vestiario, nel suo armadio ha sempre i giusti “pezzi“:

Camicia -> Uno dei capi più amati dalle donne. Ovviamente non tutte, ma quella GIUSTA:

E’ solitamente di cotone, può contenere anche dell’Elastan per aiutare la stiratura e la vestibilità dello stesso capo. La percentuale è: 97% cotone e 3% di Elastan.
Sul mercato trovate anche percentuali come: 65% poliestere, 32% di cotone e 3% di Elastan. Non vi fate ingolosire dal prezzo: tenete bene a mente che state comprando un pezzo di carta.
Diffidate anche delle etichette che indicano le percentuali: spesso non sono veritiere. Per ovviare a ciò, assicuratevi di comprare da Brand italiani, dove (strano a dirsi, visto i problemi del nostro paesec’è molto controllo su questi aspetti. Ricordate che  la camicia nasce in Francia nei primi del ‘400, ma è in Italia che viene rivisitata.

Taglia -> Questo aspetto può fare la differenza. Sbagliandola si possono perdere innumerevoli punti non solo agli occhi delle donne, ma di tutte le persone attente che vi circondano.
Per semplificare il “traffico” delle taglie, e per omologarle, nel mondo si usano spesso le lettere: XS – S – M – L – XL. Vi ricordo che una camicia di qualità non esibirà mai una lettera di quelle scritte per indicare la taglia, userà i numeri: 44 – 46 – 48 – 50 – 52 ecc.
I numeri vengono usati per offrire la massima vestibilità, aggiungendo il vantaggio che tra una taglia e l’altra passano meno centimetr. Di conseguenza, è più facile trovare la taglia ideale, a differenza delle taglie espresse in lettere.

(a seconda del brand, le misure possono variare)
44 – 46: differenza di ca. 5,00 cm (parliamo del torace)
46 – 48: differenza di ca 6 – 7,00 cm
XS – S: differenza di ca 7,00 cm (torace)
S – M: differenza di ca. 9,00 cm

Per aiutarvi potete consultare questa tabella.

Collo -> In linea di massima vanno tutti bene. Dovete sceglierlo in base alla vostra altezza del collo. Se non avete collo, evitate quelli alti, o sembrerete delle galline strozzate. Consiglio questi:[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

 (Ovviamente, colore e fantasia sono a vostra scelta)

(P.S.: le camicie e manica corta sono bandite)

Pantaloni -> Ogni uomo elegante e distinto sa di tenersi alla larga dai pantaloncini corti: è un indumento anti-sesso. Va bene se girate per casa o se andate a dormire, ma in ogni altra occasione va il pantalone lungo. Va bene anche un Jeans, se volete essere un pò più casual. L’importate è che non sia largo di vestibilità, che vesta i giusti punti. Anche per i pantaloni è importante la taglia: spesso chi indossa una camicia 46 indossa un pantalone di taglia 46, e così via.

Diffidate da Brand stranieri: oggi la produzione moda è per il 65% cinese e, come ben sapete, i cinesi non sono un popolo altissimo. Ecco perché alcune volte troviamo pantaloni troppo corti. La stessa cosa che sta succedendo al brand Prada, acquistato da un noto imprenditore cinese: ha dovuto ritirare dal mercato innumerevoli capi perché erano troppo corti. Erano fatti per una vestibilità asiatica, e non occidentale. 

Esempi di ottimi pantaloni:

Accessori -> Una delle cose più brutte che si può vedere in giro è un Uomo senza accessori. Sono una parte fondamentale dello stile e del look, di conseguenza immancabili. 

Un mia cara trombamica un giorno mi disse: “un maschio senza accessori è poco attraente, aiutano.”

Essi si dividono in due categorie: primari e secondari.

Primari -> orologi, anelli, bracciali (anche in pelle), collane. Vanno messi in uno dei nostri punti più caldi: i polsi. L’anello non è da “checche” e non esiste solo la “fede“, ma un buon anello intonato con il vostro look può fare davvero la differenza. Così come un bracciale: ci sono ottimi artigiani che creano con pelli di alta qualità dei veri e propri capolavori.
Anche perché il cosiddetto polso “vergine” è come il calzino bianco.

