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Come baciare una donna

In questo post, descriverò il bacio. O meglio, come baciare una donna. E come capire quando una donna è pronta per essere baciata. 

Tutti ricordano almeno una volta: serata perfetta, vi piacete… ma a rovinare tutta questa magia e meraviglia è il MOMENTO del bacio. Per tanti maschi è un vero e proprio ostacolo da superare. Per non parlare di quelli che aspettano che sia la donna a farsi avanti, con il rischio di non arrivare a niente.

Questo è un comportamento noto in seduzione. Esso è dovuto dalla paura di essere rifiutati, di sentirsi dire “no”, e soprattutto dalla paura di non PIACERE.

Sicurezza ZERO.

Come vede una donna tutto questo? Come lo vive?

Beh, lasciatevi che vi dica una cosa:

Quando una donna (che non fa parte del vostro circolo sociale) accetta il vostro invito per uscire, il 99% delle volte il motivo è molto semplice. 

È interessata a voi.

Quindi, se la serata si è svolta nel migliore dei modi, la donna SI ASPETTA DI ESSERE BACIATA, confida nella vostra virilità.

Tutti in coro: e se non ci sta? Se rifiuta il bacio?

Beh, soprattutto in quel momento la donna non CONTEMPLA il rifiuto, non è un suo problema. È il vostro ruolo da maschio che vi porta a fare determinate azioni. Lei può decidere di accettare, come no.

Ma questo NON VI ESULA DA NON FARE IL VOSTRO DOVERE. Come ho già detto tante volte, spesso con le donne è meglio osare sbagliando, che non osare affatto.

Osare -> Coraggio -> Sicurezza -> Stima -> Ambizione = UOMO

Chi non prova, chi non cerca di prendersi ciò che vuole è destinato a vivere a metà.

Non vi sembra strano che tanti uomini sono spesso alla ricerca estrema di segnali di interesse da parte della donna?

Il motivo è semplice. Cercano sempre una prova, un motivo per le loro azioni successive.

Esempio banale:

Se noto tre vistosi segnali di interesse, allora la provo a baciare.

Non ci siamo!

Se avete voglia di baciarla, la baciate e basta. Punto!

Segnali di interesse?? Naaa, si stava grattando un brufolo (credetemi 🙂 ).

Non serve inventarsi nulla. Basta girarsi in direzione della donna e baciarla, stop.

TANTO LEI È GIA LÌ CON VOI!

Per esperienza, ci sono state alcune donne che hanno rifiutato il mio bacio, ma sono riuscito al secondo o terzo tentativo. Rientra tutto nella norma. La donna ha sempre lo SPETTRO di passare per quella facile.

Vi dirò di più: ho conosciuto donne che, durante l’uscita, mi dicevano che io non ero il loro tipo. Non voglio dire che 24 ore dopo eravamo a letto, ma quasi.

Come potete notare, combattere contro la meravigliosa volubilità delle donne è da pazzi. È assai più producente amarle.

Come fare?

Semplice, fate quello che volete! Se volete il bacio, allora baciatela. Se volete toccarla, allora toccatela. Se volete il numero, chiedetelo.

Se non veniamo rifutati, se non ci sentiamo dire “NO”, non cresceremo mai. Non saremo mai la persona di valore che vorremo essere.

Quando inizierete ad OSARE, non la smetterete più. Diventerete dipendenti da tutta quella adrenalina che si scatena nel vostro corpo.

Se oggi posso dire di essere in sintonia con le donne è per solo un motivo.

Centinaia di rifiuti e centinaia di “no”.

Il “NO” è una delle parole più eccitanti.

P.S.: Visto che si è parlato anche di segnali di interesse, per una donna uscire con voi è un grosso investimento. Di conseguenza, ciò è un indicatore d’interesse grosso come una casa. E voi non la premiate?

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Cosa vogliono le donne da un uomo?

Che voi tutti avrete a che fare con donne nella vostra vita, fin qua ci siamo. Bene. L’idea della donna sicura di sé, emancipata, forte e indipendente che vi siete fatti nel corso delle vostre esperienze, spesso crea più difficoltà nell’approcciarla.

Bene.

Il pensiero che lei potrebbe mettervi alla prova con piccoli test di congruenza, o darvi delle risposte in cagnesco che vi farebbero sfigurare, provoca sensazioni di insicurezza e smarrimento ancor prima di avvicinarvi.

Bene.

Anzi male.

E quindi cosa vogliono le donne da un uomo?

Il genere femminile, soprattutto quello composto dalle donne più forti e sicure di sé, spesso cela sotto un aspetto eccentrico e sfuggente qualche insicurezza, qualche timore, che le porta appunto a mostrare le unghie e ostentare imperturbabilità al vostro corteggiamento.
Svariati possono essere i motivi: bassa autostima, bisogno di certezze (ricercate attraverso conferme e lusinghe maschili), o semplicemente poca fiducia in se stesse.

Il genere femminile è estremamente incostante ed incoerente, ma sotto sotto anche molto insicuro. Ed è per questo che sulla terra c’è bisogno di uomini audaci che abbiano valori, principi e perspicaci capacità di risoluzione.

Nonostante della donna si dica che sopravviverebbe ovunque e comunque (basterebbe solo uno spermatozoo surgelato per mandare avanti la specie), il bisogno di trovare un uomo in cui rifugiarsi emotivamente, o da cui sentirsi protetta e rassicurata, è una prerogativa imprescindibile.

Le donne sono nate con una spiccata sensibilità e contraddizione interiore. Ed il piacere di avere accanto qualcuno che, in un momento di difficoltà o incertezza, dica loro “CI PENSO IO”  è davvero amabile.

Non c’è bisogno dell’accompagnamento di un essere umano debole, insicuro e indeciso. La capacità di un uomo di guidare la donna, di prendere in mano la situazione, sollevando lei da qualsiasi responsabilità, è sicuramente un valore aggiunto alla vostra personalità. Ovviamente, sempre con buon gusto e solo se necessario. Perché, spesso, le Donne sanno arrangiarsi.

Fate vostro questo pensiero, e riflettete su cosa davvero voi avete da offrire. 

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Seduzione: il gradino più alto, quello che non vedi

“Pensiamo di essere arrivati, di essere completi, forgiati. Esiste sempre un gradino più alto che non vediamo. Dobbiamo sempre essere in continuo miglioramento e crescere ogni giorno.

La Seduzione ed il Lifestyle sono connessi tra di loro.

Ricordate: senza Seduzione non può esistere Lifestyle, senza Lifestyle non può esistere Seduzione.

Le persone che sono abituate ad usare mezzi come: magliette strane, frasi fatte, e tecniche trascendentali faranno fatica a capire il concetto scritto poco sopra, perché non stanno cercando di migliorare loro stessi,  ma sono solo alla ricerca di scorciatoie.

La cosa ancora più grave è che questa mentalità non vi farà mai uscire dalla vostra zona comfort, e quindi mettervi in gioco.

Se non uscite dalla vostra zona comfort non potrete MAI migliorarvi. La vostra persona resterà sempre la stessa. Nessuna maglietta strana e nessun bacio potrà mai aiutarvi.

Un uomo sicuro, un uomo che ha vinto tante battaglie fa affidamento sulla sua FACCIA. Non sulla frasetta o sul vestiario strano o appariscente.

Quindi vestirsi bene, o “diversi”, non serve a niente?
No, può servire, ma se non siete temprati, se non siete disposti a mettervi in gioco… il vostro abito, ecco, avete capito dove mettervelo!

Usare una maglietta “diversa” per spiccare, o baciarsi cinque donne su una pista da ballo, non vuol dire mettersi in gioco, non vuol dire cambiare.
Vuol dire fare i quattordicenni, eh sì!
Perché erano cose che io facevo a 14 anni, senza sapere nulla di seduzione e, credetemi, ci riuscivo abbastanza bene.

Cari signori, questa non è Seduzione. E’ solo stupido Ego maschile.

Il vero cambiamento, il vero coraggio è fare qualcosa di cui si ha paura. Non esiste virilità, non esiste coraggio nell’abitudine.

Ricordatevelo.

Faccio un esempio pratico:

In quanti di voi hanno letto una frase simile?

– “Ragazzi! Ieri serata spettacolare, ho baciato sette ragazze in discoteca!!”

Beh, penso che in molti l’abbiano letta, come hanno letto tutti i vari commenti che una frase del genere poteva suscitare.

La cosa che però tanti non notano è che spesso, in frasi di questo tipo, si cela un terribile mostro. Quello di dare importanza ai numeri di baci dati!! E di conseguenza dare eccessiva importanza alla donna, e di conseguenza pensare di essere “grandi” solo per avere baciato delle donne.

E’ inutile farvi notare che la parola “seduzione”, con tutto ciò, non c’entra un bel niente. Il “vero” seduttore ha smesso da tempo di avere paura delle donne.

Non ha catene, è libero mentalmente. E’ cosi “libero” da permettersi di fare quello che vuole, quando vuole. Lui è troppo importate per tradirsi, lui ama se stesso.

Ecco perché io sono diverso.

Non potrò mai dimenticarlo:

Era una sera di tanti anni fa, ero nei pressi di Bolzano in una discoteca.

Quella sera riuscii a baciarmi dodici donne. Cazzo signori, mi sentivo grande. Il mio ego in quel momento mi ripagava di tutto.

La serata finì. Qualche giorno dopo metabolizzai il tutto, e mi resi conto di essere stato un gran pirla, un fesso. Ripensando ai fatti accaduti, non avevo fatto niente di che. Avevo semplicemente fatto la cosa giusta, nel giusto contesto.

Una cosa semplice, limpida.

Io che aspiravo alla seduzione, io che aspiravo al grande miglioramento personale come potevo vantarmi di questo?!
Anzi, avrei dovuto preoccuparmi se non ci fossi riuscito, o almeno provato. Visto che la maggior parte della gente va in discoteca proprio per quello.

Capii che se volevo veramente sedurre, ovvero conoscere donne per strada, conoscere donne in ogni contesto possibile e poi portarmele a letto, dovevo iniziare a fare qualcosa di più.

Iniziare a fare cose nuove, iniziare ad osare. Ormai ero stufo di fare le classiche azioni dove calcolavo il minimo rischio, per poter salvaguardare la mia integrità mentale.

Parlo del cosiddetto mostro del RIFIUTO.

(Baciare donne che non aspettano altro in una pista da ballo è la classica situazione che chiamo “a rischio calcolato”. Poche balle! Perché ci sono passato prima di voi.)

Iniziai così il mio cammino. Mollai le bambinate che potevano fare tutti, e mi diedi alla seduzione vera. Al sentimento, al brivido e, perché no, AL SESSO.

Qualche tempo fa, approcciai per strada una donna chiedendole semplicemente “una penna”, per poi portarmela a letto.

Finalmente avevo i risultati che speravo. Stavo imparando a spegnere il cervello, stavo imparando a superare i miei limiti. Volevo sempre di più. Arrivai al punto di non parlarci più con le donne, in alcune occasioni non chiedevo neanche il numero.

Facevo subito qualcosa di fisico, in quel momento! Subito!

Poche battute iniziali e subito via di lingua, che fosse pub, strada o altri posti!

Non mi interessava conoscerle intimamente, volevo subito quell’emozione, volevo prendermela.

L’emozione di fare qualcosa di fisico con una donna che non conoscevo era stimolante, soprattutto se fatta in tempi brevissimi. Mi piaceva quel brivido, e capii che tutto questo era meraviglioso anche per le donne. Loro si sentivano vive.

Un uomo che aveva il potere di trascinarle, con eleganza e senza malizia apparente, ad un contatto fisico, per loro era il massimo.

Capii anche perché tutto questo succedeva. Era semplice.

Io ero il primo emozionato, io ero il primo eccitato e, di conseguenza, trascinavo chi avevo al mio fianco.

Questa è quella che chiamo seduzione vera, capire che ad un certo punto si diventa adulti.

Ricordate, è figo baciare donne in due minuti comodamente al bancone di un pub, ma comporta anche delle grosse responsabilità di gestione e di comunicazione (ma di questo parleremo un’altra volta).

Tuttavia, sentivo che mancava ancora qualcosa. Certo, avevo ottimi risultati con le donne, ma ancora non avevo capito chi volevo essere e cosa volevo fare. Insomma, non volevo essere visto come una “puttana”. Volevo fare qualcosa di grande.

Anche perché approcciare richiede tempo ed energie, ed io volevo che la mia immagine e status parlassero da sole.

Decisi che se avessi voluto diventare un Uomo Adulto ed Interessante, avrei dovuto dare anche un cambio netto alla mia vita professionale.

Sono sempre stato affascinato dagli affari e dall’imprenditoria, così mi licenziai. Gettai nel cesso quella sicurezza, anzi quella brutta abitudine e zona comfort chiamata “stipendio”, per iniziare a gestire davvero la mia vita professionale.

Volevo avere al mio fianco donne di grande valore! E di conseguenza dovevo esserlo anch’io, se aspiravo a ciò.

Così creai due aziende da ZERO! Entrambe con persone a me care. Parlo di Ermes come se parlassi di un fratello (che forse mi è sempre mancato, avendo ben tre sorelle). Parlo di una persona di una correttezza inaudita, sto parlando di un amico.

Affiancando il mio nuovo Lifestyle alle mie attitudini seduttive, avvicinare donne, conoscerle, e portarle a letto divenne facilissimo e semplicissimo.

Quello che facevo, parlava per me! Non c’era più bisogno di sedurre, lo ero diventato e basta.

Per concludere, vi racconto un episodio successo qualche tempo fa:

Una sera, una donna mi chiese cosa facessi nella vita. Al che le raccontai i progetti delle mie aziende e di cosa si occupavano.

Rimase folgorata di come un uomo di solo 27 anni avesse così tante cose da dire.

Morale della favola: sono mesi che cerco di liberarmene, ma non ci sono ancora riuscito, e puntualmente sta succedendo anche con altre donne. : )

Quindi, cari amici, prima di indossare le vostre Bull Boys (scarpe) metallizzate e gettarvi nella pista da ballo, a caccia dei kiss-close (baci), fate qualcosa che veramente vi possa giovare. Non serve pensarla in grande o lontano. Semplicemente, la cosa che più vi spaventa fatela!! Ma senza usare artifizi del cazzo!!

Fatela voi, con le vostre forze.

La vita ed il successo fanno affidamento sulle vostre capacità, non sulla vostra Tecnica di Pavoneggiamento, tanto per restare nel tecnicismo.

Se volete avere rispetto da un seduttore, dovete sedurre e non cazzeggiare.

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La coerenza maschile

La coerenza maschile è un fattore molto trascurato nella seduzione. E uno dei pilastri cardine su cui ci concentriamo nei nostri corsi.
Ma cosa si intende per coerenza maschile?

La coerenza maschile è riassumibile con questo atteggiamento: tu sei coerente fra ciò che desideri e ciò che dimostri.

Per esempio, avete mai notato come un uomo cerca di fare l’amico con una donna solo per portarsela a letto? Sapete perché la donna non se lo porterà mai a letto?

Perché lui sta peccando di coerenza.

Quindi, la mancanza di coerenza si manifesta fra le vostre aspettative ed il vostro comportamento (che non è in linea con esse). Vi fa risultare viscidi, o con doppi fini, e la donna si allontana.

Una delle dinamiche in cui si vede la mancata coerenza è quando vuoi parlare di sesso, o di argomenti sessuali, con delle donne. Infatti, ho notato come tanti uomini mi chiedano come fare per parlare di sesso con le donne.

Io gli faccio vedere come faccio.

Come? Semplicemente, parlando di sesso con le donne.

Senza veli. Per esempio, accade molto spesso che le donne mi chiedano come possono fare per conquistare e tenere un uomo.

Io le dico alcune cose, e rimarco sull’importanza che ricopre la sua bravura a letto. Le dico che deve proprio farlo svenire e che, quando lui esce da casa sua, sia felice di aver trovato una donna che fa sesso come una pornostar.

Ma tanti uomini si spaventano a parlare di sesso con una donna appena conosciuta.

E quindi, per risultare “politically correct” non lo fanno. O peggio, lo fanno a metà. Quindi fanno allusioni sessuali, con uno sguardo di chi la sa fintamente lunga negli occhi. La donna si accorge che siete bisognosi, e game over.