Un uomo distinto, indossa sempre un orologio (non deve essere necessariamente costoso). Esso, se particolare, potrà incuriosire le persone che ti circondano, innescando ottime conversazioni. Mi è capitato più volte. Non è raro che qualche donna venga incuriosita da i miei di accessori. 

Esempi di accessori primari:

Secondari -> Sono le sciarpe, pashmine, cinture, gemelli.

Esempi di accessori secondari:

Per chi ha imparato a valorizzarsi, questi sono gli accessori che non possono mai mancare (ovviamente, il gusto resta all’utente). Forse il detto che “non esistono donne brutte, ma solo trascurate” oggi ha valenza anche per il mondo maschile. 

A cosa altro dobbiamo prestare attenzione, per regalare un immagine impeccabile?

– I denti DEVONO essere puliti e sani. Nessuno dice di averli perfetti, ma almeno curati, senza tartaro ne macchie. (Tanti si coprono dietro il fumo, ma sono balle, esistono i dentisti. Andateci!)

– Le mani: sono uno dei nostri principali strumenti per sedurre, e sono un punto del nostro corpo che viene spesso guardato dalle donne. Quindi: unghie curate, e soprattutto pulite! Non ci deve essere grasso e nessun tipo di sporcizia tra le vostre unghie. Nessuna donna si farebbe toccare (nel suo punto sacro) con mani lerce, fateci attenzione.

– Postura: cercate di stare più dritti possibili!

Signori, questo è uno scritto generale per farvi capire quanto sia importante curarsi e  stare attenti allo stile in seduzione. Non solo ne giova la vostra parte esteriore, ma soprattutto a giovare sarà la vostra parte interiore. Questo vuol dire non accettarsi per come si è, ma cercare costantemente di migliorarsi.

La vita è una sola!

Prima di salutarvi vi do un consiglio: se volete avere la donna dei vostri sogni, e soprattutto la vita dei vostri sogni (le donne vanno e vengono), mettetevi davanti ad uno specchio e fatevi queste tre semplici domande:

Chi sono?

Cosa offro?

Posso migliorare?

Se la risposta è sì (nel 99,9% dei casi risulta sempre di esito positivo) e non avete attuato ancora nessun cambiamento, beh allora state perdendo tempo, state buttando al vento la vostra unica vita.

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La Chiamata in Seduzione. Seconda Parte

Continuiamo con la seconda parte de “La chiamata in seduzione”. La prima parte la trovate qui.

Beh, qualcuno potrebbe obiettare e dire:

«Preferisco Facebook, spesso con il numero non rispondono mai.»

Questa è una delle obiezioni più facili da smontare. Infatti, quando una donna non risponde (spesso non risponde neanche su Facebook, se lo fa è perché una chattata richiede pochissimo investimento), è perché all’inizio avete giocato male, di conseguenza la donna non ha nessun motivo di investire del tempo nei vostri confronti. Siete risultati scontati e banali, senza lasciarle niente, cosa che capita molto spesso del resto. 

Spesso l’errore sta proprio nel “come” chiedere il numero. In tanti fanno l’errore di usare delle scuse, inventano interessi comuni, è come se avessero paura di dimostrare interesse in maniera genuina.

Il più delle volte, quando si ottiene il numero con questi escamotages, non si va oltre il primo contatto.

Classico:
Conoscete una donna, vi scambiate il numero, usando come scusa la passione per la “pesca” che avete in comune. Ovviamente della pesca ve ne frega ben poco, anzi. A voi interessa sessualmente, ma continuate a restare nella “finta” parte. Fin quando non arriva il momento di contattarla. Siete presi dall’indecisione, le chiedo di uscire o di andare a pescare? Avete sempre odiato la pesca, gli chiedete di uscire con un sms (altro clamoroso errore. MAI chiedere di uscire ad una donna via sms). «Ciao xxx ci vediamo per un caffè?». Passano ore, giorni e nessuna risposta. 
Perché:
Beh, è semplice, siete risultati incongruenti. Non solo avete usato una scusa per avere il numero, ma le chiedete di uscire (anzichè pescare) via sms, cosa davvero pessima.
Soluzione:
Quando volete il numero di una donna dite: “Ti voglio conoscere! Dammi il tuo numero!”. Così, alla vostra richiesta di uscita (fatta con una Chiamata), lei non sarà stranita, visto che non c’è pesca o qualche altro hobby strano di mezzo (insomma, scuse). In più, siete perfettamente congruenti, questo le donne lo amano.