Mi è capitato di sentire uomini che dicevano ad una donna che lei era una diavoletta o una birichina, con un linguaggio del corpo e uno sguardo voglioso.
Questa è una cosa che fa scappare la donna. Primo, perché lei ha paura. E poi, perché pensa che non abbiate le palle per dirgli chiaro e tondo quello che pensate.

Se volete fare una cosa del genere, piuttosto, fatela prendendola in giro:

“Mia mamma mi ha detto di stare attenta alle donne birichine come te… Sai, io sono molto ingenuo come uomo…” 

Fate vedere palesemente che la state prendendo per i fondelli, e che la state mettendo alla prova per vedere cosa risponde (Flirt), divertendovi entrambi.

Sono andato a fare delle analisi, poco tempo fa. C’era una dottoressa, intorno alla trentina, che me le stava spiegando, dicendomi che ero sano e che non avevo nulla fuori posto. Aveva gli occhi molto vivaci, e comunque mi guardava attratta.

Io le dico: “Beh, dottoressa, visto che sono sano come un pesce, adesso potremmo andare a fare l’amore...”

Con un sorriso.

Lei è diventata tutta rossa in volto, visto che c’erano altre tre persone nella stanza. Dopo un attimo di smarrimento, da parte sua, ci mettiamo a ridere, e le dico che mi dispiace averla messa in imbarazzo con la mia proposta, senza nemmeno presentarmi. Le faccio l’occhiolino, prendo le mie analisi e vado verso la porta per uscire.

Lei si alza dalla scrivania, ci gira intorno, viene da me, si presenta e mi da due baci sulle guance (!).

Cosa ho fatto? Io non ho fatto nulla, sono solo rimasto fedele a me stesso. Non mi sono tradito.

(repetita iuvant)

E’ ovvio che, un approccio di questo tipo, lo consiglio a chi ha già una certa abilità con il genere femminile.
Ma questo è per farvi capire il discorso.

Perché le donne sono attratte dagli uomini che dimostrano loro, in maniera diretta, che gli vogliono strappare i vestiti a morsi (con galanteria, naturalmente)?
Perché queste persone hanno abbastanza coraggio da dimenticarsi del mondo esterno e rimanere fedeli solamente a loro e a quello che vogliono loro.

E operano di conseguenza.

Siamo in un mondo dove, per questioni economiche, molte persone creano problemi fittizi, per poi darti la soluzione. Soluzione a pagamento, naturalmente.

Il processo di seduzione (e relativo accoppiamento) è, di per se, molto semplice.
Se non lo fosse, non pensate che ci saremmo già estinti da un pezzo?

“Semplice”, però, è un concetto diverso da “facile”.
Essere fedeli a se stessi richiede, come tutte le cose che rendono la vita degna di essere vissuta, una certa dose di sacrificio. Ma i vantaggi sono enormemente maggiori, rispetto al piccolo dolorino iniziale.

La mancanza di coerenza si nota anche quando si chiede il contatto.

Come si chiede il numero di telefono ha la sua importanza. Evitate di inventarvi la scusa peggiore per chiederglielo.

Cose tipo: “Dai, dammi il numero che andiamo a sciare insieme…”, vanno anche bene, ma solo se dopo a sciare ci andate veramente.

Se dopo che le avete preso il numero per andare a sciare insieme, le chiedete di vedervi per bere un caffè, è ovvio che lei non vi ricontatti più. Siete stati incoerenti. Ma come, vi mettete d’accordo per andare a sciare, e poi le chiedi di bere un caffè? La donna si chiederà di che droga vi fate.

Quindi, se lei vi parla e vi risponde bene, chiedete il numero.

Va benissimo anche un: “dai, dammi il numero che magari ci becchiamo a bere un caffè.”

Oppure, in maniera più simpatica:
“Sai, di solito uso i segnali di fumo, oppure i piccioni viaggiatori. Conosci qualche altro modo, più agile,  per tenermi in contatto con te?”

Lei si mette a ridere, e vi da il numero.

Semplice, tranquillo.

Mi è capitato di uscire con delle tipe che mi raccontavano che aspettavano che le chiedessi il numero. E se non glielo avessi chiesto, ci sarebbero rimaste male.

Deriva tutto da una considerazione semplice. Se la donna passa 20-30 minuti con voi, è attratta. Fate gli uomini e prendete il numero. Lei se lo aspetta, e le fa piacere.
Non siete sicuri di quello che vi sto dicendo?

Rispondetevi alla domanda opposta.
Voi passereste più di cinque minuti con una brutta donna, che non vi interessa?

No?

E pensate che lei sia masochista?

Se non chiedete il numero, nella migliore delle ipotesi penserà che è lei quella sbagliata. Nella peggiore, che voi siete gay.

Un altro tema caldo è la seduzione “preconfezionata”. Quella che si basa su frasi d’approccio e routine preconfezionate. Uno dei fautori di questo metodo è stato Mystery (alias Erik Von Markovik), verso il quale provo una profonda stima. Egli è stato uno dei primi a mettere nero su bianco alcune dinamiche molto interessanti inerenti la seduzione.
Mystery, fra le altre cose, però, consiglia l’uso di routine fatte a tavolino, per intrattenere le donne.
Inoltre, lui faceva anche uso di trucchi di magia, perché era un mago.

La conseguenza di ciò è stata un’invasione di uomini che ripeteva a oltranza la “routine degli anelli”, oppure il “test del cubo”, e faceva giochetti di magia.
In questa maniera, la maggior parte delle persone che riproducevano queste routine diventavano finte. Le donne si accorgevano che loro erano attori, e di conseguenza perdevano qualsiasi velleità riproduttiva nei loro confronti.

Anche perché, immaginate la scena:

“Arriva un uomo, intrattiene magnificamente il gruppo di donne con routine e vari giochetti di magia.  L’attrazione è alle stelle. Ad un certo punto, la donna chiede a lui che lavoro fa. E lui risponde che fa l’impiegato, o l’ingegnere, o il medico.”

Che reazione potrebbe avere la donna, dopo questa risposta?

“Ma come, mi fai i trucchi di magia a tutto spiano, e poi mi dici che fai l’ingegnere? Grazie per l’intrattenimento, tieni un euro.”

Vedete l’incoerenza? Fate finta di essere dei maghi, quando non lo siete. Mystery era un mago. Anche se molte dinamiche sono geniali ed applicabili, quello è il SUO metodo.

Stesso discorso si potrebbe fare per Giacomo Casanova. Uno dei più grandi seduttori di tutti i tempi, ma infinitamente romantico.

Tutti i manuali e tutti i metodi bollano questo atteggiamento come infruttuoso.
Io, con alcune donne, ho fatto cose che su manuali del tipo: “Le 7 regole del maschio alpha” sono vietatissime, ma ottenendo risultati sorprendenti.
Perché se lo fai con la massima naturalezza e coerenza, con sicurezza, vinci.

Abbiate sempre in mente cosa volete, e agite di conseguenza.

NON TRADITE VOI STESSI.

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Come conoscere una donna

In questo articolo cercherò di parlare di come conoscere una donna e, in particolare, di cosa usare per aumentare le probabilità che lei, o loro, siano rapite dalla vostra presenza.

Le donne sono per natura incoerenti (oppure, meglio, hanno una loro particolare coerenza), soprattutto quando, per valutare la loro incoerenza, viene presa in considerazione la loro immagine. Vi è mai capitato di pensare a quanto le donne andassero in giro vestite porche? Con le tette che sembravano salutarti calorosamente e con un vestitino che lasciava davvero poco all’immaginazione? Sì, se avete un paio di occhi vi sarà sicuramente capitato di pensarlo.

Ma guai a dirlo a loro. Loro devono preservare (apparentemente) la loro immagine di caste e pure, altrimenti chi se le piglia? Nessun uomo vorrebbe stare con una donna che si è fatta passare mezza città. Almeno, che possa anche essersela fatta passare, ma che lui e gli altri non lo sappiano.

Quindi, anche se lei è vestita come se fosse appena uscita (o entrata, dipende da come la si intende) da un film porno, NON fatele mai apprezzamenti prettamente estetici, come frase d’approccio.

Voi siete seduttori, non siete animali.