E’ questa stessa paura di temere di esternare i nostri bisogni che ci fa prediligere Facebook al numero di telefono. E’ una richiesta a basso investimento. E’ un pò come chiedere: “Come ti chiami?“. Uno scambio di contatti non pressuppone una futura conoscenza, pressuppone soltato una stupida “richiesta di amicizia“. Nella chiamata in seduzione questo aspetto non esiste. E’ tutta un’altra storia quando si parla di numero di telefono, è quella cosa che precede una vera conoscenza (live), ha un investimento molto più alto. Pensateci, se avete bisogno di un contatto importante di lavoro, non andate a prendervi di certo il misero contattino Facebook, ma piuttosto il numero del suo ufficio, del suo interno e così via. Con le donne è la stessa cosa.

Ricordate:

Più con le donne vi allungate la strada, più questa strada risulterà infinita.

Immaginate: avete il suo contatto, dovete aspettare la richiesta di amicizia (sempre se l’accetta), dopo iniziate con una lenta chattata, vi rendete conto che siete punto e a capo perché dovete comunque chiederle il numero per uscirci, la comunicazione spesso viene interrotta dal fatto che “lei” non sempre risponde. E la vostra fantomatica uscita si allontana sempre di più. Non solo, vi ha confinati nella sua vasta rete d’amicizia e restate nell’oblio.

Tutto questo è successo ad una marea di uomini.

Invertire la rotta:

Quando volete conoscere una donna, è molto importante la prima impressione (leggi di più), nel chiedere il numero non dovete inventare scuse o aspettare l’alta marea. Se volete conoscere una donna e volete approfondire la sua conoscenza, diteglielo! Se inizia con la storiella di Facebook, abbiamo già visto nella prima parte come contrattaccare. Se avete fatto una buona impressione e siete stati sinceri, di certo avete tra le mani un numero di telefono.

Abbiamo scartato il fantasma del contatto. Ora, in questa occasione, gli sms possono tornarci utili. Non ne abusate.

(P.S.: spesso le donne all’inizio non rispondono apposta, è per questo motivo che gli sms possono tornarci utili, visto che hanno un investimento molto minore. Insomma, dobbiamo “prepararla” alla chiamata).

La prima cosa da evitare è quella di scrivere un sms di apertura con frasi banali tipo: “E’ stato un piacere conoscerti. Spero di rivederti. Ieri ho passato una bellissima serata.”
Evitate come la peste tutte queste frasi, siate originali affinché lei possa rispondervi.

Se lo siete stati (non serve poi molto), sicuramente vi avrà risposto. Continuate a scambiarvi un altro paio di messaggi, ora la confidenza sarà maggiore e sarà più propensa a rispondere ad una vostra telefonata.

Il mostro: LA CHIAMATA.

Per tanti uomini è un vero proprio salasso, un pò come l’assicurazione dell’auto che capita a fine mese, una tragedia. Il tutto contemplato dall’uomo medio con una frase shakespeariana:

«Che cosa le dirò mai…»

Beh, in fondo nulla di che, se in precedenza avete fatto bene il vostro lavoro (questa lettura vi potrà aiutare), lei si aspetterà che le chiediate di uscire. Godetevi la chiamata, prendetela un pò in giro e il gioco è fatto.

Obiezioni:

E’ possibile, anzi molto probabile, che la donna vi metta sulla via qualche ostacolo. Ovviamente, sono solo dei finti ostacoli. E’ tutto un “gioco” per vedere il vostro comportamento, testare la vostra LINEA e vedere se arrivate all’obiettivo.

Ecco le classiche:

Lei: «Domani sera sono impegnata!»

Lui: «Lo so che sei impegnata, esci con me alle 21.00, ecc. ecc.»

Lei: «Non sto molto bene, ho un pò di raffreddore…»

Lui: «Mettiti una coperta e stai al caldo, ci vediamo stasera.»

Lei: «Scusami, ritardo di 30 minuti.»

Lui: «Bene, mi dai il tempo di sbrigare cose importanti.»

E via dicendo.

Tenete la vostra linea e non sbaglierete mai. Notate bene che questo non vuol dire essere cocciuti e testardi, questa si chiama stupidità. Dove solo avere un pò più di rispetto per voi stessi e vedrete che piano piano troverete la vostra linea.

Bene, siamo arrivati alla fine di questa lettura, vi lascio con un’ultima domanda:

Volete perdere tempo con richieste d’amicizia eccetera, o giocarvela sul serio divertendovi e facendo le persone mature?

Alla prossima.

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La Chiamata in Seduzione. Prima Parte

Tanti mi hanno chiesto come si gestisce una chiamata in seduzione, ovvero come si arriva e come ci si comporta al telefono con una donna.

Oggi il vecchio cellulare si è trasformato nel nuovo “smartphone“, strumento versatile e tecnologico. Esso ci permette di comunicare con le persone più lontane, di vedere in tempo reale cosa succede dall’altra parte del mondo, di aggiornarci sulla cronaca mondiale. Per questo motivo, grazie anche all’ausilio di internet, i vecchi strumenti come cellulari, TV, radio sono passati in secondo piano.

“La tecnologia è quella cosa che dovrebbe migliorare il genere umano, e non sostituirlo.”

Dwight D. Eisenhower

Tuttavia questa tecnologia ha portato da una parte vantaggi, ma dall’altra parte dei veri e propri squilibri sociali. Non è raro trovare oggi uomini, sia giovani che meno giovani, INCAPACI di comunicare, incapaci di gestire una chiamata in seduzione. La gente non conversa più, non si interessa al prossimo, le uniche cose che gli interessano sono:

Hai Facebook?

Mi ricambi l’amicizia?

Hai whatsapp?

Addirittura, in molti preferiscono sentirsi su Facebook che comunicare dal vivo, ormai la pura comunicazione si è persa del tutto.  Il brivido di conoscere persone nuove (in live) non c’è più, oggi la gente preferisce spulciare profili Facebook, ama farsi i fatti degli altri sulla rete e raccontare se stessi tramite una tastiera e uno schermo.

“La comunicazione rende l’essere umano libero, non bisogna però dimenticare che la libertà richiede coraggio. Forse è per questo che 900 milioni di persone si rifugiano nei social network.”

Shawn Parker (creatore di Napster)

La dipendenza da Facebook è un problema che interessa maggiormente i giovani, soprattutto in età adolescenziale. Ma non solo. Tutti coloro che hanno solitamente un difficile approccio nei confronti delle altre persone si rifugiano con una frequenza sempre maggiore nel mondo virtuale, a tal punto che l’appuntamento con internet diventa una vera e propria priorità. E’ così che comincia la dipendenza da Facebook, con sintomi caratteristici ed evidenti, che dovrebbero fungere da sentinella d’allarme per la ricerca di una soluzione. E’ possibile dividere i sintomi in tre categorie principali: comportamentali, psichici e psicosomatici.

Principale sintomo:

La dipendenza da Facebook rende la persona totalmente insicura ad affrontare le problematiche quotidiane. Infatti, tanto più il soggetto dipendente avverte uno stato di onnipotenza in rete, tanto più si sente frustrato ed inadeguato nella vita di tutti i giorni. L’utente diventa apatico ed insofferente nei contronti della vita reale, perde la sua capacità di concentrazione. Avverte un costante senso di disperazione e di imminente evento negativo. Perde totalmente la propria personalità, cominciando ad assumere identità differenti e varie, assolutamente altro da se stesso.

Oggi BeLoved può affermare con certezza di aver migliorato la vita di molti uomini in campo Seduttivo e di Miglioramento a 360°. Tanti avevano un problema comune: non erano capaci di comunicare, non erano capaci di affrontare una chiamata in seduzione. Forniti e carichi dei loro “smartphone” da centinaia e centinaia di Euro, nessuno di loro sapeva come utilizzarli. Nessuno aveva le PALLE di chiamare un donna a VOCE, digitare il numero della diretta interessata e parlarci: la maggior parte usava i “messaggini” senza arrivare mai a niente.