Tantissime donne con cui sono uscito, mi hanno detto che loro sono abituate a sentirsi dire “Bella figa”, “Non sai cosa ti farei”, o altre frasi poco lusinghiere sulle loro appendici corporee; ma, giustamente, catalogano il poveretto che gliel’ha detto come uno maschio che non ha il coraggio di conoscerle come si deve. Ergo, deve sparare la minchiata per pensare di essere un figo e perché non sa come conoscere una donna.

Gli animali e i maniaci, fateli solo nel letto (anzi, in questi casi è vivamente consigliato farlo).

come rimorchiare una donna

Oppure quando ci uscite da un po’. MAI come primo approccio. E non fate MAI un complimento prettamente estetico alla donna, prima di esservela portata a letto. Loro, non vogliono sentirsi un buco. Sono persone. Abbiate rispetto di questa figura.

Dopo questa premessa, iniziamo a considerare due tipi di approccio: indiretto e diretto.

A dire il vero sono entrambe diretti, perché le donne lo sanno perché voi siete andati a parlare proprio a loro, indipendentemente da quello che le dite. Mica sono stupide.

Comunque.

Un approccio indiretto è, generalmente, un approccio che non faccia vedere subito la vostra intenzione sessuale nei suoi confronti.

Dimenticatevi frasi del tipo: “Ragazze, mi serve un’opinione di cinque minuti, dovrei fare un regalo ad una mia amica e non saprei che farle.” Perché è davvero patetico. Ci pensi nel locale cosa devi farle alla tua amica? E poi è davvero una scusa palese.

Piuttosto, io ho notato che le migliori frasi per conoscere donne sono soprattutto quelle che coinvolgano le relazioni sociali, e soprattutto le relazioni uomo donna.

Perché, direte voi? Perché le donne quando escono parlano per la maggiore di uomini. E’ il loro argomento preferito, e quello su cui si fanno più pippe (mentali, e soprattutto fisiche). Quindi è anche l’argomento che gli interessa di più.

Mi ricordo che una delle mie primissime frasi d’approccio è stato che, visto che il mio amico si sposava il giorno seguente, io dovevo salvarlo e loro dovevano aiutarmi a farlo, dato che in genere le donne sono più astute e ne sanno una più del diavolo.

La scusa dell’amico era vera, si sposava davvero il giorno dopo, e naturalmente questa frase le faceva ridere. Soprattutto, perché poi scatenava un dibattito sul perché io non volessi farlo sposare (la moglie aveva modi molto simili a lui, ma senza baffi), e quindi era un’interazione simpatica, senza peso. Io facevo la parte dello stronzo (molto meglio rispetto al finto bravo ragazzo).

Un altro esempio potrebbe essere “che cosa cercano le donne in un uomo”, oppure “cosa manca agli uomini d’oggi” (preparatevi a una litania che non finisce più). E almeno, inizierete ad acquisire la consapevolezza che la maggior parte del genere maschile non è più degno di chiamarsi tale. E che la maggior parte degli uomini non conosce e non sa come conoscere una donna.

Oppure se danno tanto peso a come un uomo è vestito al primo appuntamento: “Fatemi capire, ragazze, ma se viene vestito con la camicia a maniche corte, i pantaloni “acqua in casa” e i mocassini, lo uccidete all’istante o gli date un’altra possibilità? E se si presenta con l’abbinamento sandali più calze bianche?” Loro vi diranno che fanno schifo, e io dico che è un peccato, perché è il mio look casual preferito da indossare. Con sorrisetto. Insomma, prendetele un po’ in giro e stuzzicatele.

Se vedete due donne vicino alla porta del locale, di quelle che sembra che se la tirano, provate a chiedere loro se fanno le buttafuori.

Loro sicuramente si qualificano, si metteranno molto probabilmente a ridere, e continuate l’interazione.

Oppure potreste avvicinarvi a un gruppo di donne chiedendo loro se non gli sembra stupido che gli uomini si limitino a fissarle tutta la serata, senza mai trovare il coraggio di andare a parlargli.

Questo è una via di mezzo fra un approccio diretto e indiretto. E in più metti in contrapposizione, da subito, il tuo atteggiamento da Uomo rispetto a tutti gli altri uomini, che non hanno il coraggio.

Queste frasi su come conoscere una donna sono fantastiche, perché ti permettono, con un po’ di pratica, di spaziare fra molti argomenti. Quindi, spremetevi le meningi su come potreste fare, una volta approcciato, per continuare la conversazione.

Gli approcci diretti, invece, sono quelli che apparentemente mostrano subito il vostro desiderio. Sessuale, visto che l’interazione avviene fra un uomo e una donna (o un gruppo di donne). Io lo attuo soprattutto sulle donne che so già che sono recettive e hanno voglia di essere approcciate. Per darvi un’infarinatura su questo genere di donne, leggete questo post. In questo caso, va benissimo un approccio come il film “ Crazy, stupid, love”, dove le dite chiaramente che volete conoscerla perché non riuscite a toglierle gli occhi di dosso. Questo è devastante, se fatto con la donna giusta. E il film è assolutamente da vedere.

Oppure semplicemente, se non sapete cosa dire, potete dirle che volevate conoscerle, perché sembrano simpatiche. Tranquillo, senza peso. Le persone vanno nei locali per conoscere altra gente, altrimenti starebbero a casa.

Oppure, e questo lo consiglio a chi ha già tanta esperienza, andare e dirle semplicemente che volevate conoscerle perché volete fare l’amore con loro. L’amore, non scoparle. E’ ben diverso. La prima volta che l’ho provato ero insieme ad un cliente che stava facendo il nostro PerCorso completo.

Preparatevi a una forte reazione da parte loro. Di solito vi diranno una frase del tipo: “Ah, ma proprio così?” oppure “Non ti sembra di essere un po’ troppo diretto?”. Ma voi, ovviamente, dovete rimanere congruenti alla vostra immagine. Non mollate di un passo. Per questo lo consiglio a chi è già abbastanza bravo.

Vi do alcune dritte. Quando si è alle prime volte, è ovvio sentirsi un po’ in ansia. Per questo ho scritto questo post. Il mio consiglio è di vestirvi e di comportarvi come se foste sempre al massimo. Finché non diventa la vostra forma mentis.

Vestitevi con il vostro indumento migliore.

Io, solitamente, quando esco, metto anche il Moonwatch da una parte e il bracciale che aveva Johnny Depp ne “I Pirati dei Caraibi” nell’altra. So che, quando li metto, non ce n’è per nessuno. E inoltre, soprattutto il bracciale, offre spunti di conversazione notevoli, perché è un accessorio molto particolare.

come approcciare una donna

Niente orologini fosforescenti, per favore. Siete Uomini, non ragazzetti di quindici anni.

Vestitevi come se foste i più fighi della terra, come se solo voi foste capaci di conoscere donne. Cosa che effettivamente è.

Le donne non sono attratte da ciò che dite, ma da come vi comportate.

Io conosco donne come se per me fosse la cosa più naturale del mondo. Ci sono persone che mi hanno detto che sembrava che conoscessi già le donne con cui stavo parlando.

Più siete naturali, più siete attraenti. Per questo vi ho scritto idee di frasi d’approccio, senza scrivere quasi mai le parole esatte, perché le parole esatte vi fanno solamente confondere. NON sono le parole che vi fanno scopare oppure no. Ditelo con le vostre parole, senza trovare la frase perfetta. Perché non esiste. E perché, altrimenti, sembrate burattini che stanno dicendo una filastrocca, la donna se ne accorge e vi reputa “strano” (non è una cosa buona).

Anche a me capita, alle volte, di non trovare alcune parole. E’ normale, sei umano. Fateci sopra una risata. Se proprio non sapete cosa dire, ditele che volevate conoscerla, perché sembrava simpatica. Siete sinceri, siete congruenti. Perché mai dovrebbe essere scontrosa con voi?

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La Chiamata in Seduzione. Seconda Parte

Continuiamo con la seconda parte de “La chiamata in seduzione”. La prima parte la trovate qui.

Beh, qualcuno potrebbe obiettare e dire:

«Preferisco Facebook, spesso con il numero non rispondono mai.»