Dovete sapere che i “messaggi” sono il mezzo di comunicazione meno indicato, non solo in ambito Seduttivo, ma in tanti altri campi della vita. Se vi state chiedendo il perché, ecco la risposta:

Sono privi di sentimento.

Sono privi di emozioni.

Spesso sono privi di significato.

Spesso si creano molti fraintendimenti tra i due interlocutori.

“Cara Mamma, oggi sono sbarcato su questo lembo di terra dimenticato da Dio, solo nelle ultime due ore abbiamo perso due interi battaglioni, i giapponesi sono un popolo di fanatici. Ormai ho perso il conto di tutti gli amici che sono caduti in questa maledetta guerra. Vorrei scriverti le mie emozioni, vorrei  dirti cosa provo in ogni istante, vorrei ricordarmi e vedere il tuo sorriso; ma poi mi sveglio e mi rendo conto di avere tra le mani uno stupido pennino ed un pezzo di carta. Sono stufo di queste lettere; darei tutto, per ascoltare e sentire di nuovo la tua voce.”

(Sergente Bryan Clark, fronte del pacifico, 1945, Iwo jima)

Tutti in coro: Quindi facebook e gli sms non vanno utilizzati? Va solamente utilizzata la chiamata in seduzione?

No, non sto dicendo che a priori non vadano utilizzati, cerco solo di farvi capire che non devono sostituire la vostra comunicazione, non dovete coprirvi dietro ad essi. Agendo così non permettete al vostro cervello di “abituarsi a comunicare“, non riuscirete ad ampliare le vostre vedute. L’esercizio migliore per aiutarvi a migliorare la famigerata battuta pronta con le ragazze, è proprio il continuare a comunicare!
Ecco perché la chiamata in seduzione è così importante.

In tanti si lamentano di non averla, si coprono dietro al fatto del talento innato: o lo sei, o non lo sei. Invece è sbagliato, se il talento non viene alimentato e messo costantemente alla prova, prima o poi vi lascerà a piedi. Per non parlare di quelli che hanno dimenticato del tutto che a questo mondo esiste la parola: chiamare.

Le bibliche domande:

Se chiamo una donna cosa le dico? Come posso gestire la chiamata in seduzione?

Come “arrivo” a chiederle di uscire?

Devo essere serio o simpatico?

->Se non risponde<–  -<Sti cazzi>-

Sono le classiche domande che un uomo si pone prima di chiamare una donna. E’ mai possibile che abbiamo dimenticato come si comunica? Quali sono le cause che provocano questa grande mancaza di comunicazione?

Ecco le principali:

Non abbiamo più ideali e valori, siamo così predisposti a seguire la massa.

La società lavora ormai da secoli per creare umani ammaestrati.

Non c’è più la voglia di conoscerci.

(tanto vado a spulciarmi il tuo profilo, perché dovrei faticare parlandoti?)

L’IGNORANZA

Insomma, è tutta colpa dell’uomo? Beh, certo che no, anzi le ragioni che ho elencato poco sopra riguardano sia le donne, che gli uomini. Anzi, le prime sono quelle che hanno più problemi. Se, da una parte, l’uomo non agisce perché ha dimenticato la VIRILITA’ in un cassetto, la donna lo fa per ragioni diverse e, lasciatemelo dire, delle volte è anche tanto stupida (in amicizia, eh). Le donne sono piene di contraddizioni, spesso non sanno neanche loro cosa vogliono. Si può quasi affermare che hanno un cervello così “complicato“, che è di difficile comprensione anche per loro stesse. Alle donne piace vivere innumerevoli stati d’animo, un giorno vogliono piangere, un altro amano ridere ecc. ecc.

La cosa più “stupida” che un uomo possa fare è cercare di capirla. Dovete sapere che le donne non amano “chi cerca di capirle“, lo vedono come un attacco alla loro intimità. Apprezzano, invece, chi le ascolta nelle loro innumerevoli paturnie. Non serve fare molto, basta stare zitti ed ascoltare (vi consiglio in quei momenti di spaziare con il vostro cervello, per rendere l’ascolto più piacevole, tanto per lei è importante che voi stiate zitti e facciate “finta” di avere le orecchie aperte verso le loro parole).