Questa è una delle obiezioni più facili da smontare. Infatti, quando una donna non risponde (spesso non risponde neanche su Facebook, se lo fa è perché una chattata richiede pochissimo investimento), è perché all’inizio avete giocato male, di conseguenza la donna non ha nessun motivo di investire del tempo nei vostri confronti. Siete risultati scontati e banali, senza lasciarle niente, cosa che capita molto spesso del resto. 

Spesso l’errore sta proprio nel “come” chiedere il numero. In tanti fanno l’errore di usare delle scuse, inventano interessi comuni, è come se avessero paura di dimostrare interesse in maniera genuina.

Il più delle volte, quando si ottiene il numero con questi escamotages, non si va oltre il primo contatto.

Classico:
Conoscete una donna, vi scambiate il numero, usando come scusa la passione per la “pesca” che avete in comune. Ovviamente della pesca ve ne frega ben poco, anzi. A voi interessa sessualmente, ma continuate a restare nella “finta” parte. Fin quando non arriva il momento di contattarla. Siete presi dall’indecisione, le chiedo di uscire o di andare a pescare? Avete sempre odiato la pesca, gli chiedete di uscire con un sms (altro clamoroso errore. MAI chiedere di uscire ad una donna via sms). «Ciao xxx ci vediamo per un caffè?». Passano ore, giorni e nessuna risposta. 
Perché:
Beh, è semplice, siete risultati incongruenti. Non solo avete usato una scusa per avere il numero, ma le chiedete di uscire (anzichè pescare) via sms, cosa davvero pessima.
Soluzione:
Quando volete il numero di una donna dite: “Ti voglio conoscere! Dammi il tuo numero!”. Così, alla vostra richiesta di uscita (fatta con una Chiamata), lei non sarà stranita, visto che non c’è pesca o qualche altro hobby strano di mezzo (insomma, scuse). In più, siete perfettamente congruenti, questo le donne lo amano.

E’ questa stessa paura di temere di esternare i nostri bisogni che ci fa prediligere Facebook al numero di telefono. E’ una richiesta a basso investimento. E’ un pò come chiedere: “Come ti chiami?“. Uno scambio di contatti non pressuppone una futura conoscenza, pressuppone soltato una stupida “richiesta di amicizia“. Nella chiamata in seduzione questo aspetto non esiste. E’ tutta un’altra storia quando si parla di numero di telefono, è quella cosa che precede una vera conoscenza (live), ha un investimento molto più alto. Pensateci, se avete bisogno di un contatto importante di lavoro, non andate a prendervi di certo il misero contattino Facebook, ma piuttosto il numero del suo ufficio, del suo interno e così via. Con le donne è la stessa cosa.

Ricordate:

Più con le donne vi allungate la strada, più questa strada risulterà infinita.

Immaginate: avete il suo contatto, dovete aspettare la richiesta di amicizia (sempre se l’accetta), dopo iniziate con una lenta chattata, vi rendete conto che siete punto e a capo perché dovete comunque chiederle il numero per uscirci, la comunicazione spesso viene interrotta dal fatto che “lei” non sempre risponde. E la vostra fantomatica uscita si allontana sempre di più. Non solo, vi ha confinati nella sua vasta rete d’amicizia e restate nell’oblio.

Tutto questo è successo ad una marea di uomini.

Invertire la rotta:

Quando volete conoscere una donna, è molto importante la prima impressione (leggi di più), nel chiedere il numero non dovete inventare scuse o aspettare l’alta marea. Se volete conoscere una donna e volete approfondire la sua conoscenza, diteglielo! Se inizia con la storiella di Facebook, abbiamo già visto nella prima parte come contrattaccare. Se avete fatto una buona impressione e siete stati sinceri, di certo avete tra le mani un numero di telefono.

Abbiamo scartato il fantasma del contatto. Ora, in questa occasione, gli sms possono tornarci utili. Non ne abusate.

(P.S.: spesso le donne all’inizio non rispondono apposta, è per questo motivo che gli sms possono tornarci utili, visto che hanno un investimento molto minore. Insomma, dobbiamo “prepararla” alla chiamata).

La prima cosa da evitare è quella di scrivere un sms di apertura con frasi banali tipo: “E’ stato un piacere conoscerti. Spero di rivederti. Ieri ho passato una bellissima serata.”
Evitate come la peste tutte queste frasi, siate originali affinché lei possa rispondervi.

Se lo siete stati (non serve poi molto), sicuramente vi avrà risposto. Continuate a scambiarvi un altro paio di messaggi, ora la confidenza sarà maggiore e sarà più propensa a rispondere ad una vostra telefonata.

Il mostro: LA CHIAMATA.

Per tanti uomini è un vero proprio salasso, un pò come l’assicurazione dell’auto che capita a fine mese, una tragedia. Il tutto contemplato dall’uomo medio con una frase shakespeariana:

«Che cosa le dirò mai…»

Beh, in fondo nulla di che, se in precedenza avete fatto bene il vostro lavoro (questa lettura vi potrà aiutare), lei si aspetterà che le chiediate di uscire. Godetevi la chiamata, prendetela un pò in giro e il gioco è fatto.

Obiezioni:

E’ possibile, anzi molto probabile, che la donna vi metta sulla via qualche ostacolo. Ovviamente, sono solo dei finti ostacoli. E’ tutto un “gioco” per vedere il vostro comportamento, testare la vostra LINEA e vedere se arrivate all’obiettivo.

Ecco le classiche:

Lei: «Domani sera sono impegnata!»

Lui: «Lo so che sei impegnata, esci con me alle 21.00, ecc. ecc.»

Lei: «Non sto molto bene, ho un pò di raffreddore…»

Lui: «Mettiti una coperta e stai al caldo, ci vediamo stasera.»

Lei: «Scusami, ritardo di 30 minuti.»

Lui: «Bene, mi dai il tempo di sbrigare cose importanti.»

E via dicendo.

Tenete la vostra linea e non sbaglierete mai. Notate bene che questo non vuol dire essere cocciuti e testardi, questa si chiama stupidità. Dove solo avere un pò più di rispetto per voi stessi e vedrete che piano piano troverete la vostra linea.

Bene, siamo arrivati alla fine di questa lettura, vi lascio con un’ultima domanda:

Volete perdere tempo con richieste d’amicizia eccetera, o giocarvela sul serio divertendovi e facendo le persone mature?

Alla prossima.

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La Chiamata in Seduzione. Prima Parte

Tanti mi hanno chiesto come si gestisce una chiamata in seduzione, ovvero come si arriva e come ci si comporta al telefono con una donna.

Oggi il vecchio cellulare si è trasformato nel nuovo “smartphone“, strumento versatile e tecnologico. Esso ci permette di comunicare con le persone più lontane, di vedere in tempo reale cosa succede dall’altra parte del mondo, di aggiornarci sulla cronaca mondiale. Per questo motivo, grazie anche all’ausilio di internet, i vecchi strumenti come cellulari, TV, radio sono passati in secondo piano.

“La tecnologia è quella cosa che dovrebbe migliorare il genere umano, e non sostituirlo.”

Dwight D. Eisenhower

Tuttavia questa tecnologia ha portato da una parte vantaggi, ma dall’altra parte dei veri e propri squilibri sociali. Non è raro trovare oggi uomini, sia giovani che meno giovani, INCAPACI di comunicare, incapaci di gestire una chiamata in seduzione. La gente non conversa più, non si interessa al prossimo, le uniche cose che gli interessano sono:

Hai Facebook?

Mi ricambi l’amicizia?

Hai whatsapp?

Addirittura, in molti preferiscono sentirsi su Facebook che comunicare dal vivo, ormai la pura comunicazione si è persa del tutto.  Il brivido di conoscere persone nuove (in live) non c’è più, oggi la gente preferisce spulciare profili Facebook, ama farsi i fatti degli altri sulla rete e raccontare se stessi tramite una tastiera e uno schermo.

“La comunicazione rende l’essere umano libero, non bisogna però dimenticare che la libertà richiede coraggio. Forse è per questo che 900 milioni di persone si rifugiano nei social network.”

Shawn Parker (creatore di Napster)

La dipendenza da Facebook è un problema che interessa maggiormente i giovani, soprattutto in età adolescenziale. Ma non solo. Tutti coloro che hanno solitamente un difficile approccio nei confronti delle altre persone si rifugiano con una frequenza sempre maggiore nel mondo virtuale, a tal punto che l’appuntamento con internet diventa una vera e propria priorità. E’ così che comincia la dipendenza da Facebook, con sintomi caratteristici ed evidenti, che dovrebbero fungere da sentinella d’allarme per la ricerca di una soluzione. E’ possibile dividere i sintomi in tre categorie principali: comportamentali, psichici e psicosomatici.

Principale sintomo:

La dipendenza da Facebook rende la persona totalmente insicura ad affrontare le problematiche quotidiane. Infatti, tanto più il soggetto dipendente avverte uno stato di onnipotenza in rete, tanto più si sente frustrato ed inadeguato nella vita di tutti i giorni. L’utente diventa apatico ed insofferente nei contronti della vita reale, perde la sua capacità di concentrazione. Avverte un costante senso di disperazione e di imminente evento negativo. Perde totalmente la propria personalità, cominciando ad assumere identità differenti e varie, assolutamente altro da se stesso.

Oggi BeLoved può affermare con certezza di aver migliorato la vita di molti uomini in campo Seduttivo e di Miglioramento a 360°. Tanti avevano un problema comune: non erano capaci di comunicare, non erano capaci di affrontare una chiamata in seduzione. Forniti e carichi dei loro “smartphone” da centinaia e centinaia di Euro, nessuno di loro sapeva come utilizzarli. Nessuno aveva le PALLE di chiamare un donna a VOCE, digitare il numero della diretta interessata e parlarci: la maggior parte usava i “messaggini” senza arrivare mai a niente.

Dovete sapere che i “messaggi” sono il mezzo di comunicazione meno indicato, non solo in ambito Seduttivo, ma in tanti altri campi della vita. Se vi state chiedendo il perché, ecco la risposta:

Sono privi di sentimento.

Sono privi di emozioni.

Spesso sono privi di significato.

Spesso si creano molti fraintendimenti tra i due interlocutori.

“Cara Mamma, oggi sono sbarcato su questo lembo di terra dimenticato da Dio, solo nelle ultime due ore abbiamo perso due interi battaglioni, i giapponesi sono un popolo di fanatici. Ormai ho perso il conto di tutti gli amici che sono caduti in questa maledetta guerra. Vorrei scriverti le mie emozioni, vorrei  dirti cosa provo in ogni istante, vorrei ricordarmi e vedere il tuo sorriso; ma poi mi sveglio e mi rendo conto di avere tra le mani uno stupido pennino ed un pezzo di carta. Sono stufo di queste lettere; darei tutto, per ascoltare e sentire di nuovo la tua voce.”

(Sergente Bryan Clark, fronte del pacifico, 1945, Iwo jima)

Tutti in coro: Quindi facebook e gli sms non vanno utilizzati? Va solamente utilizzata la chiamata in seduzione?

No, non sto dicendo che a priori non vadano utilizzati, cerco solo di farvi capire che non devono sostituire la vostra comunicazione, non dovete coprirvi dietro ad essi. Agendo così non permettete al vostro cervello di “abituarsi a comunicare“, non riuscirete ad ampliare le vostre vedute. L’esercizio migliore per aiutarvi a migliorare la famigerata battuta pronta con le ragazze, è proprio il continuare a comunicare!
Ecco perché la chiamata in seduzione è così importante.

In tanti si lamentano di non averla, si coprono dietro al fatto del talento innato: o lo sei, o non lo sei. Invece è sbagliato, se il talento non viene alimentato e messo costantemente alla prova, prima o poi vi lascerà a piedi. Per non parlare di quelli che hanno dimenticato del tutto che a questo mondo esiste la parola: chiamare.

Le bibliche domande:

Se chiamo una donna cosa le dico? Come posso gestire la chiamata in seduzione?

Come “arrivo” a chiederle di uscire?

Devo essere serio o simpatico?

->Se non risponde<–  -<Sti cazzi>-

Sono le classiche domande che un uomo si pone prima di chiamare una donna. E’ mai possibile che abbiamo dimenticato come si comunica? Quali sono le cause che provocano questa grande mancaza di comunicazione?

Ecco le principali:

Non abbiamo più ideali e valori, siamo così predisposti a seguire la massa.

La società lavora ormai da secoli per creare umani ammaestrati.

Non c’è più la voglia di conoscerci.

(tanto vado a spulciarmi il tuo profilo, perché dovrei faticare parlandoti?)

L’IGNORANZA

Insomma, è tutta colpa dell’uomo? Beh, certo che no, anzi le ragioni che ho elencato poco sopra riguardano sia le donne, che gli uomini. Anzi, le prime sono quelle che hanno più problemi. Se, da una parte, l’uomo non agisce perché ha dimenticato la VIRILITA’ in un cassetto, la donna lo fa per ragioni diverse e, lasciatemelo dire, delle volte è anche tanto stupida (in amicizia, eh). Le donne sono piene di contraddizioni, spesso non sanno neanche loro cosa vogliono. Si può quasi affermare che hanno un cervello così “complicato“, che è di difficile comprensione anche per loro stesse. Alle donne piace vivere innumerevoli stati d’animo, un giorno vogliono piangere, un altro amano ridere ecc. ecc.

La cosa più “stupida” che un uomo possa fare è cercare di capirla. Dovete sapere che le donne non amano “chi cerca di capirle“, lo vedono come un attacco alla loro intimità. Apprezzano, invece, chi le ascolta nelle loro innumerevoli paturnie. Non serve fare molto, basta stare zitti ed ascoltare (vi consiglio in quei momenti di spaziare con il vostro cervello, per rendere l’ascolto più piacevole, tanto per lei è importante che voi stiate zitti e facciate “finta” di avere le orecchie aperte verso le loro parole).

Quindi:

Se parlate con una donna per 30 minuti, non vi lascia il numero ed insiste con Facebook, o è stupida lei o è stupida lei. (immatura)

Se parlate con una donna, non vi lascia il numero perché “privato” ed insiste con Facebook, è stupida (immatura), visto che grazie al suo profilo possiamo acquisire davvero informazioni private su di lei.

Se parlate con una donna e non vi lascia il numero comprendosi dietro al fatto che ancora non vi conosce bene, è due volte stupida (immatura): gli chiedete il numero proprio per conoscerla.

Ovviamente, non tutte le donne si comportano così perché sono immature ed un pò stupidine, delle volte lo fanno per mettervi alla prova. Vogliono vedere come vi “svincolate” da determinate situazioni. E’ qui che entra in gioco il maschio, ma spesso egli cade ed arriva a casa con un pugno di mosche.

Perché spesso il maschio su questi punti cade? Beh, la risposta è molto semplice, non ha una SUA linea. Non avendola, non sa esattamente che tipo di donna vuole al suo fianco. Non sa distinguere la donna “giusta” da quella “sbagliata“. L’uomo medio distingue le donne in base alla grandezza del loro seno. Nulla di più sbagliato, questo circolo vizioso lo porterà ad accettare ogni paturnia che la donna si inventerà. Ecco perché spesso non si arriva mai a nulla, e se ci si arriva è perché l’ha voluto LEI.

Come risponderebbe  un Uomo che ha una sua Linea, una sua Struttura?

Uomo: Dobbiamo continuare questa conoscenza! Scambiamoci il numero.

Lei: Non ci conosciamo ancora abbastanza, ti lascio Facebook. (sua classicissima paturnia)

Uomo: Anche tu con questo Facebook? Senti, il numero mi serve per chiamarti ed uscirci, se vuoi chattare fallo con la tua amica. Eppure ho visto in te molta maturità, non pensavo che ti coprissi dietro ad un contatto Facebook.  (questo è il tono che preferisco!)

Un’altra può essere:

Uomo: Anche tu con questo Facebook? Certo che non sei per niente originale, lo dicono tutti. Oggi va di moda il numero di telefono!

Ovviamente sono esempi tirati all’osso, creati appositamente per rendere più chiaro il concetto. Come potete notare l’Uomo (uso la U maiuscola di proposito) che sa quello che vuole non si scompone, non accetta “a priori” le paturnie della donna. Cerca di arrivare a quello che vuole -> Conoscerla -> Uscirci -> Sesso. E’ un essere intelligente colui che trasforma ogni paturnia nel suo punto forte, e sa esattamente come girare la “frittata” a suo vantaggio.