Quindi:

Se parlate con una donna per 30 minuti, non vi lascia il numero ed insiste con Facebook, o è stupida lei o è stupida lei. (immatura)

Se parlate con una donna, non vi lascia il numero perché “privato” ed insiste con Facebook, è stupida (immatura), visto che grazie al suo profilo possiamo acquisire davvero informazioni private su di lei.

Se parlate con una donna e non vi lascia il numero comprendosi dietro al fatto che ancora non vi conosce bene, è due volte stupida (immatura): gli chiedete il numero proprio per conoscerla.

Ovviamente, non tutte le donne si comportano così perché sono immature ed un pò stupidine, delle volte lo fanno per mettervi alla prova. Vogliono vedere come vi “svincolate” da determinate situazioni. E’ qui che entra in gioco il maschio, ma spesso egli cade ed arriva a casa con un pugno di mosche.

Perché spesso il maschio su questi punti cade? Beh, la risposta è molto semplice, non ha una SUA linea. Non avendola, non sa esattamente che tipo di donna vuole al suo fianco. Non sa distinguere la donna “giusta” da quella “sbagliata“. L’uomo medio distingue le donne in base alla grandezza del loro seno. Nulla di più sbagliato, questo circolo vizioso lo porterà ad accettare ogni paturnia che la donna si inventerà. Ecco perché spesso non si arriva mai a nulla, e se ci si arriva è perché l’ha voluto LEI.

Come risponderebbe  un Uomo che ha una sua Linea, una sua Struttura?

Uomo: Dobbiamo continuare questa conoscenza! Scambiamoci il numero.

Lei: Non ci conosciamo ancora abbastanza, ti lascio Facebook. (sua classicissima paturnia)

Uomo: Anche tu con questo Facebook? Senti, il numero mi serve per chiamarti ed uscirci, se vuoi chattare fallo con la tua amica. Eppure ho visto in te molta maturità, non pensavo che ti coprissi dietro ad un contatto Facebook.  (questo è il tono che preferisco!)

Un’altra può essere:

Uomo: Anche tu con questo Facebook? Certo che non sei per niente originale, lo dicono tutti. Oggi va di moda il numero di telefono!

Ovviamente sono esempi tirati all’osso, creati appositamente per rendere più chiaro il concetto. Come potete notare l’Uomo (uso la U maiuscola di proposito) che sa quello che vuole non si scompone, non accetta “a priori” le paturnie della donna. Cerca di arrivare a quello che vuole -> Conoscerla -> Uscirci -> Sesso. E’ un essere intelligente colui che trasforma ogni paturnia nel suo punto forte, e sa esattamente come girare la “frittata” a suo vantaggio.

E’ un Uomo che conversa spesso, vive la vita reale, non ha perso la sua capacità (che abbiamo tutti) di comunicare. Non è spaventato nel dire alle donne ciò che pensa e soprattutto ciò che vuole.

Ora ripetiamo tutti in coro:

Mi prometto di non accettare mai più un contatto Facebook. Io, Uomo dalla grande virilità, accetterò solo numeri di telefono, uno strumento sano e maturo.

 Continua nella Seconda Parte.

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Articoli seduttivi

Le tre personalità anti-seduttive per eccellenza

Ultimamente mi è capitato di leggere  sul nostro gruppo vari commenti e pareri che mi hanno fatto riflettere.

Ovviamente erano risposte inerenti a situazioni particolari: come fare con la determinata donna? Cosa fare quando arriva il giorno dell’uscita? Come la intrattengo? ecc. ecc.

Tutto nella norma, se non per il fatto che noto una ricorrente retorica perbenista. A volte, ho come l’impressione di trovarmi in un gruppo di preti che ha lasciato il voto e la chiesa, dandosi al sesso senza neanche aver capito il suo significato! E’ facile intuire che questi soggetti siano pieni di dubbi, pieni di domande fuorvianti e di poco significato. E’ la stessa sensazione che proverebbe un bambino di 5 anni catapultato nel mondo dell’adolescenza.