E’ un Uomo che conversa spesso, vive la vita reale, non ha perso la sua capacità (che abbiamo tutti) di comunicare. Non è spaventato nel dire alle donne ciò che pensa e soprattutto ciò che vuole.

Ora ripetiamo tutti in coro:

Mi prometto di non accettare mai più un contatto Facebook. Io, Uomo dalla grande virilità, accetterò solo numeri di telefono, uno strumento sano e maturo.

 Continua nella Seconda Parte.

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Le tre personalità anti-seduttive per eccellenza

Ultimamente mi è capitato di leggere  sul nostro gruppo vari commenti e pareri che mi hanno fatto riflettere.

Ovviamente erano risposte inerenti a situazioni particolari: come fare con la determinata donna? Cosa fare quando arriva il giorno dell’uscita? Come la intrattengo? ecc. ecc.

Tutto nella norma, se non per il fatto che noto una ricorrente retorica perbenista. A volte, ho come l’impressione di trovarmi in un gruppo di preti che ha lasciato il voto e la chiesa, dandosi al sesso senza neanche aver capito il suo significato! E’ facile intuire che questi soggetti siano pieni di dubbi, pieni di domande fuorvianti e di poco significato. E’ la stessa sensazione che proverebbe un bambino di 5 anni catapultato nel mondo dell’adolescenza.

Mi sono accorto che mancano proprio le basi, non hanno capito minimamente l’A-B-C della seduzione. Penso che sia ora di fare un piccolo ripassino…

Chi è nel mondo della seduzione da qualche tempo avrà sicuramente già capito il suo reale significato, ma a mio avviso è molto più intuitivo capire cosa “non” vuol dire essere seduttivi, capire quali sono i nemici.

Con ironia vi presento tre diverse personalità anti-seduttive:

Ricchione -> E’ la tipologia di uomo più frequente, incapace di prendere decisioni vere. Spesso è colui che aspetta il cenno della donna, non ha una sua linea e questo è il motivo per cui si trova sempre in balia delle emozioni femminili. Non è in grado di vivere i sentimenti serenamente. Per lui tutto ha un significato, tutto ha un’etichetta. E’ così impaurito ad agire che, ad ogni piccolo passo, il suo cervello si inonda di domande e, ad ogni piccolo segnale negativo della donna, lui è pronto a retrocedere. Mancanza, quasi totale, di virilità e spina dorsale. E’ un piccolo mammifero nell’era dei dinosauri.

Il fobico-> Il fobico deve sargiare per forza altrimenti muore. Se non apre almeno 5 set a sera, non si sente vivo. Ha un bisogno costante di approcciare, deve essere sempre al centro dell’attenzione, ha bisogno di continue conferme da parte dell’altro sesso. Il campo da gioco preferito del fobico, a parte il classico pubclub, è la disco. Ha una lunga lista, scritta minuziosamente, su quello che deve fare e sul quello che deve dire. Anche il suo look non è a caso, ogni occasione è buona per indossare qualcosa di fluorescente, è un gatto che resta sulla pista da ballo pronto ad agguantare ogni debolezza, ops… kiss close! (bacio), di ogni donzella, per poi trascrivere il tutto sul suo taccuino del miglioramento.

Il finto perbenista-> E’ colui che predica bene ma razzola male, anzi malissimo! Ha una mentalità che io chiamo “congelata”, si sforza di dare spazio a tutti i nuovi concetti che ha acquisito sulla seduzione e sulla sfera femminile, con scarsi risultati. Il suo cervello puntualmente lo riporta alle sue vere origini. E’ un uomo indeciso, non sa dove sia il vero o il falso, non ha ancora capito se è meglio un mazzo di fiori o una palpata sul sedere. E’ alla continua ricerca della sensibilità: ago della bilancia nel riuscire a capire dove è il *vero confine. Non sa come comportarsi, o cosa pensare, se la stessa sera una donna gli cede le sue grazie. E’ indeciso se etichettarla come “una poco di buono” o come “donna sana e sicura”. Nonostante questo, è molto affamato.

La seduzione è tutt’altra cosa, è uno strumento/stile di vita che va usato per migliorare le nostre vite e soprattutto quelle degli altri (donne, in questo caso), è la capacità di adattarsi alle situazioni e gestirle al meglio (come un rapporto, che sia lungo o corto). Cerchiamo di essere onesti con noi stessi e di mettere a nudo i nostri istinti e le nostre idee. Perché racchiuderci nelle tre personalità anti-seduttive elencate poco sopra? La nostra vita è troppo corta per gettarla via con inutili domande e falsità. Dobbiamo, una volta per tutte, PRIMA prendere coscienza sul chi siamo, e poi interrogarci su come potremmo essere o cosa accadrà.

La comicità che ho utilizzato nel descrivere le tre personalità anti-seduttive aiuta a sdrammatizzare un po’, ma non per questo la questione non è importante, anzi, è di vitale importanza per non continuare a gettare via le vostre vite.

Riflettete.

(*vero confine: intendo la capacità nel leggere le situazioni/contesti, ci sono alcuni accenni in questo articolo. E’ qualcosa che si può acquisire soltanto con l’esperienza sana con le donne, per farvela breve ci permette di capire quando è il momento del fiore e quando è il momento della palpata. Strumento di fondamentale importanza, in netto contrasto con le tre personalità anti-seduttive di cui sopra. Senza questa sensibilità, difficilmente vi può essere divertimento e successo nella sfera femminile.)

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Le contraddizioni delle donne

Con questo articolo voglio trattare la fonte delle maggiori cause che provocano confusione negli uomini: le contraddizioni delle donne in seduzione.

Le motivazioni di queste contraddizioni che, molto spesso, le donne usano in seduzione, possono essere i più disparati: c’è la donna che vuole fare la suora laica, c’è quella che ha paura di passare per “zoccola”, c’è quella che ti provoca per vedere la tua reazione.

Quello che vi inviterei a fare, però, è di non cercare di capire da dove derivino questi comportamenti, ma di accettare che molte donne sono contraddittorie per natura, e non tentare di contrastare questa loro caratteristica sul piano logico.

Solitamente, però, le contraddizioni vengono a galla quando iniziate a conoscerle (durante l’approccio o durante l’appuntamento), loro vi rispondono attivamente, la conversazione è piacevole.  E arriva la contraddizione, grossa come una casa a tre piani e che, se non avete una buona sicurezza, vi schiaccia e non vi fa raggiungere l’obbiettivo.

Per prima cosa, bisogna capire il contesto in cui vi state muovendo. Che sia l’approccio o l’appuntamento, poco cambia. Se la donna resta 10 minuti con voi (e quindi sta investendo il proprio tempo) oppure, ancora più plateale, esce con voi, è sicuramente attratta. E questo vale anche per il viceversa. Tu staresti a parlare per più di 5 minuti con una ragazza brutta e che non ti attrae?

Iniziamo a vedere i comportamenti più comuni:

– “Siamo solamente usciti in amicizia”: questa è una delle più frequenti contraddizioni che mi accadono. Soprattutto dopo che la ragazza in questione è stata approcciata a freddo da me (quindi non siamo dello stesso circolo sociale), spende il suo tempo con me  all’appuntamento e si è vestita e truccata per due ore davanti allo specchio.
Un ragazzo normale può essere destabilizzato da una frase del genere, perchè non capisce dove vuole andare a parare una donna.

Voi non dovete capire dove voglia andare a parare, ma solamente che lei ha detto la stronzata del secolo e dovete solamente risponderle a tono, per esempio: ” Wow, ma come siamo maliziose… Metti sempre le mani avanti con tutti?!”, molto meglio se accompagnato da un sorriso sarcastico.

– “Non sei il mio tipo” : anche questa, sulla falsa riga della contraddizione sopra, può creare non poca confusione nella mente del maschio normale, ma non di quello illuminato. Solitamente viene detta alla fine di una serata grandiosa, in cui tutto è andato a meraviglia. Ma non fatevi scoraggiare. Alle cose che dice, non crede nemmeno lei (altrimenti, non sarebbe nemmeno uscita con voi, quella sera). Solitamente mi mostro totalmente d’accordo. “Sai, ti capisco davvero. Alle volte manco mi sopporto io, immagino tu”, sempre accompagnato da un bel sorrisone scarcastico.

 “Non mi piace essere approcciata”: questa frase, solitamente detta dopo dieci minuti che le hai approcciate, o all’appuntamento stesso, magari mentre la conversazione sta andando alla grande e c’è un intesa pazzesca. Una risposta potrebbe essere: ” Oddio, come sono stato villano… La prossima volta, trovo alcune amicizie in comune e mi metto sotto casa tua a scrivere letterine d’amore anonime e a lanciarti sassolini alla finestra…”

– “Non mi piace essere toccata”: anche in questo caso, detto soprattutto quando la conversazione è idilliaca. Continuate indisturbati a toccarla.

– “Sono fidanzata”: la più bella contraddizione. In questo caso sono due i sentieri da prendere: o continuare nella conversazione come se nulla fosse, anzi, magari anche interessandosi alla sua relazione, oppure rispondere una cosa del tipo: “Ah, anche io. Speriamo che non sia lo stesso”. Sempre accompagnato da un sorriso provocatorio.
In questo caso, è ancora più importante ricordarsi la legge che se una ragazza investe il suo tempo in voi è sicuramente interessata. E quindi, voi continuate a spingere come se niente fosse, perchè, quando una donna vi dice che ha il fidanzato, dopo che ci avete parlato per una buona mezz’ora, è un modo per dirvi: “Ho il fidanzato, però voglio scopare anche te. Quindi, voglio vedere se riesci a fare l’amante discreto”.

– “Non mi piace fare sesso la prima sera”: anche in questo caso, potrei rispondere con una cosa del genere: “Ah, ma non ti sembra di correre un pò troppo con i pensieri?! Guarda che io voglio rimanere vergine fino al matrimonio…” (sorriso cazzuto annesso)

– “Stiamo correndo troppo” : detto magari mentre sei concentrato a esplorare con la lingua le sue parti basse.  Io mi guarderei alle spalle ed esclamerei: “Ah, ma ci sta seguendo qualcuno?!”. E poi le dici : “guarda che comunque stai fraintendendo, io sto solamente facendo conoscenza con la tua Guendalina, e tu sei alquanto maleducata. Non ti ha mai detto nessuno che non si interrompe le persone che stanno parlando?!”. (Sempre con sorriso provocatorio)

– “Ci sono altre cose più importanti del sesso” : solitamente, questa uscita viene detta dalla ragazza che per l’occasione è uscita tiratissima con te. Tacco 16 e gonna inguinale. Una risposta potrebbe essere: “Già, sai che hai proprio ragione?! Cosa ne pensi della guerra in Ucraina e della fame nel mondo?!”

Un’altra grossa contraddizione, che è avvenuta durante gli appuntamenti, è che spesse volte alcune ragazze avevano un linguaggio del corpo davvero chiuso nei miei confronti, rispondevano a monosillabi, oppure parlavano del loro ex per tutto il tempo. Ovviamente sono interessate a voi (perchè, altrimenti, non sarebbero mai uscite, avrebbero passato la serata con la loro amica oppure guardando Grey’s Anatomy), e quindi non fatevi intaccare l’umore da queste bazzecole.

Queste sono risposte che mi sono venute adesso, ma considerate che sono risposte che darei io. Quindi prendetene spunto, ma non copiatele di pari passo, altrimenti correte il rischio di apparire incongruenti, cioè di indossare un vestito che non è il vostro.

Seconda cosa, non è davvero importante cosa rispondete. Molto più importante è il vostro atteggiamento. Voi dovete restare imperturbabili, sicuri di voi e del contesto in cui voi e la ragazza siete. Siate sicuri che lei è interessata, perchè è proprio così. E quindi, di che vi preoccupate?
Le contraddizioni delle donne in seduzione sono una cosa normale e naturale, voi prendetele per quello che sono. Non fateci la lotta, ma considerate solamente che lei è li con voi, e il resto è solamente fuffa.

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Alcune regole sulla seduzione per principianti e non

Quando una persona si avvicina per la prima volta al mondo della Seduzione, può essere bombardata da innumerevoli messaggi contrastanti che possono mandarla in confusione.

Ecco, quindi, che voglio darvi alcuni semplici suggerimenti per diventare da subito più attraenti con le donne:

– Guardate le persone, tutte le persone, negli occhi: una donna, quando esce con voi, oltre all’attrazione deve anche avere fiducia. Una delle carte per ottenere la fiducia di una persona è guardarla negli occhi. Le persone non si fidano, o si fidano difficilmente, di una persona che fa fatica a mantenere un contatto visivo.

– Non vestitevi come dei ciechi. L’abito fa il monaco e soprattutto, nei primi minuti, l’immagine che uno da di se è fondamentale. Evitate accostamenti di colore improbabile e abbiate uno stile consono alla vostra persona.

– Sulla stessa linea, mantenete un’immagine decente.. Non diventate dei trichechi di 180 chili.

 Eliminate l’alcol durante le serate, o almeno limitatelo a un drink a sera. Nessuna donna vuole essere approcciata da un ubriaco che sente di alcol come una distilleria.

– Smettetela di ricercare affetto e approvazione dalle donne. Non è la soluzione. L’affetto e l’approvazione ve la date solo voi stessi. E solo dopo ve la faranno gli altri.

– Non fate i morti di figa che non la vedono da qualche decennio. Evitate battute viscide e stupide.

– Non fate complimenti fisici, a meno che non ve la siate scopata. Evitate qualsiasi complimento se non se lo merita.

– Non pagatele tutto e non passate a prenderla sotto casa.

– Non scusatevi mai, soprattutto per i vostri desideri sessuali. Se lei non ci sta la prima volta che la baciate, NON SCUSATEVI. Comportatevi come se non fosse successo nulla, ciò che in verità è.

– Non scendete a compromessi con voi stessi. Non snaturalizzatevi per compiacere una donna. Voi siete così, se le sta bene ok, se non le sta bene che si levi, così potete conoscerne altre.

– Abbiate un comportamento più imperturbabile possibile.

– Non sforzatevi molto di mantenere il discorso vivace. Alcune donne sono morte dentro e quindi la soluzione è scappare il più velocemente possibile per evitare di sprecare il vostro tempo con una persona cerebralmente morta.

– Non cercate di risolvere i suoi problemi. Le donne cercano comprensione alle loro emozioni, non la soluzione.

– Non massacratela di messaggi e chiamate. Ricordate che la seduzione è un ballo a due, fatevi desiderare e fate si che sia lei a farsi sentire ogni tanto. Altrimenti, salutatela con garbo. Non cadete nella trappola che alcune ragazze usano, non facendosi mai sentire e installando un frame in cui sei tu che devi rincorrerla. Voi volete Donne sicure di loro, non bimbette in cerca del principe azzurro in calzamaglia e gay.

– Abbiate una vita impegnata. Fate in modo che se fissate un appuntamento con una ragazza, dobbiate spostarne un altro, oppure dobbiate spostare un impegno. Fate sì che la vostra vita sia piena ed impegnata. Le donne sono solo una piccola parte della vostra vita. Se avete tanti interessi e attività, non avrete nemmeno il tempo per pensare troppo alle donne, il che è un bene.

– Cercate di non essere scontati e di non fare battute che il 90% dei maschi farebbe. Siate originali.

– Non rivelate molto di voi stessi. Mantenete un velo di mistero attorno a voi. La curiosità è attrazione, non dimenticatevelo. Piuttosto che continuare a parlare di voi stessi, statevene zitti, guardatela negli occhi e fate che sia lei a parlare di se.

– Non atteggiatevi a “machi” quando non lo siete. Piuttosto che mettere la maschera da “duro”, molto meglio dire, le prime volte che approcciate: “ragazze, sono un pò in imbarazzo, non lo faccio molto spesso quello di approcciare donne sconosciute”.

– Non cadete nelle provocazioni. Piuttosto, se non avete ancora una risposta brillante da dare, statevene zitti e sorridete.

– Ricordatevi che se una donna resta per dieci minuti a parlarvi è interessata. Se uscite con lei, è vostro dovere baciarla.