Mi sono accorto che mancano proprio le basi, non hanno capito minimamente l’A-B-C della seduzione. Penso che sia ora di fare un piccolo ripassino…

Chi è nel mondo della seduzione da qualche tempo avrà sicuramente già capito il suo reale significato, ma a mio avviso è molto più intuitivo capire cosa “non” vuol dire essere seduttivi, capire quali sono i nemici.

Con ironia vi presento tre diverse personalità anti-seduttive:

Ricchione -> E’ la tipologia di uomo più frequente, incapace di prendere decisioni vere. Spesso è colui che aspetta il cenno della donna, non ha una sua linea e questo è il motivo per cui si trova sempre in balia delle emozioni femminili. Non è in grado di vivere i sentimenti serenamente. Per lui tutto ha un significato, tutto ha un’etichetta. E’ così impaurito ad agire che, ad ogni piccolo passo, il suo cervello si inonda di domande e, ad ogni piccolo segnale negativo della donna, lui è pronto a retrocedere. Mancanza, quasi totale, di virilità e spina dorsale. E’ un piccolo mammifero nell’era dei dinosauri.

Il fobico-> Il fobico deve sargiare per forza altrimenti muore. Se non apre almeno 5 set a sera, non si sente vivo. Ha un bisogno costante di approcciare, deve essere sempre al centro dell’attenzione, ha bisogno di continue conferme da parte dell’altro sesso. Il campo da gioco preferito del fobico, a parte il classico pubclub, è la disco. Ha una lunga lista, scritta minuziosamente, su quello che deve fare e sul quello che deve dire. Anche il suo look non è a caso, ogni occasione è buona per indossare qualcosa di fluorescente, è un gatto che resta sulla pista da ballo pronto ad agguantare ogni debolezza, ops… kiss close! (bacio), di ogni donzella, per poi trascrivere il tutto sul suo taccuino del miglioramento.

Il finto perbenista-> E’ colui che predica bene ma razzola male, anzi malissimo! Ha una mentalità che io chiamo “congelata”, si sforza di dare spazio a tutti i nuovi concetti che ha acquisito sulla seduzione e sulla sfera femminile, con scarsi risultati. Il suo cervello puntualmente lo riporta alle sue vere origini. E’ un uomo indeciso, non sa dove sia il vero o il falso, non ha ancora capito se è meglio un mazzo di fiori o una palpata sul sedere. E’ alla continua ricerca della sensibilità: ago della bilancia nel riuscire a capire dove è il *vero confine. Non sa come comportarsi, o cosa pensare, se la stessa sera una donna gli cede le sue grazie. E’ indeciso se etichettarla come “una poco di buono” o come “donna sana e sicura”. Nonostante questo, è molto affamato.

La seduzione è tutt’altra cosa, è uno strumento/stile di vita che va usato per migliorare le nostre vite e soprattutto quelle degli altri (donne, in questo caso), è la capacità di adattarsi alle situazioni e gestirle al meglio (come un rapporto, che sia lungo o corto). Cerchiamo di essere onesti con noi stessi e di mettere a nudo i nostri istinti e le nostre idee. Perché racchiuderci nelle tre personalità anti-seduttive elencate poco sopra? La nostra vita è troppo corta per gettarla via con inutili domande e falsità. Dobbiamo, una volta per tutte, PRIMA prendere coscienza sul chi siamo, e poi interrogarci su come potremmo essere o cosa accadrà.

La comicità che ho utilizzato nel descrivere le tre personalità anti-seduttive aiuta a sdrammatizzare un po’, ma non per questo la questione non è importante, anzi, è di vitale importanza per non continuare a gettare via le vostre vite.

Riflettete.

(*vero confine: intendo la capacità nel leggere le situazioni/contesti, ci sono alcuni accenni in questo articolo. E’ qualcosa che si può acquisire soltanto con l’esperienza sana con le donne, per farvela breve ci permette di capire quando è il momento del fiore e quando è il momento della palpata. Strumento di fondamentale importanza, in netto contrasto con le tre personalità anti-seduttive di cui sopra. Senza questa sensibilità, difficilmente vi può essere divertimento e successo nella sfera femminile.)